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Visualizzazione dei post da maggio, 2015

CENA DI CLASSE 20 ANNI DOPO: CI VADO O NON CI VADO?

CENA DI CLASSE 20 ANNI DOPO: CI VADO O NON CI VADO? "Mercoledì prossimo cena di classe del liceo. Che disastro! Sono 5 anni che la rinviamo, c'è sempre qualcuno che può o non vuole. Nel gruppo mi ci metto anch'io. Paura, del tempo passato. 20 anni. Rivedo le foto, quanto sono cambiata. Ci riconosceremo? Eravamo ragazzine, ragazze e ragazzetti. Non che io mi vergogni, in fondo oggi sono una bella donna, organizzo eventi, ho un bel lavoro. Eppure, rivedendo le foto mi si strappa lo stomaco per com'ero. Non vorrei esser rivista così, timida, cicciotta, piena di foruncoli e gaffes. L'altro anno ho incontrato Ugo nel traffico. Era invecchiato, lui mi diceva: Elena sei rimasta uguale!!. Ma mica è vero, io lo so. Però lui se la tirava, avvocato di successo. Io a Legge ho fatto 1 solo esame e poi segretaria. E se incontro Gaia? Madonna quanto se la tirava. Ho sempre odiato chi se la tirava con umiltà. I peggio!!! Tra l'altro mi ha soffiato Danilo e pure Sandrone, quel

Sono sempre stato ingordo

"Sono sempre stato ingordo. Il cibo non era solo una distrazione, era l'affetto che mi era mancato. Ma tutto il mangiare non ha mai riempito quel vuoto che avevo dentro. La soluzione non sta nel cibo, non può stare nella dipendenza da qualcosa che poi ti fa star male. È che io pensavo fosse il male minore. E invece era sempre la stessa cosa". (Memorie di una dipendenza, A. Battantier, 2007).

Il carattere? Nelle tue scelte

"L'essenza del tuo carattere, sta nelle tue scelte. Giorno dopo giorno, quel che fai diventi. Diventa quel che sei. Il destino è un compito. Cerca la luce che guida la strada". (M.Thompson Nati, around Heraclitus of Ephesus, 1987).

UN PAPÀ NON DEVE ESSERE INSIGNIFICANTE

"Da piccola guardavo sempre 'l'incantevole Creamy'. Lei era innamorata di un ragazzetto più grande, che le voleva bene, però non se la filava tanto e allora io speravo che prima o poi, in qualche puntata, si sarebbero innamorati. Ma tutti e due, non solo lei. E poi c'erano i gattini Posi e Nega. Gattini nani, una era sempre positiva e ottimista, invece l'altro era un porta sfiga pauroso e lamentoso, e ho capito che noi tutti dentro abbiamo una parte posi e una nega e dobbiamo ascoltarle tutte e due, ma quella nega di meno. Ma ho capito solo da poco, riguardando il cartone col mio fidanzato, che il padre di Creamy, Filippo, era un senza palle e decideva tutto la madre. Secondo me si faceva troppe canne, basta guardare la faccia da rincoglionito cronico. Mio padre era un po' così, infatti io lo odiavo: un papà non deve essere insignificante!!!". (Memorie di un bambino, A. Battantier, 2014).

De sti tempi se finisce in pareggio è tutto grasso che cola

"Correndo il rischio del fallimento, delle delusioni, delle disillusioni, ma non cessando mai di cercare l'Amore. Chi persevererà nella ricerca, trionferà". " A' Paolo, mò nun s'allargamo co 'trionferà', che de sti tempi, se finisce in pareggio è tutto grasso che cola!". (Fred all'amico pedante Paolo, che in macchina dà lezioni di sentimento all'amico. Era lei, T.Bergen, A. Battantier, 2009).

