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Visualizzazione dei post da ottobre, 2015

LA SEGNALETICA DELL'AMORE

"Quando sei pronto, smettendo finalmente di cacciare alibi e sensi di colpa, ti accorgi che non sai bene dove andare, manca la segnaletica. Nell'amor di vita non ti conforta il codice della strada. Non vedi, non capisci e non fai capire, mancano le frecce, luci, suoni, direzioni e versi d'intesa. Quei segnali collocati ai bivi ed in qualsiasi punto in cui cambia qualcosa; no, non li troverai. La paura diviene allora un segnale, e la voglia di un respiro nuovo, scivolando verso mete sconosciute, burroni indietro, burroni avanti; e in mezzo noi. Segnaletica. E tu che esprimi emozioni con occhi nudi. Certo, ogni nastro si uccide con la sua inaugurazione. Te ne duole e non posso farci niente. Il resoconto di un fallimento è il fallimento. Decidi adesso, ricorda che per la nostalgia c'è tempo. Brevi risposte sì sì no sì no non ti lascio. Ogni regola è un'offesa. Vedi, ancora devo darti un addio e già la segnaletica mi dice: Attenzione, così la baci! Così ti bacio -reli

OTTIMISTA E PESSIMISTA

PESSIMISTA ED OTTIMISTA. "Il pessimista distruttivo trova problemi per ogni soluzione.  L'ottimista costruttivo trova soluzioni a quasi tutti suoi problemi. E se non c'è soluzione, non sarà la fine. Il miglior pessimista è quello flessibile. Il peggior pessimista è quello che pensa di essere realista. Il miglior ottimista è quello flessibile, il peggior ottimista è un idiota". (M. Thompson Nati, "La Flessibilità Mentale", 1987) ... "La scelta non è tra Ottimismo e Pessimismo. La scelta è tra Flessibilità e Rigidità, tanto che soffre più un Ottimista Rigido di un Pessimista Flessibile". (M.Thompson Nati, 1987).

La lezione della vita

"ZITTI ZITTI, PIANO PIANO, LENTAMENTE NOI CRESCIAMO. ALLE VOLTE SAI IMPARIAMO LA LEZIONE DELLA VITA. ZITTI ZITTI, PIANO PIANO, LA LEZION NON È FINITA. AUGURI FRED!". (T. Bergen, A. Battantier, ERA LEI, 2009, canzone del buon compleanno, prima della torta di Fred).

Si sono approfittati

"Si sono approfittati". "Chi?". "Quelli del mondo. Non mi piacciono quelli del mondo. Stia attento, è ancora in tempo per scendere". (Quando Lui e Lei incontrano il vecchio saggio nel bosco, che raccoglie le erbette e scende, sorridendo, nella tana della volpe ove vive. Era lei, 2009. T. Bergen, A. Battantier).

Sono io, finalmente io!!!

"È bello provare a vivere, cimentarsi nel cercare la libertà, a piccoli passi, o volando impavidi oltrepassando i burroni. Alle volte si casca, alle volte si muore, alle volte ci si rialza più forti di prima. La libertà è faticosa da conquistarsi. Si conquista con gli sbagli, tanti sbagli. E correzioni in corso d'opera. Fino a dire: 'Sono io, finalmente io, e mi vado bene così'. Che strano. Non si fa in tempo a dirlo, che già siamo cambiati, e l'immagine di giorno in giorno sbiadisce, perdendosi in quelle a venire. Ma intanto, mi fermo ancora un attimo a contemplare, senza troppi pensieri, la mia me ritrovata". (M.Thompson Nati, Lettere ad una figlia, 1971).

Le scelte nella vita

Ognuno ha una favola dentro

"Ognuno ha una favola dentro. Alle volte è difficile riuscire a leggerla e a raccontarla da soli. È bello, allora, quando si trova qualcuno che, con la meraviglia e l'incanto negli occhi, riesce a  leggerla e a raccontarla. Noi possiamo raccontare la sua. Stretta la foglia, larga la via, dite la vostra che ho detto la mia". (M. Thompson Nati, Around, around Pablo Neruda, 2015).

Sto imparando

"Sto imparando a muovermi con leggerezza e profondità in questo affascinante mare del nulla. È uno dei pochi regali del tempo, che va a ricompensar gli errori fatti. E mi porta a desiderare di volare ancora, in un mare che in passato era 'Tutto', poi è diventato 'poco' ed, infine tenderà al 'Nulla'. Diceva Lao Bu-Shem: 'Buona giornata tra il cielo e la terra, al corpo morto e all'anima leggera. Buona giornata al tuo sogno e cambia la realtà se hai desiderio o bisogno'. E ancora: 'Ogni giorno, quando penso alle complicazioni della vita, osservo l'alba, un fiore, e poi il tramonto, una stella, e mi addormento'. Era, chi sa, forse, intorno al 400 a.c., ed è ancora attuale il distacco sereno che alberga in questi frammenti persi nel tempo". (M. Thompson Nati, Around, Around Lao Bu-Shem, 1970).

