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Visualizzazione dei post da marzo, 2019

ULURU

ULURU, LA BALENA DI PIETRA ROSSA. "Mio zio è stato in Australia e ha visitato Uluru, la balena di pietra rossa. È un pietrone gigantesco in mezzo al deserto. Si tratta di una roccia che per gli aborigeni è sempre stata sacra e il nome significa 'il punto di incontro'. Dall'alba al tramonto cambia il colore e diventa rossa intensa, ma alle volte può diventare blu e anche violetta, e quando piove l'acqua viene giù formando cascate d'argento. Epperò, purtroppo è stata scoperta dagli occidentali alla fine dell'800. Mio zio è rimasto abbastanza schifato, non dalla roccia ma da tutto quello che gira intorno alla roccia. Lui dice che è peggio che stare a Las Vegas. È pieno di turisti (come lui d'altra parte) e di alberghi. È impossibile rimanere in silenzio. Era una montagna sacra, ci salivano solo gli sciamani. Ma ormai tutti possono scalare la montagna e arrivare fino in cima, pagando chiaramente. Gli aborigeni ogni tanto si vedono e non sembrano molto cont

LA MIA RAGAZZA È MOLTO ANSIOSA. MA IO LA AMO LO STESSO

"La mia ragazza è molto ansiosa. L'altra volta le ho detto che chi pensa alla morte muore due volte. E chi vive alla grande la  sua vita, vive tante volte quante sono le emozioni belle che l'hanno accompagnato.Lei mi ha guardato con un mezzo sorriso, ma non mi è sembrata per niente convinta. Ma almeno io ci ho provato, e poi siamo stati bene...almeno per una mezz'oretta. Poi ha ricominciato. Ma io tanto la amo lo stesso". (Memorie di un adolescente, A. Battantier, 2012,  Muriel xever, 16 anni).

IO VIAGGIO LEGGERA

“Non importa ragazzi. Dopo tanti anni mi sento in pace con me stessa. Nessuno mi porterà via quello che ho raggiunto: Io viaggio leggera, solo l’essenziale”. “It's okay, guys. I'm at peace with what I'm all about. I feel good about myself for the first time in years, and I can't let anyone just take that away from me: I am packing light, only the essentials”.  (Era lei, Just the way she was, T. Bergen, 2009).

VIAGGIATE!

"Viaggiate più spesso. Anche piccoli spostamenti sostengono l'anima, donandole il tesoro  della conoscenza di voi stessi, persi e ritrovati nel mondo". (Manlio De Pretis , 1932).

COME MI VEDONO, COME SONO

"Ora finalmente comprendevo il senso di quella rabbia e aggressività malcelata. Del resto, chi ci conosce almeno un poco, sa che la cattiveria e la durezza, talvolta, rappresentano una forma diretta di espressione che nasce, non solo dal cuore, ma anche dal ragionamento. Il ragionamento, la logica spiazzante, può ferire solamente chi non vive in buona fede, chi è troppo permaloso, o orgoglioso che sia. Ma se si è pronti ad accettare l'incontro dialettico, non si ravvisano più i denti ma semplicemente gli ingranaggi di un discorso amoroso non ancora interrotto". (M. Thompson Nati, Amori al bar, 2005). #mariothompsonnati #mthompsonnati #memoriediunamore #andreagiovannibattantier #battantier #modelloidealedipersona #modelloidealedipartner #mipa #miplab 

I GIARDIANI DELL'INFERNO

"Ripenso a questi miei primi 25 anni di vita. So di aver avuto, non tanto angeli, quanto piuttosto guardiani dell'Inferno. Tipo dei buttafuori, cioè persone che mi hanno aiutata a non precipitare sempre più in basso, con lo smarrimento, le droghe, la disperazione. La vita mi ha messa alla prova, mi sono convinta che ce la posso fare. Ma senza questi guardiani non so se ce l'avrei fatta. Li voglio ringraziare tutti: la mia maestra di quinta. Patrizia, la mia prof di italiano alle medie. La mia allenatrice di pallavolo. La buona zia Peppa. Le mie amiche Zoe, Vale 1 e Vale 2. Guardiani sono stati anche i libri, la musica e i film. La cultura ti salva. Bisogna essere curiosi, sempre. Per capire il mondo bisogna prima capirsi". (Memorie di un adolescente, 2019, A. Battantier, Giò Ventura).

SEI IL MIO INTERO AMORE

"Mi basta stare con la mia ragazza. Sei sempre stata la mia ragazza, ma adesso sei il mio intero amore". "I'm high already, getting my girl back. You've always been my girl, but now, you've become my whole love". (A. Battantier, Memorie di in amore, 2007, Luc, 16 anni).

