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Visualizzazione dei post da novembre, 2023

NEI MIEI SOGNI

Nei miei sogni mi perdo e cambia il colore ad ogni sguardo che vedo, il tempo non sfuma e tu mi sorridi al mio fianco. Nei miei sogni ritorni come idea improvvisa e i brividi sul corpo, i tuoi capelli son veri e le mani tese all'abbandono di un abbraccio. Era tutto, m'impongo di smettere ma questa strana creatura sei tu e allora mi perdo e mi accorgo che il tempo non passa e non riesco a capire e non voglio capire, non voglio più niente che te. (A. Battantier, 1995)

COSA SI PUÒ FARE PER LA POVERTÀ (Domande e Risposte, Laboratorio 14/16 anni)

C'è problema importante che riguarda molte persone nel mondo, anche in Italia: la povertà. La povertà è una situazione in cui una persona o una famiglia non ha abbastanza soldi per vivere bene.  Le persone povere possono non avere abbastanza cibo da mangiare, un posto dove vivere, o accesso all'istruzione o alla salute. In Italia, secondo un rapporto della Caritas, nel 2022 c'erano oltre 5 milioni e 600 mila persone in povertà assoluta, cioè che non avevano abbastanza soldi per comprare cibo, vestiti, un tetto sulla testa, e cose necessarie per vivere. La povertà è un problema grave perché può avere conseguenze negative per le persone che ne sono colpite.  I bambini poveri, per esempio, possono avere difficoltà a scuola, possono essere più soggetti a malattie, e possono avere più probabilità di commettere reati. Cosa si può fare per combattere la povertà? Una cosa importante è creare opportunità di lavoro per le persone che sono disoccupate.  Un'altra cosa importante è

NON ESISTE VENTO FAVOREVOLE AL MARINAIO CHE NON SA DOVE ANDARE

Questa frase mi ha colpito molto e mi ha fatto riflettere sul senso della vita. Da quando sono piccolo, ho sempre sognato di diventare una specie di grande uomo.  Volevo fare cose importanti, aiutare gli altri, lasciare qualche segno nel mondo.  Ma crescendo, ho iniziato a rendermi conto che non era così semplice.  I miei sogni erano troppo ambiziosi, i miei obiettivi troppo alti. Ho iniziato a sentirmi  deluso di me stesso, insoddisfatto.  Non riuscivo mai a raggiungere i miei obiettivi, non riuscivo mai a essere quello che volevo essere.  Ho abbandonato già una scuola, il basket, il nuoto due volte. E allora mi sono chiesto:  "A che serve fare le cose? Se non riesco mai a ottenere quello che voglio, a che serve impegnarmi?". Bella scusa vé? Per un po' di tempo, ho vissuto tipo paralizzato.  Non sapevo cosa fare, non sapevo dove andare.  Mi sentivo come un marinaio che vaga in mare senza meta. Ma poi, un giorno, ho avuto un pensiero nuovo. Mi sono reso conto che non impo

PERCHÉ NO? CE LA POSSO FARE (Non si può mettere un tetto al cielo)

Mi chiamo Giulia, ho 13 anni e le mie amiche dicono che sono una ragazza curiosa e determinata. Penso che sia vero. Mi piace imparare cose nuove e provare esperienze diverse. A volte, però, mi sento insicura. Mi chiedo se ce la farò a realizzare i miei sogni. Mi dicono che non ho le capacità necessarie (i miei genitori non credono tanto in me, per loro solo mio fratello grande è il "genio" della casa), e che non dovrei sognare troppo in grande. Ma io non ci credo. Sono convinta che se ci metto impegno e dedizione, posso raggiungere qualsiasi obiettivo. Quando mi dicono che non posso farcela, mi stanno mostrando i loro limiti non i miei. Papà è insoddisfatto, voleva fare grandi cose. Ho scoperto da nonna che voleva fare il fotografo, il pittore, lo scrittore, l'architetto di interni e invece fa tutta un'altra cosa (tipo controlla le merci nei magazzini quando arrivano i TIR) e la sera torna a casa sempre arrabbiato.  Anche mamma è insoddisfatta, non lo dice ma io ho se

