IL NONNO D’ORO E LE MAMME VIGILANTI (Il parco era pieno di pericoli. E le Mamme Vigilanti, per fortuna, erano lì a proteggerlo)
Nel parco cittadino, dove l’erba cresceva a singhiozzo e le panchine erano state consumate più dai pettegolezzi che dalle sedute, un anziano signore se ne stava seduto, come al solito, osservando da una parte e dall'altra con una certa attenzione i giochi ed i bimbi.
Ottant’anni, due occhi annebbiati dalla cataratta e una dentiera che tintinnava al minimo sussulto.
Ma soprattutto, aveva la colpa imperdonabile di esistere in prossimità di un’area giochi.
Le Mamme notarono subito quell’elemento sospetto.
«Guarda quello lì» sibilò Gloria. «È qui ogni giorno. Fissa i bambini. Io dico: pedofilo.»
«Ehh...mi che c'hai ragione! Guarda che impermeabile da maniaco» annuì Roberta, la cui specialità era diagnosticare pericoli sociali basandosi su articoli di QuattroMamme.it
«Ha quella faccia. Quella faccia da…vecchio verme schifoso.»
L'uomo, ignaro del tribunale improvvisato alle sue spalle, continuava a guardare. Ma cosa guardasse, esattamente, era un mistero, forse, orrore, paventò Luana, un bambino che scendeva dallo scivolo.
«Basta!» esclamò Cinzia, eroina del fai-da-te denunciatorio. «Vado a chiedergli che diavolo vuole!»
E così, con il coraggio di chi ha visto troppi episodi di Law & Order, le Mamme Vigilanti circondarono quel losco figuro.
«Lei! Cosa sta facendo qui? Perché fissa i nostri figli?» gli urlò Cinzia, mentre le altre annuivano, pronte a trasformarsi in un branco di furie socialmente consapevoli.
L'anziano aprì la bocca per rispondere, ma non fece in tempo. Una spinta educativa (perché la violenza è sbagliata, ma quella era prevenzione) lo fece cadere.
La dentiera volò via, atterrando ai piedi di Gloria, che la calciò via con un urlo, convinta fosse un dispositivo elettronico per adescare minori, anche se Luana optò per un pezzo di torrone da adescamento.
Arrivarono le Forze dell’Ordine, chiamate d’urgenza per un anziano seduto. Ma proprio mentre stavano per ammanettare il pericoloso criminale, 1, 2, 3, 4 bambini irruppero sulla scena.
«NONNO!» gridò Tommaso, il più piccolo. «Ti hanno fatto male?»
Silenzio.
Le Mamme Vigilanti scoprirono, con orrore, che Ottavio:
1) Era il Nonno d’Oro 2023, premiato per la dedizione ai suoi quattro nipoti.
2) Veniva al parco perché i bambini gli avevano chiesto di accompagnarli.
3) Guardava dallo stesso punto ogni giorno perché ci vedeva male e aspettava che i nipoti lo raggiungessero.
Le Mamme, improvvisamente mutatesi in statue dell’imbarazzo postmoderno, iniziarono a fischiettare (un’antica tecnica per dissolversi nel nulla).
«Be’, insomma…» borbottò Gloria. «Meglio prevenuti che… ehm… Kevin-Elia, vieni, dobbiamo andare a nuoto!»
Mentre Ottavio si riprendeva la dentiera, per andare a pulirla alla fontanella, le Mamme Vigilanti svanirono, lasciando dietro di sé solo un’aura di paranoia e il dubbio che, forse, non tutti i vecchi con l'impermeabile sono mostri.
Ma questa lezione, si sa, sarebbe stata prontamente dimenticata. Dopotutto, c’erano altri sospetti da individuare: quel barista che sorrideva troppo, quel postino che per caso passava sempre alle 15:30.
Il parco era ancora pieno di pericoli. E le Mamme Vigilanti, per fortuna, erano lì a proteggerlo.
(A. Battantier, Memorie di un bambino, Mip Lab, 5/25)
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Nella foto: un anziano che ruba una bambina. Ah no, un nonno che gioca con la nipote. Da notare che questo racconto non è fiction ma è accaduto veramente, ad eccezione dell'intervento finale delle forze dell'ordine.
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