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IL FORTUNATO COMPAGNUCCIO DI SCUOLA DOPPIATORE

IL FORTUNATO COMPAGNUCCIO DI SCUOLA DOPPIATORE. "In classe mia ci sta un bambino che fa il doppiatore dei cartoni animati. Si diverte a fare le facce e le voci diverse in classe. 

All'inizio è stato anche divertente. 

Il problema è che lui si diverte anche a prenderci in giro e fa i  dispetti e le maestre non gli dicono nulla. 

Lui racconta che ha un sacco di soldi. 

Io avevo anche provato a fare una scuola di doppiaggio. 

Mi sono pentito veramente di chiederlo a mio papà, che fa un lavoro semplice. 

Mio papà è andato a parlare e gli hanno detto che costa tanti soldi. 

Secondo me se questo compagno di scuola non era di famiglia già con i soldi, e soprattutto se il papà non faceva già il doppiatore, non faceva il doppiatore così piccolino come anche la sorella e altri parenti suoi. 

Come dice mia nonna: piove sempre sul bagnato. Perché lui senza fare niente si è trovato questo lavoro importante. 

Sono contento per lui, però non è giusto che ci prende in giro a noi bambini normali. 

Mi dà fastidio che ancora non riesco a essere superiore a queste sue continue storie che si inventa tipo che lo fermano per l'autografo o perché le ragazzine vogliono fidanzarsi con lui. 

Mio papà  ci è rimasto male che non ho potuto fare la scuola di doppiaggio, ma tanto adesso non voglio farla più neanche io. 

La cosa strana è che quelli che fanno doppiaggio dicono che sono arrivati lì perché erano bravi oppure per caso. 

Epperò se vai a guardare sono sempre gli stessi, hanno sempre gli stessi nomi, sono le stesse famiglie. 

Chissà se anche all'estero è così o soltanto in Italia se capiti nella famiglia giusta puoi fare tutto quello che vuoi o quello che già fanno i tuoi genitori. 

Io comunque per sicurezza mi voglio imparare bene l'inglese e magari pure un'altra lingua. 

Non si sa mai, meglio preparare la valigia". 


(A. Battantier, Memorie di un bambino, 2014, Orsetto Arrabbiato, 11anni)


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