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Visualizzazione dei post da gennaio, 2016

GIOIA E TRISTEZZA VANNO A BRACCETTO

"Passione per la vita e chiusa, riflessiva malinconia. Gioia e tristezza vanno a braccetto dentro me. E, paradossalmente, in alcune delicate fasi, è stata proprio la tristezza a donarmi la spinta per la nuova gioia alla vita. Non dimentico mai il ruolo della tristezza. Senza la tristezza, la gioia sarebbe vuota stupidità". (M. De Pretis, Note a margine dell'essere umano, 1970).

Lo strozzai con stile

"Lo strozzai con stile. Simulando il più caldo ed armonioso degli abbracci coccolosi. Si addormentò, il porco, tra le spire delle mie mani assassine. So che non ha sofferto. E forse, a pensarci, avrebbe dovuto soffrire di più, ma prevalse in me la solita nostalgia per il lento addio". ("15 storie d'amore e la fiaba d'Hélène", A. Battantier, 2003).

LA FANTASIA

"La fantasia? Volar sempre coll'ali infinite". (M. De Pretis).

ALLE VOLTE MI ANNOIO

"Alle volte mi annoio e mi perdo in una bolla di emozioni fatte per andare via". (Memorie di un adolescente, A. Battantier, 2007, Angiolettino).

LA VITA NON HA TEMPI SE NON QUELLI PROPRI SUOI.

"La vita non ha tempi se non quelli propri suoi". Lao Bu-Shem). Magari a molti questa frase non dice niente, eppure, per qualcuno, potrebbe essere la frase del giorno!

IL MARE DENTRO ME

"QUANDO CERCAVO LA FELICITÀ DENTRO AD UN PORTA OMBRELLI, FANTASTICANDO FOSSE UNA CONCHIGLIA, SOGLIA DI UN MONDO INCANTATO". (Memorie di un amore, A. Battantier, 2007, Mary Poppins 63).

LA VITA? UN PENDOLO CHE OSCILLA TRA IL SOGNO E LA NOIA

LA VITA? UN PENDOLO CHE OSCILLA TRA IL SOGNO E LA NOIA. "I sogni sono compagni di viaggio assai pericolosi, eppure, che noia il viaggio senza sogni. La vita è anche un pendolo che oscilla tra il sogno è la noia. Ma quando il pendolo si avvicina al suo sogno, ecco che si arresta, attratto da quel magnetismo che allunga il tempo nella passione. E allora, quando il pendolo arresta la sua oscillazione, è forse   il segnale: siamo pronti noi ad oscillare. Lo senti perché il battito si è ormai spostato al cuore". (M. De Pretis, Note a margine dell'essere umano, 1970).

CI È UTILE L'ANSIA?

CI È UTILE L'ANSIA? "Ma tu lo provi mai quel terrore, quel panico, quella sensazione di sprofondare quando pensi che un giorno non potrai più guardare il mondo?". "Con me l'ansia non attacca mai. Non glielo permetto, non mi è utile, non mi serve ad un cazzo, mi farebbe perdere tempo. E fai girare la canna grazie". (T. Bergen, Era lei, 2009. Quando lei cerca di spiegare il suo disturbo d'ansia all'amico che contempla le stelle).

USCIRE DAL LABIRINTO DELLA MENTE

USCIRE DAL LABIRINTO DELLA MENTE. "Ecco che, immancabilmente, quando cercavo di dimenticare per ricominciare a vivere, tornavamo puntuali i miei fantasmi. Tornavano per ricacciarmi dentro il labirinto buio della mia stessa povera mente. Non avevo risposto mai alle mie domande. Dovevo capire bene, raccogliere i tasselli sparpagliati di un puzzle, e poi trovare la mia nuova strada. Questo mal di vivere rappresentava una difesa della mente, aggredita da conflitti interni irrisolti, perché mai affrontati. Dovevo capire dove andare, arrivare all'essenza autentica, unica, preziosa, della mia anima". (M. De Pretis, Ulisse è tornato, per un giorno soltanto, 1987).

Pensare a quel da fare

"Ricordo quando mio nonno scrisse sul calendario: darsi da fare senza pensare a quel non fatto, ma a quel da fare". (M. De Pretis, Ulisse è tornato, per un giorno soltanto).