L'ESSENZIALE CE L'ABBIAMO

Cara Anna Lisa, ti ricordi di quando andavamo a trovare nonno? Viveva in una casa piccola e semplice, ma c'era sempre tutto quello che serviva.  Aveva un orto in cui coltivava verdure e frutta, e una stufa a legna per scaldarsi, una gigantesca Nordica in ghisa. Me lo ricordo mentre raccoglieva legna per la stufa, lui diceva sempre "abbiamo bisogno di poco per vivere ma ce l'hanno fatto dimenticare".  Basta un po' di cibo e un posto dove dormire.  Niente di più.  Mi sono reso conto che la società in cui viviamo ci spinge a comprare sempre più cose, anche se non ne abbiamo bisogno.  Il black Friday, ad esempio, è una giornata in cui si fanno sconti pazzeschi sui prodotti, ma quante di quelle cose servono davvero? Forse cercare di comprare la felicità con i soldi non è la cosa giusta.  Forse è meglio apprezzare le piccole cose, come un bel tramonto o un abbraccio di una sorella amata che vive a Berlino. Quando eravamo piccoli, nonno ci insegnava che lo spreco non c&

POSSIAMO PURE GIRARCI INTORNO MA LA PAROLA CHIAVE RESTA "PATRIARCATO"

La violenza contro le donne è un problema complesso non riconducibile a una sola causa. La più ridicola riflessione letta recentemente sostiene addirittura che la violenza contro le donne sia aumentata -reggetevi forte- a causa del declino del cattolicesimo (Tra l'altro il regno del Patriarcato). Secondo alcuni il cattolicesimo avrebbe dato alle donne dignità e diritti, e che con il suo declino le donne sarebbero state nuovamente relegate a un ruolo di inferiorità.  Fortunatamente è una tesi sostenuta da un numero relativamente ristretto di persone, principalmente appartenenti a gruppi conservatori e religiosi.  Penso ad Alessandro Meluzzi, che in un suo libro del 2019 sostiene che il "riflusso" della religione cattolica in Italia abbia portato a un aumento della "mascolinità tossica" e della violenza sulle donne.  Oppure il filosofo francese Alain Finkielkraut, che in un suo libro del 2022 sostiene che il declino del cristianesimo occidentale abbia portato a un

LIBERI DAL CONSUMISMO (Papà dice che perdo tempo a disegnare. Laboratorio 14/19 anni)

In un mondo sempre più materialista, dove l'accumulo di ricchezze sembra essere l'unico obiettivo della vita, è importante riflettere sulle conseguenze negative del consumismo sfrenato.  Il desiderio eccessivo di denaro e beni materiali può portare a una serie di problemi, sia a livello personale che sociale. Ecco alcuni punti evidenziati da ragazzi e ragazze di età compresa tra 14 e 19 anni:  LA TRAPPOLA DELL'AVIDITÀ Molte persone si lasciano consumare dal desiderio di ricchezza, concentrando la propria vita sull'accumulo di denaro e beni materiali. Questa avidità interiore può intrappolare le persone, facendo loro perdere di vista ciò che conta veramente nella vita, come la famiglia, le amicizie e i valori personali. (Cassandra, 17 anni) L'INFLUENZA DEI COMPORTAMENTI ANTIETICI Alcuni possono ricorrere ad attività illecite o immorali per ottenere profitti, intraprendendo un percorso oscuro che può costargli la reputazione e l'integrità morale. (Dario, 19 anni)

IL CORAGGIO DI ANDARE AVANTI

Bisogna sempre andare nella vita, sempre a testa alta, sapendo che si risolve tutto nella vita (quello che si può risolvere, ma ci devi credere). La forza viene dall'azione, un'azione ragionata il tempo necessario per poi ripartire con curiosità nel mondo. Io sono un ragazzo di 12 anni e ho dovuto affrontare dei momenti difficili nella vita.  La morte di un nonno, la separazione dei miei genitori, un brutto voto a scuola.  Quando mi sento triste o demoralizzato, penso a quello che mi ha detto mia mamma:   "La forza viene dall'azione".  Significa che non posso stare fermo a piangere o a lamentarmi, ma devo fare qualcosa per cambiare la situazione. Ad esempio, quando stavo andando male in prima, dopo di essermi arrabbiato (a che serve?) o essermi sentito un fallito, ho deciso di studiare di più.  Ho chiesto aiuto ai miei professori e a una mia amica, alla fine, ho recuperato i voti. Oppure, quando i miei genitori si sono separati, all'inizio è stato difficile pe

