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REINCARN(E)AZIONE

REINCARN(E)AZIONE. "L'altro giorno ho visto un corto bellissimo di T. Bergen. Un prato in fiore, un paesaggio di montagna, forse Svizzera. Alcune mucche al pascolo, con i campanacci. 

Poi d'un tratto, da questa scena soave di natura, si passa ad un'altra, ambientata in un locale-pub: un uomo, 70 anni, baffi folti, trangugia un panino con hamburger, ridendo sonoramente. Tre o quattro amici intorno a lui, intenti a sgranocchiare gli ossi di una bistecca con le mani. Una donna, anch'essa di circa 70 anni, li osserva da una poltrona. L'uomo coi baffi la cerca con gli occhi, non trovando però quel barlume di complicità desiderata. Quindi, se ne torna a partecipare alla tavolata mangereccia in un rumoroso brindisi festaiolo.

Ancora una volta la scena si sposta sullo stupendo paesaggio di montagna. La donna passeggia e, lentamente, si avvicina alle mucche, che non la temono affatto, anzi, si lasciano da lei tranquillamente avvicinare. Ne prende ad accarezzare una, che la fissa con dolcissima intensità. La donna si rivolge affettuosamente all'animale, mormorando: "Tu sei Fred, io lo so!". La mucca lecca sul viso la donna, la mucca ha gli occhi lucidi. 

Stacco. Una camera da letto piena di ninnoli e fotografie di famiglia. L'uomo con i baffi si sveglia improvvisamente, come da un incubo. Gli manca l'aria, cerca con angoscia un bicchiere d'acqua sul comodino. Beve d'un fiato. Poi si alza, con gli occhi ricolmi di lacrime. Cerca meccanicamente le ciabatte, ne trova solo una, scende le scale con ai piedi quella che ha trovato. Cerca, visibilmente scosso, qualcuno per la casa, con voce rotta, e forte: "Lisa!!! Lisa!! Lisa!!!". 

Dalla cucina esce la donna di cui prima, con un vassoio tra le mani, ricolmo di pane, marmellata, una caffettiera e due tazzine. La donna osserva l'uomo, sconvolto, e gli sussurra."La colazione è pronta, Fred". 

Fred guarda la donna, e le si fa sotto per abbracciarla, goffamente, rischiando di far cadere tutto il vassoio, retto a fatica da una sorridente Lisa. Fred inizia a leccarla, come un bimbo scemo, poi prende a ridere, come lui solo sa. Una risata liberatoria. Lei lo guarda con un sorriso bonario, dapprima sorpreso, poi, compiaciuto".

[Reincarn(e)azione, A. Battantier,  2014].



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