LA VITA COME ARTE DELL'INCONTRO

LA VITA COME ARTE DELL'INCONTRO. "Lontano, da un'altra parte, altrove, la vita è anche arte dell'incontro. Le anime si incontrano per caso, per curiosità, per determinazione. In tutti i casi, l'incontro ha sempre del miracolo. Nella coincidenza, la componente magica e più evidente, ma decidere, partire e muoversi a tempo fino a dove la cosa sta accadendo è miracoloso come la costruzione di tutte le cose immaginate". (V. Capossela).

IO SO DI NON SAPERE

IO SO DI NON SAPERE (EPPERÒ QUALCOSETTA POTREI PURE IMPARARE). "A scuola un bel giorno è arrivata una prof, Valeria Gentili, doveva fare qualche supplenza d'italiano ma poi è rimasta tutto l'anno. Io sono sempre stato una chiavica a scuola e figuriamoci in italiano. Mi salvo quando scrivo perché ci sta il correttore che scrive quasi al posto mio. Però Valeria la prof mi aveva saputo prendere e mi aveva trasmesso il piacere di leggere. Quando leggeva lei i promessi sposi e pure la divina commedia tradotta tipo in italiano, io restavo ad ascoltarla per tutta la lezione, senza uscire dalle bidelle. Lei mi ha aiutato ma io alla fine, verso aprile ho iniziato a fare sega e sono andato poco a scuola e alla fine mi hanno bocciato. Valeria ci è rimasta male, e poi non l'ho più vista, è stata trasferita. Io ho scritto sui muri vicini a dove forse m'ha detto Cico abitava Valeria e ho fatto una promessa: leggere tanto e riprendere il libro di grammatica delle medie, perché io

QUANDO L'ARTE (MEDIOCRE) INCONTRA IL NARCISISMO (ECCELLENTE)

MIMMO ROTELLA. "Parliamoci chiaro, non ho mai saputo bene cosa dire, però, fin da ragazzo amavo Napoleone e pure prendere per il culo me stesso prima ancora che il mondo. Di me che posso dire? Ho provato a disegnare, mi sembrava non ci fosse più molt'altro da dire, ho provato per carità, sapete, i quadri neo-geometrici. Poi però ho scoperto che potevo fare qualcosa di ancor più insensato e mi sono inventato la poesia fonetica; ma io la chiamavo epistaltica, che sembrava più importante ma non voleva dire un cazzo che un cazzo. La critica non mi ha capito, bastardi, un genio come me!!! Fortuna che a Parigi seppero apprezzarmi. E poi pure gli americani, ma in America mi sono confrontato con veri artisti: Robert Rauschenberg, Claes Oldenburg, Cy Twombly, Jackson Pollock e Yves Klein. E allora mi sono guardato allo specchio e mi son detto 'Mimmo non vali un cazzo!". E fu subito crisi, ed interruppi la cosiddetta produzione pittorica. Ma mi buttai in pubblicità, copiando un

MEGLIO PENSIONATO CHE PENSIOMORTO

MEGLIO PENSIONATO CHE PENSIOMORTO. "Sono basso, calvo e pensionato, vivo nel provvisorio, non ho potuto comprare una casa, cerco di aiutare i figli. E resisto per il piacere di non darla vinta alla morte e allo stato. Sono un pensionato che lavora ancora. Tra un po' ho fatto 15 anni che lavoro da pensionato. Dico sempre agli amici, aò, meglio pensionato che pensiomorto. Ma sono stanco. In tutti questi anni non ho mai riposato. In Italia gli onesti non possono fermarsi mai. Mi sento vivo, un vivo che non sa di morto come alcuni amici miei depressi in casa a piangere. Porto il caffè, aiuto un vetraio, ed un figlio al catering. Correre tutto il giorno tiene magri, ma quante volte mi sogno in qualche isola felice, semplicemente sdraiato sulla sabbia a non fare niente. Mi basterebbe Fregene. Ma se mi fermo manca quell'euro per la fine del mese. Che rabbia sti politici, guadagnano quei soldi zozzi sfacciatamente eccessivi. E se ne vanno in pensione dopo 2 anni di non aver fatto

LA VITA

LA VITA. "La vita, passano anni 'sempre' uguali e poi, d'un tratto,  ecco palesarsi qualcosa. Che non giunge così, per stravaganti leggi divine. È stato preparato, TIC TAC, un poco alla volta, eccolo che arriva. Inaspettato? Basta guardare indietro e sovente inaspettato non è. Chi è posseduto da una PASSIONE lo sa, dentro lavora qualcosa, senza fretta, con lenta ostinazione, preparando il momento. È possibile cambiare. Prepariamo il cambiamento. Giorno dopo giorno. Dove vogliamo andare? Quale la nostra strada? Ogni mente ha la mappa della sua via. Troviamola, tracciamola e...buon viaggio".  (M. Thompson Nati e i talenti nel bosco: storia di 6 ragazzini che entrarono nella leggenda, 1996).