LETTERA DI UN'APE AGLI UMANI

Ciao amico, mentre tu ti godi il dolce nettare, noi api siamo un po' tristi, sai?  Il miele è figo e tutto, ma hai mai pensato a quanto sudore e fatica ci mettiamo per creare questa magia dorata?  Sì, il miele è come una super pozione magica per il tuo cervello, ma noi lo facciamo per noi stesse, non per far brillare le tue sinapsi. Forse dovremmo essere lasciate in pace invece di essere derubate e chiamare il tutto "miele umano". Forse dovreste smetterla di essere ladroni di miele e lasciarci il nostro meritato bottino. Immagina un mondo in cui possiamo goderci il nostro miele senza dover fare i conti con voi furbacchioni. Basta con questa storia di sfruttare le api, diamoci una regolata e iniziamo a dare il rispetto che meritiamo. Che dici? 🐝✨🍯🌸 LETTERA DI UN UMANO (UMANO) AD UN'APE Cara amica, la tua lettera mi ha fatto riflettere su quanto siamo egocentrici e sfruttatori nei vostri confronti (e di tutti gli esseri viventi, questa cosa di Adamo nel giardino dell

LA DEPRESSIONE NASCOSTA (negli adolescenti…e non solo)

Oggi parliamo di una cosa importante: la depressione nascosta. È un po' come quando indossate una maschera, ma dentro di voi c'è qualcosa di diverso. In questo caso, parliamo di ragazzi che possono sembrare iperattivi o sognatori, ma potrebbe essere solo un modo diverso di esprimere sentimenti tristi. Ci sono diverse ragioni dietro a questo tipo di comportamento. La tristezza di una persona significativa intorno a noi, la mancanza di supporto o la difficoltà a esprimere i propri sentimenti. E il ragazzo, spesso, non sa spiegare perché si sente così. Quindi è importante che gli adulti, i genitori, insegnanti o chiunque si occupi dei ragazzi, capiscano che dietro a certi comportamenti c'è qualcosa di più profondo. Del resto, la depressione è un disturbo dell'umore che può colpire chiunque, anche i ragazzi. Quando un adolescente è depresso, può sentirsi triste, ansioso, stanco, senza forze, senza interessi, e può avere problemi a dormire o a mangiare. A volte, la depressio

PASSATO, LENTEZZA, MEMORIA

C'è un legame segreto fra lentezza e memoria, fra velocità e oblio.  Prendiamo una situazione delle più banali: un uomo cammina per la strada.  A un tratto cerca di ricordare qualcosa, che però gli sfugge. Allora, istintivamente, rallenta il passo.  Chi invece vuole dimenticare un evento penoso appena vissuto accelera inconsapevolmente la sua andatura, come per allontanarsi da qualcosa che sente ancora troppo vicino a sé nel tempo.  Nella matematica esistenziale questa esperienza assume la forma di due equazioni elementari: il grado di lentezza è direttamente proporzionale all'intensità della memoria; il grado di velocità è direttamente proporzionale all'intensità dell'oblio. (Milan Kundera, La Lentezza) *** "Pensate che il passato, solo perché è già stato, sia compiuto e immutabile? Ah no, il suo abito è cangiante, e ogni volta che ci voltiamo a guardarlo lo vediamo con colori diversi". (Milan Kundera)

TEMA: LE EMOZIONI (Laura, 11 anni)

Le emozioni possono essere sia positive che negative. Io le ho tutte mischiate. Quelle positive sono la gioia, la felicità, l'amore, l'amicizia, la sensibilità, la speranza, la curiosità ed altre ancora.  Quelle negative che sento sono la paura, la rabbia (tanta), la tristezza, la gelosia, la solitudine alle volte e la noia, il dolore. Alcune emozioni possono essere sia positive che negative, tipo la rabbia che per me è giusta quando reagisci a qualche ingiustizia tipo il bullismo ma alle volte la rabbia ti fa fare delle cavolate che se aspettavi un momento magari era meglio.  Oppure quando sono in ansia (cioè praticamente sempre!) perché l'ansia per una cosa bella che aspetti (amica mia Lisa, e poi...ehm Leonardo) è una sensazione che mi piace, ma alle volte l'ansia è pure mischiata alla paura, tipo un interrogazione che non sai come andrà e allora sei preoccupata mentre aspetti e il tempo non passa mai.  Le emozioni per me sono come un vortice di sentimenti che mi tra