LA CRISI AGLI OCCHI DI UN BAMBINO

"LA CRISI AGLI OCCHI DI UN BAMBINO. Quando sono a casa passo il tempo libero a costruire automobili e marchingegni con i lego, soprattutto con mio padre. Prima mio padre non ci stava mai. Prima io guardavo tutto il pomeriggio la TV, ma poi i miei hanno detto che fa male e allora all'inizio ho sofferto ma poi ho scoperto tanti altri giochi, gli elicotteri e gli aerei telecomandati. Ma quando sono finite le batterie, siccome papà non lavora, invece di comprarle abbiamo iniziato a progettare gli aeroplani di carta e abbiamo organizzato al parco il primo mondiale di aeroplanini: hanno partecipato 30 persone, pure con gli arbitri (mio zio e la mamma di Carlotta). Sono arrivato quarto, ho rosicato ma mica uno siccome organizza il torneo allora deve vincere per forza. La crisi è una cosa brutta ma sono contento di una cosa sola: che passo tanto tempo con papà. Però il massimo è che quando ritorna al lavoro, lavora ma di meno così lavora il giusto e sta con me il giusto, ma un giusto

Il Modello Ideale di Persona (MIP)

Modello Ideale di Persona (MIP). Alcune mete prefissate possono essere troppo elevate, difficili, e rischiamo di non raggiungerle. Ma spesso scegliamo una meta facile e bassa, la raggiungiamo...scoprendo un giorno che non era quello che volevamo. Il MIP combatte il senso di inadeguatezza ma, nel contempo, i desideri sempre insoddisfatti e irraggiungibili. Il senso del modello ideale di persona è quello di abbracciare i nostri sogni nel reale. È un'appassionante progettualità nel quotidiano. Occorrerà analizzare i conflitti interni, e poi, sviluppare quello che già si è, trasformare il negativo in positivo, attivare nuovi canali e flussi di personalità. Non sbaglia mai il MIP. Quanto ci teniamo? Quanto è fattibile? Quanto dipende da noi? Quanto ci stiamo impegnando? O scendiamo da cavallo con pretese da iper uranio, o ci  rimbocchiamo le maniche e si parte, alla ricerca di noi stessi, della nostra strada. Il MIP è passione, ê futuro in azione. Non facciamoci deviare dagli alibi, da

UN GIORNO AL MARE CON GRIGNANI E MADRE TERESA.

"Scusate ma in Italia la ripresa dove cazzo sta? Forse va bene a quelli che stavano già bene. lo lotto tutti i giorni per non perdere il lavoro. Mia moglie l'ha perso da 2 anni e mezzo e mai più trovato. I denti ci fanno male e andiamo dal dentista a turno, chi resiste salta il turno. Quest'anno ci siamo permessi però di andare al mare, anche se tra un po' saranno private tutte le spiagge e il mare lo guardermo col cannocchiale. Ma intanto sabato io e lei abbiamo camminato nel sole e bruciato le suole finché ci ha scaldato, fino a sera, e abbiamo avuto, per un attimo, la sensazione di essere liberi e la la la. Alla sera mia moglie in macchina ascoltava il suo Grignani ed io, ateo che son io, ho visto al parabrezza madre Teresa e ho pensato che bisogna aspettare qualcosa per essere felici. La felicità è una strada che ha sempre una nuova partenza. E vai avanti, anche quando tutti si aspettano che lasci perdere. Ps: però è un peccato che hanno arrestato un ragazzo per

Vinci se non giochi, e il banco vince sempre

"Sono calate le vendite dei gratta e vinci e allora, stranamente esce gente che vince. Vince, e intanto e vanno in malora intere famiglie. Gente che si spende tutto, facendosi imbrogliare. Vince uno su un milione. E l'italia va in rovina. Ci si lamenta, eppure, buttare i soldi ai gratta e vinci pare sia uno sport innocuo. Uno vince e non si pensa alle migliaia di persone che perdono soldi e dignità. Giochi che, ricordiamolo, sono truffe statali legalizzate. Quando ero ragazzino ero appassionato di film, e me ne restavo incantato a vedere gli attori che giocavano -che ne so- a poker o a carte di tutti i tipi, o alle slot. Nei film, fateci caso, gli attori, sono perfettamente  controllati, e vincono pure un botto. Mica sono sfigati come noi che pensiamo sempre di vincere e invece, ce ne torniamo a casa bastonati con la testa rincojonita dai miraggi. Vinci se non giochi, e il banco vince sempre". (A. Battantier, Memorie di una dipendenza, 2014).