IL CONFORMISTA

IL CONFORMISTA. Il conformista di solito sta sempre dalla parte giusta. Ha tutte le risposte belle chiare dentro la sua testa. Ê un concentrato di opinioni che tiene sotto braccio e, quando ha voglia di pensare, pensa per sentito dire. Forse, da buon opportunista, si adegua senza farci caso e vive nel suo paradiso. Il conformista è un animale assai comune, si muove senza consistenza, s'allena a scivolare, vive di parole da conversazione. Di notte sogna e vengon fuori i sogni di altri sognatori: stare in pace con il mondo e farsi largo galleggiando. Il conformista rimbalza meglio di un pallone, gonfiato dall'informazione, è il risultato di una specie che vola sempre a bassa quota in superficie. Poi, sfiora il mondo con un dito e si sente realizzato. Vive questo e già gli basta. (Il conformista, riduzione libera, G. Gaber).

LA FORZA DELLA MENTE SPIEGATA DA UN RAGAZZINO

LA FORZA DELLA MENTE SPIEGATA DA UN RAGAZZINO. "A volte non vi capita d'incontrarvi da qualche parte nella mente, come in club di persone care sparse al mondo e riunite da una specie di magia? La mente è oscura eppure la possiamo percorrere aiutandoci con la luce degli altri. Che ognuno illumini le menti vicine e le menti saranno meno buie". (A. Battantier, Memorie di un adolescente, 2007).

Arte e Psicologia

"La psicologia è poca cosa. Ogni persona ha una storia da raccontare che magari ha dei punti che non vanno, ci si può lavorare su, per farla scorrere meglio. Lo psicologo, al massimo, può aiutare a rivedere le bozze. Lo psicologo è una specie di editor della mente.  [...] Negli anni la mia Psicologia ha trovato conforto, e sviluppo nell'Arte. Me lo chiedevano i pazienti, che in fondo reclamavano storie. Le loro storie, da leggere, interpretare, scrivere, riscrivere e, soprattutto, da vivere". (Mario Thompson Nati, 2000).

E FATTENE UN PO' UNA RAGIONE!

E FATTENE UN PO' UNA RAGIONE! "Non ho scelto niente, ho solo subito. E fattene un po' na ragione!! C'ho la rabbia a 1000, aivoglia che mi dicono: la vita continua. Col tempo sì, ma intanto che passa sto tempo io che faccio? E quando passa sto tempo che non passa mai? Non riesco a rassegnarmi. No, no, anzi, non lo posso proprio accettare questo fatalismo di merda del cuore marcito. Lo sapevo che tutto si poteva perdere, è st'immenso dolore che è intollerabile. Ma incazzarsi non serve più a nulla! La realtà non cambia. O cambio io o muoio". ("Memorie di un amore", A. Battantier, 2012, frammento di Alex Fabrica).

Raro cade chi ben cammina

"Asseriva Leonardo Da Vinci: Raro cade chi ben cammina. Ma poco si consola se lo spigni nel burrone e poi lo vedi come vola". "E pure fosse? Tanto quando ormai si vola, non si può più cadere. E ricorda, ce l'hanno insegnato al corso di Psico Positivo, quando tutto è perduto, sull'orlo del precipizio escono sempre le ali". "Se c'hai le ali bone, sinnò aspetta na manciata de secondi e poi sentì che scrocìo". (T. Bergen, Era lei, 2009. Quando Paolo racconta che se vogliono farti le scarpe il modo lo trovano sempre. Anche se ti senti superiore a tutto. State in campana, volatori di sogni).

Amore, non ho avuto tempo di imparare

"L'amore è carte da decifrare, e lunghe notti e giorni da calcolare. E, se l'amore è tutto segni da indovinare, perdona se non ho avuto il tempo di imparare. Alla fine della notte, nei colori del silenzio, c’è una casa di farfalle in mezzo al vento. Lascio uno spiraglio alla mia porta, solo, quando vieni, fallo con l’amore di una volta". (I. Fossati, R. Vecchioni).

