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Visualizzazione dei post con l'etichetta il senso di una storia personale

IL BAMBINO DENTRO NOI

"Io non vorrei mai tornare bambino!". "Ah che sottile dolore nel sentire queste parole. Dice Lao Bu-Shem: Non abbattete il bambino dentro voi. Poiché l'adulto senza il bambino è ancora più perduto di un bambino senza l'adulto". (T. Bergen, 2009). 

Oblivion Station

"Ragazzi miei la libertà va conquistata. Ho capito da vecchio che vivere da codardi è una scelta. I problemi vanno affrontati e nel reale c'è la soluzione. Da giovane mi lamentavo alimentando i dubbi. Mi sento ancora dentro la forza di un leone e raccomando sempre ai miei nipoti: siate forti già da adesso, non c'è niente da aspettare". (La percezione della vecchiaia e della morte, A. Battantier, Raffaello, 2007).

NEL CENTRO DI QUESTO NATALE

NEL CENTRO DI QUESTO NATALE Camminiamo come insetti, nel centro di questo natale.  Robot apparentemente anarchici creati da un piccolo dio fascista che ha il cervello più rude di noi.  Siamo stati costruiti, una notte di qualche tempo fa.  Siamo esseri altamente manovrabili, in questa via del corso che non finisce più.  Agiamo autonomamente, facendo però la fila per vendere e comprare ali sempre nuove.  Non abbiamo sei zampe, ma è innegabile che nel tempo siamo notevolmente migliorati. (Andrea Battantier, 1998) 

AMORE PESANTE, LEGGERO, PROFONDO, SUPERFICIALE

" Lo sai cosa io rifuggo da te? La forma che diviene sostanza nella pesantezza testicolare. D'altronde, chi ritiene d'esser tanto profondo, spesso è solo pesante, nella sua convinzione che il  leggerero sia un superficiale. Vero sarà anche il contrario, ecco perché io ho scoperto che, difficilmente, un PESANTEMENTE PROFONDO legherà con un SUPERFICIALMENTE LEGGERO. E, se legherà, sarà in compagnia di 2-300 chili di pietre fino in fondo al mare. Alle volte è meglio tenersi strette le proprie profondità o le proprie leggerezze, pur auspicando che sarebbe bello, come insegnava Lao Bu-Shem: arrivare alla leggerezza senza essere superficiali, alla profondità senza essere pesanti".  (M. Thompson Nati, Amori al bar, 2005). 

NOTTE DI NATALE II

NOTTE DI NATALE II. Un ladro al lavoro, la notte di Natale. Imprevisti del mestiere. E un po' di tenerezza. Un mio vecchio corto, con mia figlia Vittoria. https://m.youtube.com/watch?v=aLJ0rkzNSxY

È come andare in bicicletta...

" Albert: -È come in bicicletta: se vuoi stare in equilibrio, muoviti! Tea: -Non ci riesco! Albert: -Se sei paralizzata cadi! Tea: Ma come faccio se son paralizzata!!!? Albert: -Muoviti! Tea: -Ma dove!!? Dove mi muovo?? Albert: -Intanto muoviti, poi la strada si farà...". (T. Bergen, Era lei, 2009). IL TEMPO SIAMO NOI. "Il tempo è relativo, il suo unico valore è dato da ciò che noi facciamo mentre sta passando"..."serve liberarsi del tempo e vivere il presente giacché non esiste altro tempo che questo meraviglioso istante”... "la farfalla non conta i mesi ma i momenti, ed ha tempo a sufficienza". (Frammenti del tempo, ALBERT EINSTEIN, ALDA MERINI, RABINDRANATH TAGORE). 

MIO NONNO ED IO

MIO NONNO ED IO. "Si può imparare molto dai bambini e dagli anziani. I primi hanno una visione autentica e immacolata della vita. I secondi, la saggezza nell'esperienza, ed hanno imparato dai loro errori. E, se non hanno ancora imparato, bè, in fondo è perché sono ancora bambini" [...] La vita inizia dove finisce la paura, e per un bimbo inizia e si sviluppa al meglio, grazie all'incoraggiamento per affrontare la paura. Come l'acqua per una piantina, donare fiducia, crea le condizioni per una crescita armonica. Mio nonno mi ha donato la fiducia".  (M. Thompson Nati, taccuini verdi, 1956). 

Facile no, ma nemmeno impossibile

"Nessuno disse che era facile. Ma nemmeno impossibile. Inferno non era. E mi misi all'opera. È l'incontro dei sognatori poeti che rende gradevole ancor la vita". (M. Thompson Nati, Taccuini Verdi, 1956, su M. De Pretis). 

