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Visualizzazione dei post da dicembre, 2017

PESCE ROSSO ROMANO

PESCE ROSSO ROMANO. "Che vita aò. Manco me giro. Ah se cammiassi l'acqua con l'aria. Sarebbe pure cammiasse la vita con la morte,  ma nel mentre capirei quello che c'è. I bambini di casa pensano che la vita mia è perfetta. E me pijano in giro. Che vita aò. Me pijano in giro e io manco me giro". (Memorie di un animale, A. Battantier, 1990).

SVEZIA: TOUR GUIDATO ALL'ALBERO PIÙ ANTICO DEL MONDO

SVEZIA: TOUR GUIDATO ALL'ALBERO PIÙ ANTICO DEL MONDO. "Aveva 8 mila anni. In un angolo sperduto al centro della Svezia. Il più antico organismo vivente conosciuto. Ecco come sono andati i fatti, tali e quali a come li ho raccontati alla Forestale Svedese. Insomma, noi siamo tutti amici della natura. Abbiamo letto di questo abete rosso in Svezia. Allora siamo partiti con due camper, in 12, Gianni e Trevisan con la famiglia. Con le migliori intenzioni, intendevamo omaggiare questa divinità della terra. Ma, ecco, quando lo raggiungemmo mi prese come una voglia matta di abbracciarlo, iniziai a piangere di emozione profonda, lo abbracciai, fragile creatura. Troppo.  Mi si ruppe tra le braccia. E poi i bimbi si arrampicavano, il cane voleva il bastone, dopo tante ore di camper. Trevisan con la sua fissa per le foto, i primi piani, i bimbi arrampicati. Mi si ruppe tra le braccia, porca puttana, che posso farci? Ecco come siamo finiti sui giornali. Ci guardammo con gli amici del CVPF

SUL CAMBIAMENTO

"Alcune cose si possono cambiare. Altre no. L'esperienza insegna a distinguere la cosa giusta. Tuttavia, se è saggio accettare serenamente quel che non si può cambiare, utile è porsi una domanda: 'Davvero non si può cambiare?'. Valutiamo a fondo se realmente non si possa cambiare l'incambiabile . Fondamentale, infine, il coraggio di cambiare le cose che si possono e si devono cambiare". (M. Thompson Nati e i  talenti nel bosco: storia di 6 ragazzini che entrarono nella leggenda, 1996).

L'AVANGUARDIA DEL CAMBIAMENTO

Il conformismo della maggioranza lo combatte la tenacia della minoranza.  Rappresentiamo l'avanguardia del cambiamento.  Siamo solo gocce nel mare.  E quindi?  Unite miliardi di gocce ed esse saranno il mare.  Per cambiare il mondo serve lavorare insieme, un obiettivo comune.  E l'impossibile sarà possibile. (M. Thompson Nati, Leadership for a sheep and other animals, 1996).

IL CAMBIAMENTO INIZIA CON IL LINGUAGGIO.

IL CAMBIAMENTO INIZIA CON IL LINGUAGGIO. "Mi chiamo Vittoria ho 10 anni, a scuola mi piace studiare grammatica. Ma alcune cose non le capisco. Ad esempio 'Urlo' e 'grido' hanno il doppio plurale: 'gli urli degli agnellini' e 'le urla dei bambini'. I gridi e le grida. A seconda se si tratta di persone o animali. La maestra ci dice che se vai al ristorante ordini una 'cervella' fritta. Per 'le cervella' si indica l’organo degli animali macellati. Epperò, nel significato figurato di mente, giudizio, senno, memoria, si deve usare soltanto cervelli: 'la fuga dei cervelli', per esempio; come mio zio che è andato a lavorare a Brighton perché qui non c’era lavoro. O di molti che ancora pensano che gli animali non capiscono l'amore e il dolore perché non hanno l’anima (come diceva una suora al doposcuola). Per non parlare delle ossa. Lo sapevate che ci sono ossa di serie A e di serie B? Ci sono le ossa che formano lo scheletro del

E COLMIAMOLI STI CAZZO DI VUOTI

E COLMIAMOLI STI CAZZO DI VUOTI. "Era vuoto il silenzio, il buio lacerava l'anima. Mi aggrappai a chi amore dispensava e - dirompente- mi riempì di cartilagine e nefandezze, scambiate per dolciumi. Illusione, dipendere da chicchessia eletto a regola di vita, ultima e sublime scimitarra del mio filo logico. Il buio lacerava il silenzio e quella notte mi svegliai trovandomi abbracciato ad un cuscino. Ero lì, a scaldarmi coi pensieri. Ponti sul vuoto, passaggi verso nuovi desideri di vita".  (A. Battantier, 1994).

