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ORWELL-MACHIAVELLI, LA COMPARAZIONE DI UNA RAGAZZA PER CERCARE DI CAPIRE LA SOCIETÀ

"Della crudeltà e pietà, e s'elli è meglio essere amato che temuto o più tosto temuto che amato". (N. Machiavelli).  

"Per Machiavelli il principe deve essere amato ma anche temuto; e le due cose non si possono avere insieme, allora è meglio essere temuto. 
Secondo Machiavelli è piú facile offendere chi si fa amare piuttosto che chi si fa temere. 
Secondo Machiavelli il principe deve essere crudele e senza scrupoli, ma anche saggio, razionale, benevolo, furbo come una volpe e forte come un leone. 
Epperò oggi io di saggi, razionali, benevoli, ne vedo pochi. 
Dicono di noi giovani ma noi giovani dovremmo seguire l'esempio dei grandi?
Il Principe è molto attuale, perché nel mondo ci sono tante, troppe cattive azioni che servono per mantenere il potere e la sopraffazione sui poveri.
I principi di oggi hanno la faccia come il cucù, non si preoccupano nemmeno dei giudizi negativi di quelli che si accorgono delle malefatte. 
Basta vedere le guerre (e nel mondo ce ne sono 60) e la distruzione dell'amata Terra. 
In 1984 Orwell descrive una società basata sul controllo dei cittadini e sull'assenza di libertà. 
Ma loro non se ne accorgono. 
Chi si oppone fallisce perché esistono delle tecniche mirate per esercitare il controllo sulle persone. 
Quello che mi ha colpito è che Machiavelli è superato. 
Ormai la schiavitù più pericolosa è quella di cui non ci accorgiamo, la libertà è nella libertà di pensiero, nello spirito critico. 
Epperò io ho amici che pagano 1000 euro un cellulare e 800 delle scarpe di melma. 
E sono disposti a fare qualsiasi cosa, anche vendersi l'anima. 
Dietro (non) ci sono i genitori, persi più di loro in un mondo finto e vuoto". 

(A. Battantier, Memorie di un adolescente, 2023, Cristina Fabbri, 17 anni)

***
"Come fa un uomo a esercitare il potere su un altro uomo?".

"Facendolo soffrire. Non è sufficiente che ci obbedisca. 
Se non soffre, come facciamo a essere certi che non obbedisca alla nostra volontà ma alla sua? 
Potere vuol dire infliggere dolore e umiliazione. 
Potere vuol dire ridurre la mente altrui in pezzi che poi rimetteremo insieme nella forma che più ci parrà opportuna. 
Progresso, nel nostro mondo, significherà progredire verso una forma di sofferenza più grande. Non ci sarà forma alcuna di amore, ad eccezione dell'amore per il Grande Fratello. 
Non ci sarà forma alcuna di riso, ad eccezione della risata di trionfo sul nemico sconfitto. 
Non ci sarà forma alcuna di arte, di letteratura e di scienza. 
Se vuoi un'immagine del futuro, pensa a uno stivale che calpesti un volto umano in eterno". (George Orwell, 1984)

#memoriediunadolescente

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