L'INCOMPLETEZZA

"Il bello dell'esser dimezzato è il capire d'ogni persona e d'ogni cosa al mondo la pena che ognuno ha per la propria incompletezza. Io ero intero e non capivo, e mi muovevo sordo e incomunicabile tra i dolori e le ferite seminati ovunque. Non solo io sono un essere spaccato e divelto, ma tu pure e tutti. Ecco, ora io ho una fraternità che prima, da intero, non conoscevo: quella con tutte le mutilazioni e le mancanze del mondo. Se verrai con me, imparerai a soffrire i mali di ciascuno e a curare i tuoi curando i loro". (I. Calvino, Il visconte dimezzato).

Perché dietro quell'attimo sta in agguato il dubbio

"C’è chi, meglio di altri, realizza la sua vita. E’ tutto in ordine, dentro e attorno a lui. Per ogni cosa ha metodi e risposte e -subito- indovina chi, come, dove, a quale scopo. Appone il timbro a verità assolute, pensa quel tanto che serve, non sia mai un attimo in più. Perché dietro quell’attimo sta in agguato il dubbio. A volte lo invidio ma, per fortuna poi passa". (Wisława Szymborska, C'è chi. Libero adattamento, A. Battantier).

LA RABBIA

RABBIA. "Lo sapevo: la Rabbia è quell'energia inespressa. Quanta energia buttata in questi anni! La rabbia risponde al pensiero "Cos'altro mi resta?". Ed ogni volta da stupido ci ricasco, e finisco più frustrato di prima". (Frammenti dal documentario "Memorie di un adolescente", di Andrea Battantier, Max 2011).

LA PERFEZIONE È LA RICERCA DELL'ESSENZIALE

"LA PERFEZIONE È LA RICERCA DELL'ESSENZIALE" (Lao Bu-Shem). "Quante ferite mi sono servite per imparare l'arte dell'essenziale? Tanti ricordi riposti delicatamente in quello speciale magazzino che io chiamo CUSTODIA E RIPARAZIONE DEI RICORDI. Ci vuole tanto amore coi ricordi. Anche quelli brutti? Anche quelli brutti. Perché ci hanno avvicinato all'essenziale. E l'essenziale è l'encomiabile, spasmodica, inutilmente bellissima irraggiungibile ricerca della perfezione. Quello che rimane della vita, un'amabile e preziosa lunga ferita. L'essenziale, trasformare il dolore in qualcosa di nuovo. La più bella storia da raccontare" (M. Thompson Nati). "Tu hai ciò che sei. L'essere si può modificare. Conduci i sogni alla sorgente della tua essenza. Rammenta che niente è essenziale, la vita scorre, e la si scorre vivendo pur non vivendo. Ma non è essenziale rincorrere l'illusoria futilità dell'inessenziale". (Lao Bu-Shem).

NON SI SALVERANNO NEANCHE LE STELLE

NON SI SALVERANNO NEANCHE LE STELLE. "Si salvano i liutai, perché le macchine non possono rubargli ancora il posto.  Andavano a braccetto un tempo, la signora Occupazione e sua figlia Produttività.  Io le conosco ma, le macchine vanno più in fretta.  Perdere il lavoro fa sempre un certo effetto.  Senza io non campo, mondo io ti cambio. Uomini che arrancano, ma le macchine vanno più in fretta, in pochi governano la setta, ed è loro tutta la fetta. I am not a gadget, I would like to live with my head on. Noi a scambiarci bacini, e i micini e amicizie coi vicini di Carinzia, ma a guadagnarci è Zuckerberg, ah bè, qualcosa qui non va. Crolla il prezzo delle merci ed i salari di chi le produce. Noi volenterosi carnefici del mi piace , e la dignità riposa in pace insieme a qualche coglione. Ci piace la musica gratis, e paghiamo la birra all'amico che ha chiuso lo studio di registrazione. Ricordi? Era un fico, adesso è un uomo finito. Dio che goduria, ahh quei pre...