Insonnia

"Alle 3 mi sveglio e penso: Cazzo! Ma è possibile? Niente, non riesco a dormire. Allora scendo dal letto, mi trascino davanti alla TV. Poi, quando mi sento abbioccato, quatto quatto mi avvicino al letto. Ma a cosa penso? Io qualche pensiero di ansia ce l'ho ma non mi ricordo. Mi monta solo quel nervoso, ma è il nervoso per l'essermi svegliato! Solo la lucetta dell'alba mi rasserena, mi regala quella sicurezza che il peggio è passato. Il peggio è il buio, e allora 2 orette me le faccio. Mi servirebbe una specie di lucetta come di sole-basso-basso-che-ancora-non-è-uscito, e allora io dormirei tutta la notte pensando che è quasi quasi giorno". (Memorie di una dioendenza, A. Battantier, 2005).

Io vedo molti grandi, ancora soffrono per quando erano bambini

"Quando soffrono i bambini, i grandi pensano: tanto poi passa. Invece io vedo che molti grandi ancora soffrono per quando erano bambini. Ma se i grandi hanno sofferto da bambini, perché poi non capiscono la sofferenza di un bambino? Gliela vogliono far pagare tipo: eh eh adesso tocca a te?! Io mi difendo dalla sofferenza, e, come dice la canzone di mamma, a modo mio avrei bisogno di carezze anch'io. Io ad esempio ho paura di perdermi, di scomparire e il mondo mi fa paura perché sta peggio di me. E allora io m'invento come un mondo di fantasia, ma i fantasmi della notte arrivano sempre pure qui. Vorrei guarire dalle paure, vorrei che i grandi intorno a me fossero grandi. E forti. Fortissimi. Invece porca puttana hanno paura più di me. Ma io a chi mi sono affidato? Vorrei guarire dalle paure, ho avuto una storia che non è sempre stata bella, ma ho scoperto che posso ripartire da poche, alcune, cose belle: mio zio, una prof, la voglia di sport con le arti marziali, due amici

Dormire per svegliarsi guariti

"Vorrei farti dormire, ma come i personaggi delle favole, che dormono per svegliarsi solo il giorno in cui saranno felici. Succederà così anche a te. Un giorno ti sveglierai e vedrai una bella giornata. Ci sarà il sole, e tutto sarà nuovo, cambiato, limpido. Al tuo fianco, io aspetto che tu abbia completato il viaggio dentro di te, e guarito le vecchie ferite. So che quando tornerai dai tuoi incubi cammineremo mano nella mano". (Fëdor Dostoevskij, “Le notti bianche”/Isabel Allende “Eva Luna racconta”).

La donna perfetta e l'omo dei sogni

"Volete la donna perfetta e l'omo dei sogni, ma quello che ve frega è la pazienza! Il non sapere aspettare la grande occasione! Con il tempo si può imparare a star bene da soli. E con la solitudine, alle volte, è meglio instaurare una relazione solida". (Liberamente, Giovanni El Mamba Carpentieri, 2015).

La sostenibile leggerezza dell'Essere

"Arrivare alla leggerezza senza essere superficiale, alla profondità senza essere pesante". (Lao Bu-Shem). "Prendete la vita con leggerezza. Leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, avendo sempre meno macigni sul cuore". (Italo Calvino).

