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ANIMA E SOLITUDINE

"Ha una solitudine lo spazio, e il mare, e la morte. Eppure, tutto questo è folla, rispetto alla segretezza polare del punto più profondo dell'infinità finita: un'anima al cospetto di se stessa". (Emily Dickinson, libera traduzione di A. Battantier, 1995).

Io vedo molti grandi, ancora soffrono per quando erano bambini

"Quando soffrono i bambini, i grandi pensano: tanto poi passa. Invece io vedo che molti grandi ancora soffrono per quando erano bambini. Ma se i grandi hanno sofferto da bambini, perché poi non capiscono la sofferenza di un bambino? Gliela vogliono far pagare tipo: eh eh adesso tocca a te?! Io mi difendo dalla sofferenza, e, come dice la canzone di mamma, a modo mio avrei bisogno di carezze anch'io. Io ad esempio ho paura di perdermi, di scomparire e il mondo mi fa paura perché sta peggio di me. E allora io m'invento come un mondo di fantasia, ma i fantasmi della notte arrivano sempre pure qui. Vorrei guarire dalle paure, vorrei che i grandi intorno a me fossero grandi. E forti. Fortissimi. Invece porca puttana hanno paura più di me. Ma io a chi mi sono affidato? Vorrei guarire dalle paure, ho avuto una storia che non è sempre stata bella, ma ho scoperto che posso ripartire da poche, alcune, cose belle: mio zio, una prof, la voglia di sport con le arti marziali, due amici...

PER QUANDO VADO NEL PALLONE

"PER QUANDO VADO NEL PALLONE. Ci sono giorni in cui mi sembra tutto storto e inutile e strano. E allora vado nel pallone. Ma quando vado nel pallone devo ricordarmi che non sono io il pallone, io sono un forte giocatore, e allora devo uscire dal pallone e riprendere a giocare". (Era lei, Thomas Bergen/Andrea Battantier, 2009).

AUTOBUS NOTTURNO (Night bus)

Autobus notturno (Night  http://vimeo.com/117347237   AUTOBUS AUTOBUS NOTTURNO. (NIGHT BUS).”Attendo in piedi l'autobus, sotto alla pioggia che mi entra sottilmente nell'anima. Attendo io qualcosa che non passa, è già passato via il momento. Pioggia pioggia pioggia, ed io mi lascio pervadere dal nulla. La pioggia e i sanpietrini ballano nel tempo il silenzio. E trovo pace perdendomi. In cammino cercavi di ritrovar te stessa, proteggendoti dai soliti fantasmi del passato. Ti piaceva oltrepassare l'altra dimensione, alla ricerca della TUA di storia. Sorridi ad ogni nuovo giorno. Perdendoti, ti troverai". “I am waiting for the night bus, and my soul is naked in the rain. I am waiting for a lost day. Nothing is lost, except for the moment. Rain, rain, rain, and nothing makes sense to me. Rain and stones, time and silence are dancing in the hollow of nothingness. So many memories in my rain. I have to let go of the past, I have to forget the pain. I let the presen...

Avevo pensato di ammazzarmi

"Avevo pensato di ammazzarmi se fosse andata male scuola. Ma non era la scuola, era per fargliela pagare ai miei. Quando ci si ammazza è sempre per farla pagare a qualcuno. Anche le mie amiche non si sentivano capite, tra di noi lo dicevamo sempre: sì è vero siamo viziate, ma ci avete fatto voi adulti così, e comunque sono i grandi i primi a non parlare coi bambini. Io da piccola avrei parlato per ore, e intere nottate, ma mia madre aveva da fare, o piangeva, e mio padre non c'era mai per il lavoro. Poi dicono che una si chiude. Certo, ma se quando tu apri la porta, loro te la sbattono in faccia, è normale che poi resti dentro con i tuoi problemi, che si gonfiano e ti schiacciano sempre più.  Mi avvicinai alla finestra studiando come fare per non ferirmi e basta. Sai che beffa poi sulla carrozzella, schiava a vita dei miei genitori. Dicevate a me che ero sempre distratta, e invece voi? Dove eravate? Perché mi avete fatta? Per parcheggiarmi poi al parcheggio della vita? Ma per...

