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RACCONTA IL TUO STAGE

La parola "stage" deriva dal latino medievale "stagium", che a sua volta deriva dal latino classico "statium", che significa "soggiorno" o "dimora". 
Il significato originale della parola era quindi quello di un periodo di tempo trascorso in un determinato luogo, spesso per motivi di lavoro o di studio.
Oggi viene utilizzato principalmente per indicare un periodo di formazione pratica o di tirocinio in un'azienda o in un ente. 

E questo è il mio caso che lavoro in un ristorante tavola calda per la mia formazione professionale.

Ho quasi 19 anni e frequento il quinto anno di liceo. 
In questo periodo sto svolgendo il mio primo stage, un'esperienza per entrare, si spera, nel mondo del lavoro. Mi sto e mi stanno mettendo alla prova.

Lo stage dovrebbe essere prezioso per noi studenti.
Grazie allo stage è possibile acquisire competenze pratiche e conoscenze utili per il futuro lavorativo. 
Si può sperimentare in prima persona un ambiente professionale e capire se una determinata professione è davvero adatta a noi. Inoltre, lo stage può aiutare a sviluppare la capacità di lavorare in team, la comunicazione e la gestione dello stress.

Lo stage è anche un'occasione per riflettere sul proprio futuro e sulle proprie aspirazioni, per capire cosa ci piace e cosa non ci piace.

Personalmente sto trovando lo stage un'esperienza abbastanza positiva. 

Epperò dovremmo essere supervisionati e non lasciati a lavorare senza aiuto.
Io ad esempio sto in una tavola calda e l'aiuto cuoco più esperto non ci segue, ci dà degli ordini e se ne va.
Io lavo e taglio le verdure, preparare le salse e i condimenti, e assemblo gli hamburger e i panini.
Poi pulisco la cucina, carico i piatti, le pentole e le padelle, e pulisco i pavimenti e i banconi.
Sarebbe bello una reale supervisione. 
Invece siamo lasciati soli a svolgere il lavoro senza un tutor o un responsabile che ci guidi e ci aiuti a sviluppare le proprie competenze (quello che faccio qui lo sapevo fare pure prima all'alberghiero).

A me piace lavorare duro e voglio imparare molto e vorrei continuare nella  ristorazione.

Un altro degli aspetti negativi -gravi- degli stage è lo sfruttamento. 
In alcuni casi, noi studenti siamo utilizzati come lavoratori a basso costo, senza ricevere un'adeguata retribuzione o un'adeguata formazione. 
Io credevo di contribuire al bilancio familiare, bè, mi sono sbagliato, la cifra è irrisoria per quello che facciamo.

Infine, conosco amici più grandi ai quali hanno promesso un'assunzione al termine del periodo di formazione. 
Ma questa promessa non viene  mantenuta e lo studente si ritrova senza un lavoro e senza un'esperienza lavorativa.

(A. Battantier, Memorie di un lavoro, 2023, Edoardo TC, 19 anni)

#memoriediunlavoro 
#MIPLab 
#memoriediunadolescente


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