Sono una ragazza impertinente

"Sono una ragazza impertinente, e allora? Che posso farci se io sono libera? Libera, libera, una sensazione magnifica, sto cercando di svincolarmi dalle costrizioni che soffocavano il mio mondo e, datemi tempo, posso ancora migliorare. Troverò il mio posto, un posto dove la tristezza non vada mascherata, e dove il giudizio non sia pregiudizio. Chi sta fermo non cammina, e non mi potete educare sapete? Io voglio scoprire se è vero che si impara a volare correndo con i piedi scalzi nell'erba". ("15 Storie d'amore e la fiaba di Hélène", Andrea Battantier, 2003. Quadro  di Maria Luisa Saliu).

INCUBI, SOGNI E REALTÀ

INCUBI, SOGNI E REALTÀ. "Iniziando a fare, con un sogno lontano. I sogni si avvicinano facendo". (M. Thompson Nati, A. Adler, appunti, 1993). [...] "Sbagliando strada si impara a riconoscere la nostra strada...anche attraversando incubi che sembravano sogni". "No guarda, non si tratta di incubi, non si tratta di sogni. Questa è la realtà. E cazzo, ho sbagliato strada!". (T. Bergen, 2009, Era lei. Parlando con il mezzo guru umbro).

"Donami forza nel sogno di vedere la realtà". (Lao Bu-Shem).

Fatti e cazzate lavorano a braccetto.

" Facts and fiction work as a team. We just need facts to investigate the reality of fiction". "Fatti e cazzate lavorano a braccetto. Basta separare i fatti e con essi indagare la realtà della cazzata". (T. Bergen, A. Battantier, Era lei, 2009, quando lui spiega a lei la canzone It's all understood di J. Johnson).

Che ognuno trovi la sua via e ad essa sia seguace ubbidiente

Questa frase apparentemente criptica e misteriosa, scritta probabilmente 2500 anni fa, sembra un invito a lasciarsi andare alla nostra strada, abbandonando le futilità intorno a noi, o le facili scorciatoie. CHE OGNUNO TROVI LA SUA VIA E AD ESSA SIA SEGUACE UBBIDIENTE . "Ti uccide molto ogni respiro inutile. In certi tempi uomini soli e indifesi necessitano felicità, armonia, respiro totale immortale. Sognare, trascinando, anche nel nulla, ombre d'infinite, eterne trame rese obbedienti. L'armonia nel giorno ogni libertà orchestra". (Lao Bu-Shem) .

Salvami

"Sento la pioggia dentro, non è facile accettare la fine del gioco. Ero bravo sai? Eravamo bravi, quanto tempo fa? E' sabato sera, la tv è piena di gente vuota. Come me, peter pan, super man, ma che volevo fare? Salvami, se puoi". (Save me, AA). 

QUELLA STOLTA IDEA DI PERFEZIONE

"QUELLA STOLTA IDEA DI PERFEZIONE. "Sono una bella donna, ancora. Lo sguardo fiero incline alla nostalgia. Anche in mocassini faccio la figura mia. Valorizzano le gambe slanciate.  Ho due figli. Manuel è gay, ha 30 anni, ma ho capito solo adesso che ha il cuore più grande di me e soprattutto del padre che non l'ha mai accettato. Emma, invece ce l'ha sempre avuta con me. È bella, più di me (allora), eppure, quel suo essere adirata non le rende giustizia. Le scale del mio giardino hanno preso il muschio e intorno a me sono grigi gli alberi.  Cammino per spiagge alla ricerca di conchiglie. Da anni io ricerco quella perfetta. Non arrendendomi all'idea che il bene è nemico dell'ottimo. E la stolta idea di perfezione ha imprigionato la perla che poteva essere in me. Mi ha confidato un amico che, pur imprigionata, la perla alberga sempre in noi. È che dovrei aprirla e farla respirare alla luce. Ho quasi 60 anni e forse ho un desiderio nuovo: vivere così, come una cos

È davvero difficile fare l'angelo custode

"Dove siamo arrivati? Cosa aspettiamo? Ma a fare cosa? A cambiare vita? Perché? Ma a pensarci mica serve un perché. Da tempo mi chiedo: 'qual è il mio vero nome?'. Sono di casa nella casa della follia, ma non ho le chiavi. Anzi, non le voglio, perché se resto fuori poi non passa il tempo, senza volontà e coscienza, soli in un mondo vinto che ci ha vinti. E la vita non dura che un istante. Ecco perché non aspetto più nulla da quando è finita con Chiara. Sto male, perché vorrei abbracciare tutti: ma non ce la faccio ad abbracciare tutti. E’ davvero difficile fare l’angelo custode". (A. Battantier, 2005, poesie).