IL CASO, LA NECESSITÀ

"Nasce la libertà incontrando il caso e la necessità. [...] Anche l'imprevisto da qualche parte stava andando. Io l'ho incontrato e lo incontrerò ogni nuovo giorno". (Lao Bu-Shem ).

MASTRI OROLOGIAI

MASTRI OROLOGIAI. "Veramente, io e te insieme non siamo mai stati. Vite interrotte, temendo la vita. Per rompere il meccanismo operammo senza indugio. Ciascuno aveva il suo daffare. Poi, ci ritrovammo a desiderare il gioco d'un tempo, con la maturità di mastri orologiai. Ed imparammo ad apprezzare ogni minuscola rotellina e quell'antico, confortevole clic". (A. Battantier, 2009).

SÌ LA LUNA C'È

"Ci ritrovammo troppo stretti in un locale bla bla BLA unz-unz, sudori e falsità. Mi dicesti: "Ci stai per uscire alla luna?". La luna fuori non c'era. Ma io ugualmente cercai di ritrovarla appesa ad ogni singolo lampione e sui fanali delle macchine lente dalla neve. Inutilmente, crudelmente luna te ne andasti via ammazzata. Ma io ti dissi: "Sì, la luna tu ce l'hai negli occhi ed altre fregnacce" (come i re magi del presepe). Ma eravamo ubriachi e sinceramente innamorati. Non di noi, ma di quei momenti spesi a contemplare i nostri volti, e il cielo nero, sapendo che prima o poi saremmo morti, ma che un frutto scambiato su di una panchina è meglio di un anello falso tanto quanto è bello". (Memoria di un amore, A. Battantier, 2010).

FORSE MI SBAGLIAVO

"Forse mi sbagliavo. Forse le cose sarebbero andate avanti così all'infinito; e l'amore mi avrebbe riservato sempre nuove scoperte". (G. Simenon, 3 camere a Manhattan). 

IMMAGINA

IMMAGINA. "Immagina un grande mondo, senza paesi, senza possesso, avidità, rabbia, senza religioni e paradisi o inferni sotto i piedi. Sopra di noi il cielo e intorno il presente da vivere in pace, senza niente per cui uccidere e morire. Tu dirai che sono un sognatore. Ma non sono il solo. Spero un giorno tu possa essere dei nostri, quando il mondo sarà uno ". (John Lennon. Libera traduzione A. Battantier, Memorie di una canzone, 1987). 

STRINGIMI FORTE (Giorgio Conte)

Stringimi forte, abbracciami, prima che si alzi il vento.  Tienimi stretto ancora, alla faccia di questo tempo che ci vuole portare via.  Stringimi forte, abbracciami.  Stringimi un po' di più.  Si sta fermando il tempo, ci lascia qualche attimo, forse qualcosa in più.  Si sta placando il vento, sì, però, però che spavento ci siamo presi.  Stringimi forte, abbracciami.  Stringimi più che puoi.  (G. Conte).

LA VITA (Continua così, Giorgio Conte)

LA VITA. "Sono anni che studio la vita e ancora non l’ho capita. E dire che mi sono applicato, la materia mi piaceva. La vita l’ho corteggiata, qualche volta conquistata. Baci, carezze, l’ho proprio amata, usata, bevuta, mangiata, spalmata sul pane col burro e con la marmellata. Mi hai fatto dei torti, e va bè,lasciamo andare. Sei stata bravissima a farti perdonare, con tutti quei regali che solo tu sapevi fare. Con tutti quei baci che solo tu sapevi dare. Mi hai detto "continua così che sei forte, c’è tempo per pensare alla….". Sei stata un po’ stronza, dai dì la verità. Quanti giorni, troppi giorni senza dirmi una parola. Usato, bevuto, spremuto, lasciato senza pane, senza un po’ di cioccolato. Ho ancora bisogno di baci e di carezze, di regali, di sogni, di un paio di certezze. Ti prego ritorna a dirmi:  "sei forte, c’è tempo per pensare alla…"".  (G. Conte, Continua così).

