Passa ai contenuti principali

L'ESORCISTA DI CODROIPO CHE SE LA PRENDE CON LO YOGA: AL DIAVOLO INTERESSA IL POTERE

Il demonio sarà pure intelligente ma forse sono i credenti ad essere s...uperstiziosi.

Il demonio dovrebbe essere un angelo che si ribellò a dio. Un angelo al cospetto di dio, parlava con lui, voglio dire, satanasso sapeva chi era dio e chi invece era lui: un essere spiritato creato da dio. 
Se fosse stato così intelligente si sarebbe ribellato a dio? 
E per quale motivo? 
Anche lui mangiò una mela?

Poi arriva don Macor, ottantatreenne esorcista friulano di Codroipo (l'anagramma del paese è tutto in programma): 

"Il demonio è intelligente. Chiunque comandi gli interessa e Milano è una città di potere...La possessione diabolica è molto rara. I segnali sono chiari: il primo è l'avversione al sacro".

Mi ricordo un prete, tanti anni fa, disse a noi ragazzi che non credevamo: 

"Voi vi siete allontanati dal sacro perché satana si è avvicinato a voi!".
Ancora ridiamo.

Come si fa quando si è posseduti dal male?
Secondo l'esorcista di Codroipo serve un servizio di consolazione per la persona che soffre. 
E la prima cosa è capire se possa trattarsi d’un problema psichiatrico o psicologico. 
In quel caso, li manda da uno specialista. 
Ma non è facile. 
Per l'esorcista l’Ordine degli psicologi non è aperto alla questione del demonio: 
"chi di loro (psicologi) affronta il problema del demonio, potrebbe finire sotto processo".
Ma va!??

Ma come si riconosce la presenza del maligno!?
Preparatevi, potremmo essere in milioni ad essere posseduti.
Come accennato, don Macor parla di "avversione al sacro...la persona non riesce a pregare, a entrare in chiesa, al momento della comunione si sente bloccata, o bestemmia". 
Occorre precisare, tuttavia, che la maggior parte però non fa neanche la comunione.

Prosegue illuminato l'esorcista di Codroipo: "Durante l’esorcismo ti grida ‘prete di m…a’, oppure ti lusinga. A volte il fedele fa cose che normalmente non sa fare, sa di fatti che non può sapere, parla lingue che non conosce".

Ad un certo punto, il prete sembra trasformarsi in uno psichiatra, invece della Bibbia sembra citare il DSM-5-TR, abbozzando un sistema di classificazione che tenta di suddividere le malattie mentali in categorie diagnostiche sulla base della descrizione dei sintomi:
"Il demonio ha modi suoi per manifestarsi. Con le tentazioni quotidiane, che giocano in genere sulla nostra fragilità. E poi con vere vessazioni, che provocano disturbi notturni, senso d’oppressione, inspiegabili dolori fisici. O con ossessioni, che portano al disprezzo di sé e dell’altro, al desiderio del suicidio. Infine, ci sono le possessioni. Le più rare".

Infine, se la prende con lo yoga:
"I satanisti sono un mondo chiuso, come le società segrete. Hanno vari luoghi, modalità diverse: una libreria in centro che fa corsi esoterici…molte attività poi nascono come movimenti olistici, per dare benessere, ma sotto sotto c’è altro: qualcosa che parte dallo yoga e in realtà spinge a meditazioni trascendentali che t’illudono di poterti liberare, d’eliminare Gesù e i sacramenti dalla tua vita".

E ai vescovi, che sono i titolari dell’attività esorcistica, indirizza chiunque chieda aiuto:

"Non solo signore o studentesse. Anche avvocati, professionisti. È venuto perfino un astrologo".

Solo la categoria dei politici sembra mancare ai riti di esorcismo. In quel caso, satana ha vinto da tempo insediandosi nelle stanze del Potere.

E, a proposito di Potere, quanto è ricca la chiesa? 
Il patrimonio complessivo legato alla Chiesa Cattolica è di oltre 2mila miliardi di euro, che comprende tutte le ricchezze delle diocesi in giro per il mondo, delle congregazioni religiose, delle strutture sanitarie e di scuole e università confessionali.

E il patrimonio immobiliare delle istituzioni ecclesiastiche?
45.927 edifici, i quali corrispondono a una superficie di 38,6 milioni di metri quadri e a una valutazione di 42,5 miliardi di euro, senza contare i beni artistici in essi contenuti.

Sul tema vale la pena di fare un ultimo accenno anche alle riserve auree del Vaticano che, si vocifera, avrebbe ben 60 tonnellate d'oro nei suoi sotterranei. 
Può sembrare una cifra piccola paragonata alla classifica degli Stati con più oro, ma non se la mettiamo in relazione alla grandezza stessa del Vaticano.