IL PASSATO, IL FUTURO, EMILY DICKINSON

IL PASSATO, IL FUTURO. "In classe abbiamo studiato una poesia di Emily Dickinson. Parla del passato. Il passato può far paura, perché le sue munizioni arrugginite possono fare ancora tanto, male. Eppure noi abbiamo due amici dalla nostra parte. Il primo è il futuro, che ancora deve arrivare. Se se siamo bravi può arrivare in nostro soccorso, a difenderci dal passato troppo ingombrante o troppo pericoloso. Ma il secondo amico può essere proprio il passato. Alcuni ricordi, se ben elaborati durante il nostro viaggio all'inferno, possono tornare a consolarci, senza danneggiarci". (Memorie di un adolescente,  2016, A. Battantier, K11, 16 anni). #emilydickinson #memoriediunadolescente #memoriediunamore #modelloidealedipersona #miplab #andreagiovannibattantier #battantier

Gli errori

"Non vergogniamoci nel confessare i nostri errori. Si impara da essi e si migliora continuamente. Non importa come li chiamiamo l'importante è che non ci sfugga l'esperienza". "There is no need to be ashamed of confessing one's mistakes. We learn from our mistakes, and we continuously improve. Doesn't matter what we call it, as long as we don't let the experience escape". (M. Thompson Nati, I paradossi dell'Io, 2005).

MA QUALE MIMOSA???

NON CI DOVETE PORTARE LA MIMOSA. "L'altro giorno ho letto un articolo che spiegava tutti i piccoli lavori che possono fare i bambini in casa in base all'età. Mi sembrava interessante. Ad esempio un  bambino piccolino di 3 anni può già riordinare i giocattoli, aiutare ad apparecchiare, innaffiare le piantine, mettere i vestiti sporchi nel cestino. A 5 anni  si può fare il letto per ordinare la camera, spazzare il pavimento, passare  l'aspirapolvere e così via. Si arrivava fino a 15-16 anni con lavori sempre più delicati. Il problema è che c'erano delle fotografie e  stranamente erano quasi tutte fotografie di bambine o di ragazzine. Io mi sono chiesta:  Perché non c'è mai un maschietto? E che dobbiamo farle tutte noi femmine queste cose??? No no no no no, non se ne parla proprio. Alla festa della donna non ci dovete portare la mimosa, dovete lavorare pure voi, e pure tutti gli altri giorni". (A. Battantier, Memorie di una bambina, 2007, Melissa, 11 anni).

AIUTIAMO IL FUTURO

"Il problema con il futuro è che si trasforma nel presente. Aiutiamolo a trasformarsi bene". (Memorie di un adolescente, A. Battantier, 2007, Giada Pantera, 15 anni). #modelloidealedipersona #modelloidealedipartner #miplab #andreagiovannibattantier #battantier

C'è tempo per il pigiama

"You'll find some black pyjamas in that room. Buy now snap out of that coma. There's a whole life out there". Troverai dei pigiama neri, là nella stanza. Ma adesso esci fuori da questa sonnolenza. C'è una bella vita piena che ti aspetta là fuori". (Just the way she was, Era lei, T. Bergen, 2009).

LACRIME DI COCCODRILLO

LACRIME DI COCCODRILLO. “[…] Tra noi amici avevamo tutti un soprannome. Rick, l'avevamo battezzato CROCORICK, IL COCCODRILLO. Le sue lacrime erano pioggia d'ipocrisia. Nessuno sapeva lamentarsi come lui. Quei pentimenti tardivi, retorici, inutili. Rick si considerava un uomo libero di scegliere. Il suo problema? Non aver mai compreso che non sono libere le conseguenze delle tue scelte. Ecco perché il suo piangere assumeva un sapor di grottesco". [...] "E vai a piangere le tue belle lacrime da qualche altra parte, che mi bagni tutto il letto". "And you stop that fake blubbering on my bed. Go cry your crocodile tears somewhere else". (Just the way she was/ Era lei, T. Bergen, A. Battantier, 2009).  #justthewayshewas #eralei #thomasbergen #tbergen #andreagiovannibattantier #battantier #modelloidealedipersona #modelloidealedipartner #miplab

QUANDO SI FA A GARA PER UN PIANO DI CASA IN PIÙ (Da qui a CE-L'HO-PIÙ-LUNGO-IO è un attimo)

QUANDO SI FA A GARA PER UN PIANO DI CASA IN PIÙ (Da qui a IO-CE-L'HO-PIÙ-LUNGO è un attimo) Ha 10 anni come me e  lo conosco dall'asilo, ora stiamo alle elementari insieme.  Vuole sempre far vedere che è il più bravo di tutti.  Noi abitiamo vicino, in due palazzine piccolette di un paese di provincia.  Da quando siamo piccoli ci tiene sempre a dire che la sua palazzina è più alta della mia.  Io gli ho detto che a me non mi interessa tanto.  Ma lui dice: "Eh ma intanto la mia è più alta hahaha".  Poi dice che il papà  ha la macchina più bella del palazzo.  Perché la gente deve sempre fare vedere che è più importante e superiore degli altri?  Forse quando uno diventa grande poi vince qualche cosa se ha le cose più belle e più alte?   Secondo me non sono questi i veri valori della vita.  Io preferirei vivere in una semplice capanna o in una casa di paglia ma avere amici veri che ti vedono per quello che sei e non per quello che hai. (Memorie di un bambino,  A. Battantier