LA TATTICA SENZA SCHEMI

LA TATTICA SENZA SCHEMI: C'ERA LA NEBBIA E, ALL'ALBA, TROVAI NAPOLEONE AL ROXY BAR. "Napoleone era un visionario concreto, che valorizzava le mutevoli esigenze del momento, prescindendo da principi  teorici fissi. Nelle sue campagne di vita ci metteva segretezza, rapidità di manovra, calcolo e velocità di marcia. Sapeva  riunire grandi forze sopra un punto, e qui, lesto agiva. Signore e signori, ecco a voi LA TATTICA SENZA SCHEMI. 'On s'engage partout, et après on voit'. Fino alla distruzione del nemico, o di noi stessi. Tanto è questione di poco conto, tanto è questione di tempo. E a noi basta un telescopio, e la nave dei sogni ad esplorare altri pianeti. Alle volte c'é da chiederci se siamo noi nel posto giusto. Quante bussole dobbiamo avere? Ne è sufficiente una, da portare sempre in tasca. Non esiste vento favorevole al marinaio che non sa dove andare. Ma sapere dove andare è troppo facile alle volte, e allora si può fare il gioco di perdersi alla nebbi...

SAPER ANDARE

"Saper andare, lasciando al domani inutili domande. Solo andando il tempo esprime esistenza". (Lao Bu-Shem). 

L'AMORE È LA MUSICA CHE AVEVO IN TESTA, E NEL CUORE

L'AMORE È LA MUSICA CHE AVEVO IN TESTA. "Suona il violoncello. Lui suona Beethoven alla perfezione. Alle volte suona anche me. Alle volte. Mi rivesto sapendo che sono solo un'aria nella sua partitura della vita. Si riveste sapendo che tanto io sono qui ad aspettarlo, con il mio piccolo triangolo che farà TIN in qualche recondito ultimo atto della sua fantasia. La domanda che mi pongo, sotto alla doccia, è sempre la stessa: che musica voglio io interpretare? Forse non mi basta più l'attesa di quel TIN, forse voglio un'orchestra che esegua la musica che ho in testa e nel cuore. Forse mi serve un nuovo direttore. È con questo pensiero che, piangendo, ho trovato la forza di lasciarlo, spingendomi alla ricerca della musica che avevo in testa, e nel cuore". (Memorie di un amore, A. Battantier, 1987). 

ESTATE

ESTATE. "Alti castelli di sabbia distrutti dall'onde, rifatti all'infinito. Come i sogni miei, che inseguono il sole con un dito". (VItto Kiii, Estate, 2016).

HO INCONTRATO ME STESSO NEGLI ALTRI

HO INCONTRATO ME STESSO NEGLI ALTRI. "Ieri mia sorella piangeva, mi ha detto: <<Non riesco a fare; il mio amore è una goccia nel mare>>. <<Ma noi, siamo gocce>>, le ho detto, e ci siamo abbracciati.  Crisi io ne ho avute tante. La notte mi abbandonavo, lasciandomi andare allo sconforto. Poi, un poco alla volta, ho  smesso di piangermi addosso, vedendo solo vita attorno a me. E sono felice. Perché ho incontrato me stesso negli altri.  Là dove non c’è acqua la goccia è benvenuta. Siamo solo gocce nel mare? E quindi? Siamo miliardi di gocce. Uniamoci e saremo il mare!". ( P. T. Panunzio, Ma noi siamo gocce, 2001).

TORNARE AD EMOZIONARSI

TORNARE AD EMOZIONARSI. "Il tunnel non finiva mai. Quando, ad un certo punto, realizzai che nei tunnel esistono le uscite di emergenza. [...] Ed io ho l'emergenza di stare bene. Si muore quando non si è amati. Che ne so quanto è lungo il tunnel? Io voglio uscire, non ho tempo di aspettare. In special modo quando sai la bellezza di emozionarsi. Ecco, io voglio tornare ad emozionarmi. Voglio tornare a fidarmi di me. [...] Cos'è il purgatorio? Non aver vissuto l'inferno, ma non essere capace di raggiungere -ancora, o mai- il paradiso. Thomàs, un uomo da purgatorio. Vorrei riscrivere la commedia. Anzi no, Dante non si discute. Mi limiterei a rileggerla, partendo dal paradiso. Poi, un salto obbligato all'inferno. Ma quando il tunnel inizia a chiamarsi purgatorio, ecco, allora questo è il momento di uscire, il prima possibile. Perché, quando il purgatorio è il capolinea perenne, serve uscire. Thomàs deve morire. Voglio indossare un vestito perfetto. L'emozione me lo ...

L'IMPORTANZA DELLA VITA

"Abbiamo due vite: la seconda inizia quando ci accorgiamo di averne una sola. Ecco la mano. Andiamo, camminiamo. Ora che abbiamo compreso l'importanza della vita. Non fermiamoci. Non voglio perdere un attimo di quelli che mi sono concessi". (PS, 2016).