AMORE VERO

AMORE VERO. "Come sogni dimenticati ho perso tutti i miei piccoli piani, i miei schemi. Forse ti stavo solo aspettando. Non serve stare soli. Non serve spaventarsi. È amore vero. Ora so dove andrà la mia vita. Ecco che ho fatto in questi anni: aspettavo l'amore". (Real love, J. Lennon. Traduzione A. Battantier, Memorie di una canzone, 1987). https://m.youtube.com/watch?feature=share&v=rH81uwLbqys

SE NON SCENDI NON LO PUOI SAPERE

"Scendi insieme a me in fondo al mare. Per trovare quello che qui non abbiamo. Andiamocene via, e capirai quanto è inutile questo soffrire. Guarda il mare che ci fa paura: ci insegna come si può dar tormento all'anima che vuol volare. Ma se non scendi fino in fondo non lo puoi sapere". (traduzione A. Battantier, ben gradite migliori traduzioni). "Scinne cu 'mme nfonno o mare a truva' chillo ca nun tenimmo acca'. Vieni cu mme e accumincia a capi' comme e' inutile sta' a suffri'. Guarda stu mare ca ci infonne e paure, sta cercanne e ce mbara' ah comme se fa' a da' turmiento all'anema ca vo' vula'. Si tu nun scinne a ffonne nun o puo' sape'...". (Enzo Gragnaniello, interpretatata divinamente nel 1991 con Murolo e cantata pure insieme a Mia Martini).

PER TE (Paolo Conte)

"Per te, vorrei cantare, poi ballare. Davanti a te, per te, per farti ridere e giocare, davanti a me. Per te che mi regali la bellezza la contentezza del tuo stare in piedi sull'incertezza del mio vagare. Per quello che siamo stati, e quel che sarà, per quel che non siamo stati, e mai più verrà". (Paolo Conte, Per te). 

QUANTA PASION (Paolo Conte)

QUANTA PASSIONE. "Sarà il carattere o la malinconia che sta dietro al carattere, come una gelosia. Sarà il pensiero vergine che ha la fantasia vissuta dal carattere come la frenesia. Le musiche difficili son spiriti dannati che dal naufragio invocano interpreti spietati. Ma, dato che contengono occulte persuasioni, ti strappano anche l’ anima insieme ai pantaloni". (P. Conte).

Apriti cielo (Mannarino)

"Apriti cielo, manda un po’ di sole a tutte le persone che vivono da sole. Fai luce per davvero su quando sono stato quello che non ero. Il vento che passa. Il cielo che vola. E una vita sola. Una ragazza un giorno m’ha spiegato che il mare ha tante onde e non finisce all’orizzonte. Hanno scoperto con la lente che dietro al cielo non c’è niente, ci sta solo un telo nero. Se lo scoprirà la gente: 'Apriti cielo!' Amore mio non ho la forza, camminiamo. Non aver paura, dammi la mano. La notte è scura, ma io e te ci ripariamo". (Mannarino, Apriti cielo).

QUANDO UNA DONNA

QUANDO UNA DONNA. "Ad un certo punto in lei scatta qualcosa: una fuga. È positiva questa fuga. Finalmente scappa dalle troppe richieste e impara a dire no. Scappa dai troppi doveri e qualche volta inizia a fare quello che le piace. Scappa dal troppo perfezionismo e inizia ad accettarsi così come è. Scappa dalla paura di non essere mai all'altezza. Scappa e forse, finalmente, trova se stessa". (Simona Oberhammer).

PERCHÉ SIAMO COSÌ OBBEDIENTI??

"Perché siamo così OBBEDIENTI? Alle volte me lo chiedo, sarebbe ora di tornare a DISOBBEDIRE. Io lo vedo con gli amici miei: conformisti e SOTTOMESSI, guai a pensarla diversa, finisci per matto o stravagante COMPLOTTISTA. Ah ma uno potrà fare qualcosa per cambiare questo mondo? Eppure appare chiaro: FA SCHIFO. Troppe le ingiustizie, ma noi tanto siamo sempre pronti al peggio. E poi, è così COMODO OBBEDIRE, non devi neanche affrontare la tua libertà. La LIBERTÀ è FATICOSA. Meglio non avere RESPONSABILITÀ, se non quelle di comprare. Eppure, come dice il mio amico Enrico, che se n'è andato in America: ‘Se non io, chi lo farà al mio posto?'. In effetti, mica può disobbedire un altro al posto tuo. Forse sarebbe il caso di tornare ad obbedire alla capoccia nostra. Se ancora c'è rimasto qualcosa dentro". (Memorie di un adolescente, A. Battantier, 2015/2017, Carletto Cardo, 19a).

LE VIE DI FUGA

LE VIE DI FUGA. "[…] Niente di che, ho solo finito un lungo pezzo di vita molto bello. Per le vie di fuga, quelle sempre. Ho come l'impressione che deviare sia il modo migliore per centrarsi". (Federico Betta, 2017). 