PATRIARCATO E FEMMINISMO NECESSARIO (Un appello ai ragazzi)

Cari ragazzi, è tempo di aprire gli occhi e chiederci: cosa possiamo fare per fermare la violenza?  Nelle notizie, sentiamo di cose spaventose come femminicidi e stupri.  Nel 2023 sono state uccise più di cento donne in Italia, molte per mano di uomini che erano o sono stati parte della loro vita.  Non possiamo ignorare questa realtà. È facile pensare che la modernità abbia migliorato le cose, ma la triste verità è che la violenza persiste, anche tra i giovani come voi. I giovani possoni compiere atti molto violenti.  È il momento di riflettere sulle nostre azioni e su come cresciamo,  Che messaggi stiamo ricevendo e dando? Non dobbiamo aspettare che le ragazze ci chiamino in aiuto; dobbiamo agire ora.  È tempo di ribellarci contro la violenza maschile, di dire no a comportamenti violenti.  Non difendiamo le donne sempre troppo tardi, ma agiamo contro chi commette violenza.  La cultura della violenza riguarda tutti noi ragazzi. Non dobbiamo temere di parlare contro la vergogna della vi

LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE (Estratti laboratorio, 11/13 anni)

Oggi parliamo di un tema importante: la violenza contro le donne. Giulia era una ragazza di 26 anni, come voi, con i suoi sogni e le sue speranze. È stata uccisa dal suo ex fidanzato, che non accettava la loro separazione. Questa storia ci fa capire che la violenza contro le donne è un problema molto serio, che riguarda tutte e tutti noi. La violenza può essere fisica, verbale o psicologica. La violenza fisica è quella che si manifesta con botte, calci e altri atti che possono causare lesioni fisiche. La violenza verbale è quella che si manifesta con insulti, minacce, umiliazioni e altri atti che possono causare danni emotivi. La violenza psicologica è quella che si manifesta con manipolazioni, controllo, isolamento e altri atti che possono causare danni psicologici. La violenza contro le donne è un atto di sopraffazione. È un atto che vuole negare alle donne la libertà e l'autonomia. È un atto che vuole possedere le donne, farle sentire inferiori e dipendenti. Le donne non devono

MEMORIE DI UN AMORE (Diario di bordo di Laura, 16 anni)

Ho deciso di scrivere perché sento che è arrivato il momento di mettere a fuoco questo Kaos emotivo. È strano come certi eventi del passato possano ancora scuotere a fondo la mia anima.  Sto imparando a capire quale ferita emotiva porto dentro me, un bagaglio pesante che si è fatto strada attraverso storie con ragazzi narcisisti di merda e un rapporto complicato con un padre che sembrava guardare solo se stesso (era lui il re dei narcisisti).  Come mi sento? È come se qualcuno avesse scavato nel mio cuore e tirato fuori tutto.  Accettare la ferita è il primo passo, dicono. Guardarla, osservarla senza paura. Ecco cosa sto cercando di fare. Non voglio indossare maschere che ostacolino i miei movimenti nella vita. Voglio essere libera, vera, anche se ciò significa affrontare il dolore. Capire perché agiamo in un certo modo è come mettere luce su una stanza buia.  Le ferite emotive dell'infanzia sembrano essere la chiave per capire chi siamo diventati.  Il mio passato è fatto di ferite

LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE (Laboratorio ragazze/i 11/14 anni)

