Gli introversi socievoli hanno imparato a stare bene da soli e sanno essere socievoli quando serve, quando gli va. 
Non hanno necessità di stringere amicizie finte o di superficie. 
Sanno stare bene in gruppo, ma un po', a piccole dosi. 
Poi tornano a ricaricarsi coi loro pensieri, nel loro mondo interno. 
[...] Il paradosso degli Introversi Socievoli è che sono tanti, ma ognuno desidera star per i fatti suoi. 
È che son gentili, alcuni non sanno ancora dire NO agli inviti, ma con il tempo diverranno sempre più bravi a salvaguardare il loro giusto compromesso tra mondo esterno e mondo interno. 
(A. Battantier, M. Thompson Nati, Ciascuno il suo, 2006)