L'attaccamento è deleterio/Maternal attachment and necessary child death (A. Battantier)

"L'attaccamento è deleterio perché rende gradualmente: teneri, innocenti, innocui, idioti" (Mario Thompson Nati & Andrea Battantier, L'attaccamento e il conflitto d'ansia, 1999, ed. battar) Lo scrivevamo anni fa, e ancora oggi, in terapia, occupano gran spazio tematiche connesse all'elaborazione del lutto da distacco amoroso. Uomini e donne paralizzati/e impreparati/e -a 40 anni- a strappare il cordone ombelicale. Escono dalla famiglia e non sentono l'aria di libertà, bensì l'aria di prigionia, rimanendo sospesi tra il passato ed il futuro. Lasciato in balìa/bàlia delle/alle ansie di se stesso, ogni uomo è un nulla perché non definito ed individuato. Ma se ci si mette insieme con rinnovata umiltà e consapevolezza, a poco a poco si ritorna a vivere e si ritrova la felicità, voltandosi a procurarla agli altri. Il distacco è necessario per la realizzazione del proprio corso. L'uomo si costruisce abbattendo il passato e ricostruendolo ogni gio...

L'addio non sarà tanto lieve

Yes little Otty, You will always be swimming in my heart little one!

IL PAPA’ E LA MAMMA

(Guida x i neonati quando saranno grandi) I genitori accompagnano i figli per la prima volta al mondo. Un lavoro in più per chi voleva starsene tranquillo a fare ancora il figlio, me ne rendo conto, perché, quando nasce un figlio, muore il tempo libero, che già prima non è che se la passasse troppo bene. Prima ancora di essere buoni genitori ci si chiede: ma chi sono io? E’ tutto vero? Comunque è un’ottima occasione per venire a patti con il proprio narcisismo. Consigli:  Papà: datti da fare! La pacchia è finita. Mamma: Va bene così ma un occhio di riguardo per il vostro compagno. Vi sembrerà di aver partorito 1 figlio in più (ed è pure geloso!). Ricordate una cosa: i maschi adulti sono semplici e gli basta un fronzolo, una carezza ogni tanto, un conforto 5 minuti al giorno: E ditegli “Si’”3 volte al giorno, prima e dopo i pasti. SI sentirà maggiormente coinvolto e risparmierete i soldi del terapeuta di coppia. ("IL PAPA’ E LA MAMMA:Guida x i neonati...

Biscotti (Amerigo, 46A)

Un ricordo. Mia madre mi diceva: "Non fare colazione con troppi biscotti". Riempivo la tazza di biscotti. Cosa intendeva per "Troppi"? Non lo diceva. Ed io, che ne frantumavo con pollice ed indice una trentina (troppi?) scendevo il giorno dopo a 25. E lei diceva: "Non fare colazione con troppi biscotti". Ed io, malvolentieri, passavo a 23, 21, 20, 19 e via scendendo di numero. Per lei erano sempre troppi, ma non diceva mai il numero. Alla fine delle medie, dopo l'esame (portai la scoperta dell'acqua su Marte), smisi di mangiare biscotti, ma anche tutto il resto, ad eccezione di ananas e gelato allo champagne. Un anno dopo ripresi a mangiare 1 biscotto, poi 2, 3, 5, 7, 10, in quell'unico modo che avevo per farla franca: in silenzio, lentamente. E infatti non se ne accorse. Arrivai a 20 biscotti al giorno. Verso i 18 anni tornai a 30. Quando mia madre scomparve, decisi per sempre di smettere di mangiare biscotti. Anche perché era lei che me li...