La violenza contro le donne è un problema che esiste da sempre, in tutte le culture e in tutte le epoche.  È una forma di sopraffazione che si manifesta in forme diverse, dalla molestia allo stupro, dal mancato riconoscimento della parità di genere alla discriminazione attiva, dalla prevaricazione alla violenza psicologica e fisica, fino al femminicidio. Perché la violenza contro le donne esiste? C'è chi dice che sia un problema culturale, chi dice che sia un problema educativo, chi dice che sia un problema psicologico. Il problema affonda le sue radici nel Patriarcato, cioè in quella forma di società in cui gli uomini sono considerati superiori alle donne. Il Patriarcato è un sistema che promuove l'idea che gli uomini siano i capi, le donne siano subordinate. Questo sistema si manifesta in molte forme diverse, nella famiglia, nella scuola, nel lavoro, nella società. Per esempio, quando nella famiglia, i padri sono considerati i capi e le madri devono obbedire ai loro mariti. A

A COSA CONDUCE LA CULTURA DEL PATRIARCATO

La cultura del Patriarcato è un insieme di idee, credenze e comportamenti che contribuiscono a normalizzare la violenza contro le donne. Radicata nella nostra società, porta a credere che le donne siano responsabili di come vengono trattate dagli uomini e che lo stupro sia una conseguenza di alcuni comportamenti femminili. Ecco alcuni esempi della cultura del Patriarcato (con destinazione finale: la normalizzazione dello stupro): - I discorsi che giustificano la violenza contro le donne, come "se non si fosse vestita così" o "se non avesse bevuto non sarebbe successo". - La pubblicità che rappresenta le donne come oggetti sessuali. - Le leggi che discriminano le donne, come quelle che limitano l'accesso all'aborto o alla contraccezione. Il femminicidio di Giulia (l'ennesimo) è un esempio di come la cultura del Patriarcato può condurre alla violenza estrema.  L'uomo che ha ucciso Giulia era un prodotto di questa cultura. I suoi comportamenti asfissian

LA VIOLENZA DISUMANIZZANTE NELLA DISTRUZIONE DELL'ALTERITÀ: PATRIARCATO E NUOVO FEMMINISMO NECESSARIO

Ogni 72 ore una donna viene uccisa in Italia. Non muore, viene ammazzata. 101 donne vittime di femminicidio da inizio anno. Perché? Per possesso. La violenza disumanizzante è una forma di oppressione che nega all'altro la sua autonomia, la sua libertà, la sua dignità. Nel patriarcato, la violenza disumanizzante si manifesta nella sopraffazione e nella logica del possesso. Il patriarcato è un sistema di potere che si basa sulla supremazia maschile. L'uomo patriarcale, per difendere la sua supremazia, ha bisogno di ridurre la donna a un oggetto, a una cosa, a un bene di proprietà. Il femminicidio è l'atto estremo di violenza disumanizzante. È l'atto che nega alla donna la sua stessa vita. Il femminicidio è una ferita profonda nella società. È un atto che ci ricorda che il patriarcato è ancora una realtà ben radicata nella nostra società. La lotta contro il patriarcato diventa una battaglia per la libertà delle donne, per la loro autonomia, per la loro dignità. Solo sfidan

C'È UN MONDO SOTT'ACQUA PIENO DI CREATURE INCREDIBILI (DI PLASTICA)

"E allora continuiamo così, facciamoci del male, verso un Apocalisse pagata a rate". (M. Thompson Nati, Frammenti per l'Apocalisse) C'è un mondo sott'acqua pieno di creature incredibili, ma ultimamente sta succedendo qualcosa di un po' preoccupante.  Nel latte materno delle mamme ci sono delle cose chiamate microplastiche, piccole particelle di plastica. Queste microplastiche vengono da tanti posti diversi, imballaggi dei cibi e persino detergenti per il corpo.  Il problema è che possono mettere a rischio la salute dei bambini (e degli adulti). Ci sono delle sostanze chimiche chiamate interferenti endocrini che possono fare confusione nel sistema ormonale, creando problemini come l'obesità, la pubertà precoce ed altro ancora. Ma non è solo una questione di latte materno, anche il nostro amato Mediterraneo sta affrontando un dilemma. Ogni anno finiscono ben 570mila tonnellate in mare.  E ora, le creature marine, come le cozze e le ostriche, stanno mangiando

PAPÀ MA PERCHÉ SEI SEMPRE STANCO QUANDO TORNI DAL LAVORO?