IO CREDEVO A DELLE COSE

"Io credevo a delle cose, e ciò che mi è accaduto è perché credevo a quelle cose. Pensavo che andasse tutto bene, sembrava facile, possibile, ero là là. Poi il crollo. La mia vita era appesantita dall'inessenziale, io stesso fui a procurare i migliori alibi per il mio assassinio. Dopo il crollo, passò del tempo, il mio tempo nero. Poi però, ve lo posso dire, giunge il tempo di ripulire e di rialzarsi. Ci aspetta una nuova vita. Ho dato per anni la colpa al passato, ma i miei errori banchettavano con il cervello, nel presente. E iniziai a prendermi cura di me". (Memorie di un amore, A. Battantier, 2007, Gualtiero Pax).   0 

LA PIGRIZIA ANDÒ AL MERCATO ED UN CAVOLO COMPRÒ

"Letizia Pigrizia andò al mercato ed un cavolo comprò. Mezzogiorno era suonato quando a casa ritornò. Mise l'acqua, accese il fuoco, si sedette, riposò. Riposò e riposò, ed il sole, poco a poco, tramontò. Così, persa ormai la lena, sola al buio ella restò, ed a letto senza cena la meschina se ne andò". COMMENTO DELL'OTTIMISTA: Letizia Pigrizia ha comprato il cavolo! Ed ha messo l'acqua, e ha acceso il fuoco. Letizia Pigrizia presenta alcune aree di miglioramento ma le basi ci sono! Coraggio, Letizia, giovedì prossimo al mercato, riparti di slancio!”. (M. Thompson Nati e i  talenti nel bosco: storia di 6 ragazzini che entrarono nella leggenda, 1996).

PASSIONI E MODELLO IDEALE DI PERSONA

PASSIONI E MODELLO IDEALE DI PERSONA.  "[...] C'è un blocco che va superato. Serve cercare la via, nascosta da frasche di alibi e false piste. Ognuno ha la sua via. Segui la passione e troverai la tua strada. È bello morire avendo vissuto una passione. […]  Il motivo per vivere è nella vita stessa. La passione conduce per le strade della felicità, ma, attenzione: l'ostinazione alla fine paga, solo se supportata dalla passione. Il sacrificio per senso di dovere annulla l'intima essenza del desiderio. La passione. Non la si persegue per ostentare alcunché, per gli altri. Chi sono gli altri? Essi sono un limite al nostro cammino. Siamo noi, noi che abbracciamo la nostra passione. Noi che la scegliamo come compagna di vita, per meglio allietare la vita stessa. La passione conduce all'eccellenza, ma la sana competizione sia con noi stessi. Vedete? Ancora una volta il confronto con i fantomatici altri conduce sottilmente alla repulsione di passione. La passione è cosa n

E TU CHI SEI???

”E tu chi sei?” domandò il Bruco. Intimidita, Alice rispose: “Io – a questo punto quasi non lo so più, signore...o meglio...so chi ero stamattina quando mi sono alzata, ma da allora credo di essere cambiata più di una volta". (Lewis Carroll).

ANCHE I TENERI GIOCANO

"La vita ci scherza di continuo, fa i dispetti e, quando il gioco si fa duro, non è mica vero che solo i duri cominciano a giocare. Giocano anche i teneri di cuore, quelli che non se l’aspettavano e si son presi delle gran sdentate. Vince chi capisce le regole, o continua a provarci. Cambi ruolo, cambi squadra, chiedi l’aiuto da casa. E poi magari ti fermi, riposi, pausa. Allora è la vita che si rende conto che non ce la fai a tenere il ritmo e - alle volte- offre una mano". (Olivia Giovanni, 2017). 

L'AMORE PER I BIMBI

L'AMORE PER I BIMBI. "Voi dite: 'E’ faticoso star con i bambini'. Avete ragione. Ma poi aggiungete: 'Perché bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi, inclinarsi, curvarsi, farsi piccoli'. Ora avete torto. Non è questo che stanca. È il fatto di essere obbligati ad innalzarsi fino all’altezza dei loro sentimenti. Tirarsi, allungarsi, alzarsi sulla punta dei piedi. Per non ferirli". (J. Korczak).

I PENSIERI INFANTILI

"I pensieri infantili sono sottili, arrivando a cogliere, in un istante, l’essenza di cose e relazioni. Ma sono fragili e volatili, si perdono già nel loro farsi. Alla maggior parte delle bambine e dei bambini non è concesso il diritto di riconoscere la qualità dei propri pensieri e rendersi conto della loro profondità. A molti non è concesso neppure di arrivare ad esprimerli, perché un pensiero che non trova ascolto difficilmente prende forma e respiro. Una moltitudine innumerevole di intuizioni, connessioni,  folgorazioni infantili restano nascoste sotto terra, scavando un labirinto di canali che non arriveranno mai alla luce del sole, perché privati della dignità che nasce dal credere nella propria capacità di pensiero". (F. Lorenzoni).

SOLITUDINE

LA SOLITUDINE. "Non è il vivere da soli, è non essere capaci di fare compagnia a qualcuno o a qualcosa dentro noi". (J. Samarago).