Videogames

Mi chiamo Pepo. Ho 15 anni e ho rischiato di morire, mica per l'ecstasy, no, per i videogames. Bisogna scriverlo sulla scatola del giochetto: se ci giochi troppo ci schiatti col cervello. Mia madre c'aveva paura che giravo troppo in discoteca, non voleva che uscivo, era contenta che giocavo a casa, così mi controllava, lei guardava la tv e io giocavo. Pure 8 orette al giorno, o la notte. Roba che se studiavo come giocavo adesso ero un genio. Mia madre era meglio che mi faceva uscire. E' più pericoloso dentro una stanza col pc che fuori a una piazza con gli amici. PS: A maggio facio pure una lezione a scuola. Per dire de non rincojonisse troppo coi pc, ma neanche alla tv. Come mia madre, le bidelle e certi professori.

L'amore

Si pensa che sia facile l'amare; invece e' difficilissimo. Facile e' il prendere la mano e accarezzare e baciare. Ma l'amare, invece, e' difficilissimo. Esprimere il rispetto con pazienza, distruggere barriere nel cervello, e non arrendersi all'infelicita'. L'amore e' l'infelicita' piu' bella. (A. Battantier, 15 storie d'amore e la fiaba di Hélène, ed. Battar)

Sono uno scoglio emergente

Sono uno scoglio emergente. Benvenuti su di me. C'è bisogno di credere che qualcuno abbia bisogno di me. Ma io non ho bisogno di niente. Sono uno scoglio emergente.

Il Ricordista (Dedicato a chi si ricorda tutto tranne che di vivere)

Il presente non esiste, esiste il passato, che però non esiste più. La collaborazione neuronale resta un mistero. Perché l’uomo non può ricordare tutto? I ricordi superano attente selezioni ed io, cercherò di dimostrare quanto i migliori risultati non si ottengano sforzandosi o acquisendo farmaci tipo MEMORIL. Il virtuoso del ricordo si allena fin da piccolo, con diari e foto, catalogando, annusando, toccando, ma non vivendo. Vivendo ti godi la vita ma il ricordo che ne consegue non sempre è qualitativamente soddisfacente rispetto a chi predilige, alla vita, il suo ricordo. Il ricordista si chiede: “Quando passerà l’evento?” per meglio ricordare. Ritengo importante riflettere su questo: il ricordista non vive ma ricorda da dio. Il ricordista tiene a distanza per non perdere la messa a fuoco. Le sue qualità emergono solo con il tempo; sarà lui il depositario della storia di classi, corpi militari, avventure estive tra le rocce o sui muretti di paesi e città. Il ricordista conosce in mod...

Have a good Thanatos (dedicato a Luciano)

Ecco Ultimo Thanatos, Amore Naturale, Amore Speciale, Indolore Amore Io sono già morto. Chiedo il permesso di andare via. La legge non lo consente. Ma non posso aspettare che mi diciate voi come morire ancora e ancora. Credo sia giusto e vi dirò perché. E' semplice, non voglio più morire ogni giorno in questa vita che vita non è. Non mi sto arrendendo e avrò vinto, Se potrò scegliere quando andare via. La video poesia "Have a good Thanatos": http://www.youtube.com/watch?v=p2zR5VUNy4Q

Amore schizoide (Fede)

Non vorrei mai perderti. Eppure, sono così distratta.

Lo stato del mio cervello (Agnese)

Don Abbondio

Don Abbondio (Riporto la storia di Luigi, che nella simulata di Luglio "Personalità e Monitoraggio Ambientale", ha scelto di impersonare Don Abbondio) Per cominciare vi raccomando una cosa. Credetemi, è una fortuna l'aver paura. Da quando andavo a scuola la raccomandazione di mio padre, era: "Lascia correre, non t'immischiare!". Ho capito solo anni dopo che ciascuno di noi trova nel tempo la sua strategia per uscirne vivo. Io non sono mai andato a muso duro. Io ho scelto di non scegliere. Questa è la mia forza. Io mi perdo nella gente qualunque. Che scelgano per me. Io, poi, sceglierò solo il meglio di ciò che hanno scelto. Di questo io ho bisogno, di una storia non mia che mi faccia suo. Ed io vivrò nella storia degli altri.