Goditi tutto questo tuo innamoramento

Cara Cecilia, mi parli in maniera bella dell'amore. Eppure, non è sempre vero che i sentimenti sono deboli o forti se noi siamo deboli o forti. Alle volte, i sentimenti sono deboli quando ci crediamo forti, e forti quando ci crediamo deboli. Le emozioni che entrano in conflitto necessitano di tempo per far prevalere le une o le altre, o per accomodarle entrambe. D'altra parte, l'ombra che pervade il tuo cuore ha un nome: PAURA! Ma se non ci fosse questa paura ci sarebbe qualcosa di molto più dannoso per il tuo cuore: LA NOIA! Io ti dico: goditi questa paura, goditi tutto questo tuo innamoramento, che un giorno svanirà, forse, per lasciare il posto ad un amore robusto, conquistato superando le 1000 paure che ti avranno assaltato lungo la strada. Il senso di colpa per Giulio, guarda, se è vero ciò che mi dicesti di lui, che non prenda troppo il sopravvento. Risponditi a questa domanda: Gli hai fatto male? E poi: potevi fare altrimenti? E poi? Per non spezzare il suo cuore ti

PASSIONI

"La nostra vita faticosamente avanza per ordini o divieti. Ma spedita s'innalza per una Passione. Ogni grandezza è possibile con Passione ed Umiltà affianco". (M.Thompson Nati: Around J.B. Bossuet, già vescovo di Condom, 1987).

Paysage, Baudelaire.

Grandi cieli fanno sognare cose eterne. E quando verrà l'inverno chiuderò porte ed imposte, per costruire palazzi di fiaba nella notte. E sarò immerso nel piacere di evocare primavere quando voglio, di tirar fuori un sole dal mio cuore, trasformando i miei pensieri ardenti in tiepida atmosfera. (Liberamente, Charles Baudelaire, Paysage, trad. e riduz. A. Battantier, 1987).

Il cacciatore di alibi

"Non hanno conosciuto  il senso del dovere e del sacrificio. Solo diritti, premi, libertà, palcoscenico e lesa maestà. E poi, quando devono entrare nell'arena della vita, si trasformano in codardi cacciatori di alibi, per la soddisfazione di un immediato piacere. Piuttosto che umilmente rimboccarsi le mani, si accontentano di miraggi, dipendenza, follia, finanche la morte". (IL CACCIATORE DI ALIBI,  2008/2014. M.Thompson Nati). IL LAVORO È SUDORE E FATICA, MA CHI SEMINA RACCOGLIE. "Un lavoro ce l'ho grazie a mio padre, che mi ha dato un mestiere. Da ragazzo mi rosicavo l'anima, quando i miei amici, finita la scuola, se ne andavano al mare, ed io lavoravo fino al 10 agosto. Non esistevano ponti, sabati e altre finte feste, ma adesso so fare qualcosa, ho un mestiere tra le mani. E tutto è grazie a lui, mio padre. Con me c'hanno provato in molti a togliermi il sorriso, ti parlano dietro, diffamano. Tu fai una cosa: BALLA, qualunque musica ti piaccia balla

L'amore è vita

"L'amore impedisce la morte. L'amore è vita. Tutto quel che io comprendo, è perché io amo. Tutto è legato soltanto dall'amore...non sprecate tempo a cercare gli ostacoli: potrebbero non essercene". (L.Tolstoj/F.Kafka, La metamorfosi della guerra in pace).

QUANTO CIBO SERVE PER COMPENSARE L'AFFETTO?

Quante volte sono fuggito. Mi sentivo in trappola, e non avevo la forza di lottare. Come la canzone, ho bisogno d'amore, abbracci, affetti, carezze, la retorica del sentimento e chissenefrega, vorrei essere smielato e bacio perugina, per una volta. Perché è tutto complicato? Ho mangiato troppo poco affetto. Quanto cibo serve a compensare l'affetto? Vorrei abituarmi ad essere felice, ma prima devo capacitarmi che il rancore non serve più a molto ormai, e che deve iniziare il secondo tempo della mia vita. La fonte della felicità magari sta nel mondo, e non si esaurirà mai...quando smetterò di pensare che l'ho persa per sempre. In fondo, il bisogno di essere amato, parte dall'amore che io posso dare per primo a me stesso, e poi agli altri. Suvvia, rimbocchiamoci le maniche, e allontaniamoci dal muro del pianto. (Memorie di un adolescente,  Andrea Battantier, 2007).