(A. Battantier, Italien Néandertalien)

***
La Superstizione immagina le cose piu' ridicole e stravaganti invece di rimanere a riposo". (Denis Diderot)

***
"Il potere assume forme sublimi per la sopraffazione. Religione e violenza sono da sempre tra loro connesse. All'inizio l'uomo aveva bisogno di credere in qualcosa che lo confortasse. 
Ma, pochi attimi dopo, un guizzo di luce malvagia apparve negli occhi di colui il quale si sarebbe autoproclamato sacerdote". (M. Thompson Nati, 1970)

#italienneandertalien 
#memoriediunacroce 
#frammentiperlapocalisse


Post popolari in questo blog

SPESSO IL PUNTO DEBOLE DI UNA PERSONA È SEMPLICEMENTE UN'ALTRA PERSONA

"Ci piaccia o non ci piaccia, l'Altro ha un altro Altro. Talvolta giungiamo a vederlo, ma ci vogliamo illudere che sia sempre lo stesso.  E invece è l'Altro dello Stesso.  Ma lo Stesso non è più lo stesso.  È anche qualcos'altro: l'Altro.  Questo vale anche per noi, ci piaccia o non ci piaccia". (M. Thompson Nati, Paradoxes of ego,1995) "Tu hai ciò che sei.  L'essere si può modificare.  Non farti portare dai tuoi sogni.  Conduci i tuoi sogni alla realtà del tuo essere" (Lao Bu Shem)

LETTERA ALL'AMICO IMMAGINARIO

LETTERA ALL'AMICO IMMAGINARIO. "Caro amico speciale, è da tanto tempo che ci conosciamo, e anche se ora ho quasi 30 anni, io di te continuo a fidarmi come quando avevo 4 anni. Ricordi? Avevo paura la notte, temevo il mostro Pallone, e allora, per farmi forza t'invocai, e tu arrivasti con la spada del manga mio preferito. I miei erano contenti, finalmente non dovevano più alzarsi di notte, perché tanto c'eri tu. Oddio, a dire la verità, i miei non si scomodavano nemmeno prima, ecco forse perché poi sei arrivato tu. Ti ho chiamato Ted, ma il tuo secondo nome era Guardiano. Poi alle medie diventasti Guardian e Warrior, sai, stavo imparando le lingue. Quello che mi ricordo è che io non volevo proprio che ti scoprissero, e non ne parlavo con nessuno. Sono stato bravo vero? Quando parlavo tra me e me, e mi dicevano: "Con chi parli Alfredo?". Io li fregavo sempre, rispondendo: "Parlo tra me e me", ma mica ti tradivo. Poi per fortuna ho scoperto alle elem

CHI TROPPO MOLTO NULLA NIENTE

CHI TROPPO MOLTO NULLA NIENTE. "Che poi è il problema mio. Io voglio tanto troppo e alla fine non ottengo nulla. Forse dovrei accontentarmi, ma non nel senso del rassegnato. Bu, non so. Forse quello che ho mi dovrebbe bastare per darmi la carica per andare avanti senza soffrire per quello che non ho. Insomma me sò incartato. Voglio dire, dovrei usare quello che ho per andare avanti, altrimenti resto sempre a mani vuote, con questo senso di lamentela e di tristezza che mi assale perché non ho le cose, perché non ho raggiunto me stesso. Ma me stesso eccolo, son io, son qua. Ho  problemi con il concetto di fallimento, perché tante volte mi sono trovato ad intraprendere dei percorsi. Per poi finire nei burroni del fancazzismo, nelle selve delle indecisioni perenni. Non mi ero mai chiesto però quanto dipendesse da me, e dalle mie posizioni iniziali, ovvero volere la luna senza neanche essere sceso dal letto. Vuoi qualcosa? Inizia a trovare le ciabatte, inizia a vestirti, in

Mi chiamo Andrea Giovanni Battantier, psicologo in un Consultorio

(Dedicato a mio padre e al papà di Antonio Leotti) Me ne sono andato pensando all'errore di lasciare solo mio padre, Antonio Gennaro Battantier, nato a San Casciano dei Bagni, agricoltore, uomo retto e gran lavoratore. Ho cercato per anni la perfezione, seminando errori, che poi ho coltivato, cucinato e mangiato. Mio padre da me si aspettava ben altri raccolti. Mi chiamo Andrea Giovanni Battantier, psicologo in un Consultorio, e sono ossessionato da mio padre, che un bel giorno lascia tutto in campagna e si mette a cercarmi, finendo barbone. E' stata mia la colpa? Io me ne partii per rinascere uomo. Lui per morire da bambino che non fu. Mio padre che non mi parlava, e mi scriveva belle lettere con la sua penna antica. Io leggevo quei pesanti fogli e sì, mi commuovevo, ma mai una volta poi trovai il coraggio di rispondere. Io parlavo bla bla bla, e lui scriveva ccccccccccc. Io un bel giorno lo trovai sulla panca del mio Consultorio, con la barba e quel suo essere ormai sperso e