"Un giorno mio figlio mi ha chiesto: 'Papà ma perché sei sempre stanco quando torni dal lavoro?'.  Io ho provato a rispondere:  'Figlio mio hai mai pensato quanto possa essere difficile un lavoro che ti annulla il corpo e la mente?  La società del lavoro dovrebbe essere giusta, la qualità della vita è fondamentale per il benessere, epperò il capitalismo ed il consumismo portano a consumare pure gli individui'". Un recente studio ha scoperto che due lavoratori italiani su tre soffrono di stress ed esaurimento, ma il problema è che se ne parla poco.  In Italia, la metà delle persone lotta silenziosamente con il malessere mentale legato al lavoro, e il 70% affronta stress e burnout. L'indagine, che ha coinvolto lavoratori in tutto il mondo, sta cercando di capire come stia cambiando il benessere al lavoro.  Solo il 50% delle persone si sente a proprio agio parlando di ansia e disturbi mentali in ufficio.  Questo ci dice che è importante creare ambienti dove s

LA DONNA CANNONE (E un papà molto imperfetto)

Cerco di capire i miei figli. Ora, poi, che sono adolescenti, rifletto sulla possibilità di nuovi canali comunicativi; quelli consueti sembrano ormai spenti o disattivati.  A 50 anni ti chiedi dove stai sbagliando.  Solo qualche anno fa sembrava facile, ma il fatto è che noi cresciamo con loro e con l'età non diventiamo mica solo più forti, ma anche più fragili, se non abbiamo capito che cosa vogliamo fare da grandi. Mia figlia mi dice che quando parla con me le sale l'ansia. È faticoso riuscire a parlare della scuola, dello sport, delle amicizie, figurarsi poi l'amore.  Mia figlia la vedo ridere con le sue amiche, ed è bello vederla ridere.  L'altro giorno rideva tantissimo al parco, e non sapeva che io la stessi osservando da lontano, essendo uscito prima dal lavoro.  Poi, quando ci siamo visti a casa, ha messo giù la sua solita maschera dell'imperturbabile-annoiata-arrabbiata con il mondo. Ma, in fondo, anche io vivo da anni uno stato di  provvisorietà nascosta d

EMIGRAZIONE: L'ITALIA NON È UN PAESE PER GIOVANI (per Donne ancor meno)

Negli ultimi 18 anni, gli italiani che vivono all'estero sono cresciuti tantissimo, quasi il 91%. E sapete chi sono i veri esperti in questo viaggio?  I giovani!  Circa il 44% di coloro che hanno deciso di fare le valigie nel 2022 sono ragazzi tra i 18 e i 34 anni. Il rapporto dice che c'è una "grave questione giovanile" di cui parlare.  Questo significa che molti giovani stanno lasciando l'Italia per cercare opportunità altrove.  E sapete cosa è interessante?  Le donne stanno facendo le valigie più che mai, crescendo del 99,3% in questi anni. Sono donne moderne e dinamiche che cercano una vita indipendente, più benessere economico e una carriera gratificante. Anche gli anziani stanno seguendo i loro figli e nipoti!  Nel 2023, 4.300 anziani hanno deciso di espatriare per stare vicino alle nuove generazioni.  Quindi, l'Italia sta vivendo un grande cambiamento, con tante persone che scelgono di cercare nuove avventure altrove. C'è da riflettere.  (A. Battan

ALLE VOLTE I PENSIERI (Adesso è così)

Non sempre si può dire tutto.  Alle volte i pensieri se ne restano a volare nella testa, senza spiegare.  Alle volte i pensieri si perdono nelle parole, meglio si afferrano lasciandoli volteggiare.  Comunicare, parlare, ascoltare.  E i pensieri, che restano nascosti in attesa di un tempo naturale che verrà. Adesso è così. (A. Battantier, 2011) #miplab #memoriediunamore

LE PICCOLEZZE CHE PORTANO GIOIA

Tutte le nostre lotte, a cosa portano? Costruire la nostra idea di serenità: a questo serve lottare. Lottare per il possesso, che  fatica inutile.  In questa vita desidero serenità, che riesco ad ottenere nelle "piccolezze" della mia giornata.  Ognuno ha le sue, ma che portino serenità; si cambi per un'idea di serenità, a questa serva il poco tempo in mano nostra.  Sciupare il tempo con l'avidità che spreco di tempo. (A. Battantier, Memorie di un amore, 2022) #miplab #memoriediunamore

