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OGNI SGUARDO DEL GENITORE RINFORZA IL BAMBINO

OGNI SGUARDO DEL GENITORE RINFORZA IL BAMBINO. "Se penso ai miei genitori quando avevo 5 anni, mi vengono in mente 3 frasi e da queste vorrei incominciare: <<Sì sì ti guardo vai>>; <<Ancora ancora, ma adesso fai tutto il giro!!>>; <Sei cicciona!>>. La prima la diceva mio padre. Io m'inventavo giochi sempre nuovi, tipo il circo. Avevo un cagnolino di pezza con una cordicella, e dovevo girare veloce la cordicella intorno al cagnolino. Oppure facevo un cerchio e dovevo oltrepassarlo. Io guardavo speranzosa mio padre: <<Papà vado?>>, e lui rispondeva con quella frase, ma poi mi accorgevo -mentre saltavo- che leggeva il corriere dello sport e non mi guardava mai, oppure giocava con mio fratello. La seconda frase era di mia madre. Mi faceva fare dei giri assurdi intorno al palazzo. Io correvo, poi tornavo trafelata a chiedere com'ero andata, e lei s'inventava sempre qualche scusa per farmi correre ancora 100 volte: così mi stancavo e lei nel frattempo poteva parlare con le amiche. La terza sentenza era di tutti e due. È vero, da piccola ero cicciona, ma perché LORO mi facevano mangiare. Mi sentivo triste e cercavo l'affetto nel cibo. Forse si sentivano in colpa, ma più che altro, secondo me, non gliene fregava niente. Mi giudicavano sul peso, ma di chi è la colpa se una bimba di 5 anni mangia schifezze? I miei erano davvero stronzi quand'ero piccola. E secondo me oggi non l'hanno ancora capito. Fanno i vaghi e cercano di recuperare. Io faccio finta di niente, ma quelle frasi resteranno per sempre scolpite dentro me. E quando avrò un figlio, lo seguirò passo passo, non abbasserò mai lo sguardo per fare altre inutili stronzate. Perché so che ogni sguardo del genitore rinforza il bambino. Ma uno sguardo vero, tanto i bambini se ne accorgono se li prendi in giro". (Memorie di un bambino, A. Battantier, 2012).



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