GRAZIE (fine di un amore)

Ci abbiamo provato, ti ringrazio per esserci stato, abbiamo fatto del nostro meglio?  Ancora non lo so eppure ti guardo andare via ed ora che è finita possiamo ricominciare a perdonarci.  Abbiamo perduto qualcosa e qualcosa abbiamo ritrovato, noi stessi più leggeri. Grazie (A. Battantier, Memorie di un amore, 2018, Mip Lab, Francesca cdm) #miplab #memoriediunamore

LA GIORNATA DEI SINGLE (Dedicato a mio papà)

A scuola abbiamo scoperto che c'è pure la giornata nazionale dei single (11 novembre). Allora, io dedico questo tema a mio papà, che ha cercato di migliorare in tante cose.  Dopo essere andato a vivere da solo, ha imparato a cucinare e a mettere in ordine la casa.  Anche se a volte sembra un po' inesperto, penso che si sforzi tanto perché ora è un genitore single dopo la separazione da mamma. A volte sembra un po' triste o solo, e io penso che ci sia una ragazza che gli piace, ma lui fa finta di niente.  Non sempre sa dove portarmi, ma abbiamo inventato un gioco divertente: lui sceglie alcune cose, io ne scelgo altre, e poi cerchiamo di convincerci reciprocamente su cosa fare. È un modo divertente per capirci meglio, anche se a lui piacciono i musei e le mostre, e a me il cinema e lo shopping. In passato non ci parlavamo tanto, invece adesso riusciamo a parlare meglio perché prima c'era sempre mamma, ed io parlavo sempre con mamma. Mamma litigava sempre con papà, e papà

LA BONTÀ E LA CATTIVERIA (Diario di un bambino)

La bontà e la cattiveria sono come il sole e la luna dentro di noi.  A volte, mi sento felice  come il sole ma altre volte ci sono sentimenti brutti come la rabbia e la tristezza, che sono come la luna. A volte le persone vedono nel mondo cose che sono  dentro di loro, come quando mandiamo un'ombra su un muro con la mano. Epperò non è solo la cattiveria che possiamo vedere negli altri, ma anche la bontà. A volte immagino che un mio amico sia fantastico, anche se so che può avere difetti.  Come anche il papà la mamma, mia sorella e pure io. Oppure anche quando qualcuno sembra cattivo, ma forse c'è una parte buona che non vediamo, come il mio maestro di nuoto che sembra severo ma secondo me lo fa per farmi diventare bravo nuotatore.  Io cerco di capire me stesso e gli altri, come un piccolo esploratore dei sentimenti.  Perché quando capisco di più su me stesso e sugli altri, forse divento più grande e capace di amare ancora di più. (A. Battantier, Memorie di un bambino, 2023, mip

LA GALERA NON SARÀ PIÙ UN PESO

Uccise la fidanzata con 57 coltellate, dopo appena sei anni va ai domiciliari per una dieta: “La sua obesità è incompatibile col carcere” Dimitri Fricano ha ucciso  Erika Preti, per questo era  stato condannato a trent’anni di carcere, ne ha scontati sei.  Da pochi giorni è uscito dal penitenziario per espiare il resto della pena nella sua casa. La sua condizione di obeso "non compatibile con il regime carcerario“.  Questa l'argomentazione con cui il Tribunale di Sorveglianza di Torino ha accolto il ricorso. Pesa 200 kg, perché in carcere non gli rimaneva che mangiare, e non aveva motivazione sufficiente per l'attività fisica. Inoltre, la sua condizione di fumatore va monitorata per un “pericolo di vita legato al rischio cardiovascolare”. Io sapevo che bastava non mangiare per perdere peso eppure il tribunale sostiene che il problema dell’obesità è irrisolvibile in carcere, perché il Fricano "non segue le indicazioni dietetiche…Inoltre la detenzione lo spinge a consum

ISADORA DUNCAN

Isadora Duncan era una famosa ballerina nata molto tempo fa. In suo libro, ha scritto che se le persone fanno del male agli animali e mangiano la loro carne, c'è la guerra nel mondo. Pensava che tutte le persone intelligenti dovessero pensarla così.  Diceva che le bambine nella sua scuola mangiavano solo vegetali e frutta e diventavano forti e belle lo stesso.  Durante la guerra, quando sentiva le grida dei feriti, pensava alle grida degli animali negli allevamenti e nei macelli.  Diceva che, se trattiamo gli animali in modo crudele, gli dèi potrebbero trattarci allo stesso modo.  Non poteva capire come le persone potessero amare la guerra.  Pensava che le persone che mangiano carne e uccidono animali possano anche voler uccidere altri esseri viventi.  Isadora Duncan sperava che, se smettiamo di ferire gli animali, ci sarebbe più pace nel mondo. (A. Battantier, 2023, Memorie di di un amore, Memorie di un'adolescente, Memorie di un animale Lucrezia C., 12 anni) #memoriediunamore

TEMA: DESCRIVI LA TUA ADOLESCENZA

Descrivere la mia adolescenza è peggio che affrontare un mare in tempesta. A 17 anni mi sento impotente di fronte ai mostri dentro me.  La mia vita è stata una lotta, una battaglia contro la percezione di fragilità e precarietà che mi circondava. Dipende dai miei, ma non solo. Epperò mica sono il solo ad avere dubbi, ansie e non riuscire a sapere chi sono. Alcuni miei amici mangiano un sacco, io 3 anni fa avevo praticamente smesso di mangiare e infatti ora sono ancora magrissimo. Mi ero chiuso, tranne gli amici del surf. Ma poi stiamo sempre soli in alto mare, e finalmente respiriamo, ognuno per i cazzi suoi. A suicidarmi non ci ho quasi mai pensato, solo a volte, ma alcuni amici miei ci hanno pensato e una mia amica la devo consolare io una volta a settimana.  Da settembre la porto a surf con me. Lei mi dice che il pensiero del suicidio, una volta arrivato, non se ne va mai del tutto. È come un compagno oscuro con cui devi convivere, una presenza costante che si nasconde nell'ombr

LA LEZIONE DI CHARLES DARWIN

Charles Darwin ha avuto un'idea su come si sono sviluppati nel tempo gli animali.  Darwin ha detto che gli animali si sono modificati nel corso del tempo per sopravvivere meglio.  Ad esempio, se c'erano uccelli con becchi appuntiti su un'isola con noci, avevano una migliore possibilità di mangiare le noci, quindi avevano più figli con becchi appuntiti. Questo storia si chiama "evoluzione", gli animali cambiano lentamente nel tempo per adattarsi meglio all'ambiente in cui vivono.  Darwin ha detto che l'uomo è simile agli animali in molti modi e che non dovremmo trattare gli animali in modo diverso da come trattiamo gli esseri umani.  Epperò il fatto è che noi trattiamo male gli animali perché trattiamo male pure gli esseri umani.  E invece sarebbe bello preoccuparci degli animali, rispettarli e non far loro del male solo per piacere o divertimento.  Dovremmo pensare all'ambiente e alla Terra in cui viviamo, amarla e proteggerla. L'importante è avere

OTTIMISMO E PESSIMISMO

Ottimismo e pessimismo sono due atteggiamenti mentali che influenzano il modo in cui le persone percepiscono e interpretano il mondo che le circonda.  Gli ottimisti tendono a vedere il lato positivo delle cose, mentre i pessimisti tendono a concentrarsi sugli aspetti negativi. L'ottimismo e il pessimismo sono due atteggiamenti che possono avere un impatto significativo sulla motivazione.  Gli ottimisti sono più propensi a provare nuove cose e a perseguire obiettivi ambiziosi, mentre i pessimisti possono essere più facilmente scoraggiati dai fallimenti ed insuccessi. L'ottimismo può essere un potente motore di cambiamento. Gli ottimisti credono che le cose possono migliorare e che possono contribuire a migliorare il mondo. L'ottimismo è spesso associato alla fortuna, ma non è solo questo. L'ottimismo può essere un potente motivatore che ci spinge ad agire e ad affrontare le sfide. Il pessimismo può essere un ostacolo al benessere generale ricercato.  I pessimisti tendono