LA SOLITUDINE E L'AMORE CHE TENDE A INFINITO

LA SOLITUDINE E L'AMORE CHE TENDE A INFINITO. "Attraversare una strada per scappare di casa. Non lo fa solo un ragazzo, ma un uomo che gira di giorno le strade. D'estate le piazze son vuote distese, sotto il sole che cala. Val la pena star solo, per star sempre più solo? Son vuote le piazze e le strade, bisogna fermare una donna, parlarle e andarci a vivere insieme. Altrimenti uno parla da solo. È per questo che a volte l'ubriaco in paese attacca i discorsi e racconta i progetti di tutta una vita. Nella notte la piazza ritorna deserta e l'uomo che passa non vuole restare da solo. Ci sarà quella donna per strada? Con me tu metteresti su casa? Nel paese da me ci sta un uomo che gira da solo, intorno alla piazza e nei bar. Lui so che avrebbe una casa, ma scappa cercando qualcosa e mi parla e lo ascolto e lui è solo, e lo sento vicino perché, anch'io temo tanto di restare un giorno da solo. Il prof. di italiano ci dice che 1 fa 1 ma, 1+1 in amore non fa 2, fa un 1

GomiTVolo

"Quando guardo la TV mi sembra sempre che non ho un cazzo da fare, e non c'è un cazzo da guardare. Guardo i canali cambiare grazie al mio dito che lavora al posto del cervello sempre più spento". ("Memorie di un adolescente", 2011. A. Battantier. Frammento di GomiTVolo, 15 anni). ).

RAGNI CHE PAURA!!!

RAGNI CHE PAURA!!! "Mica sono l'unica, però, solo io tra le mie amiche ne rimango attratta e, nel contempo, terrorizzata. Ho scoperto che non è una paura casuale ma ci sta qualche corto circuito nel cervello, collegato a qualcosa di profondo. L'uomo, per esempio, è più pericoloso. Nella fattispecie mia madre. Pensavo che andasse tutto bene, ma più pensavo che andasse tutto bene e più aumentava il mio terrore per i ragni. Coincidenza? Quello che posso dire è che io nella vita voglio controllare tutto, e 'sti maledetti ragni rappresentano l'unico neo alla mia ricerca di perfezione: infatti non riesco a controllarli, sfuggono al mio spietato controllo, anzi, in quei momenti il controllo sfugge da me. E forse è qui che sono più vera. Perché a pensarci (pure se mi fa schifo) io in finale sono come un ragno, che tutto controlla nella sua ragnatela. È mia madre ad avermi insegnato l'arte del controllo spietato sulla mia vita e sugli altri: poraccio il ragazzo mio, lo

PERDI PESO E BLA BLA BLA: DA SOLA NON BASTA LA VOLONTÀ

"Per me volontà, da sola, è parola vuota. E quando a una persona giù e gli dici:  'Volere è potere!'  dopo sta peggio.  Io mangiavo per riempire dei vuoti d'affetto e perché, tanto siccome mi facevo schifo, allora pensavo 'schifo per schifo almeno mangio'.  Sembra strano ma io volevo perdere peso, ma non ero interessata a perdere peso.  'Volere è potere', mi dicevano.  Ma non bastava.  Quanti soldi ho dato per "far mangiare" nutrizionisti, personal trainer, pure un consulente d’immagine a Milano (ed io abito a Roma).  La mia volontà era fredda, meccanica, mancava la consapevolezza della mia Persona. Brancolavo cieca con la mia servizievole e inutile (allora) volontà. Non sapevo neppure che era alla mia portata stare bene, mi era molto più facile ed immediato farmi del male, punirmi per qualcosa che io non avevo comme sso.  Perché, chi subisce da piccola un furto d'amore, non ha colpe, ma finisce per avere decine di alibi.  Nel tempo, senza

RICORDI DI UNA STORIA CON UN NARCISISTA

"Ricordo con tenerezza mista a pena le mie sofferenze per Ottavio. Un giorno riderò per aver schivato il colpo di sto cànchero! Il narcisista muore bello fuori all'apparire e marcio dentro. Era una battaglia persa, e ho vinto la guerra lasciandolo al suo destino triste di uomo solo davanti al suo specchio inutilmente enorme e deformato. Per me il suo difetto più grande? Non aveva le  palle! Per lui il mio difetto più grande? Avevo le palle". (Memorie di un amore: Il vaccino N. A. Battantier, M. Thompson Nati, 2007).

SCHEMI NUOVI

"Mi chiedi il senso di dar vita a schemi nuovi. Partiamo dal constatare che è tutto negativo dentro te! C'è terra bruciata. Qualcuno ha iniziato, tanti anni fa, ma poi ti passò il cerino e continuasti da te, fino al pertinace, masochistico, vittimistico autodafé. Contro il dato oggettivo, vò rammentarti che alle volte la prospettiva inganna. E l'assumere con gli occhi e la mente questa prospettiva nera, pesante e senza speranza, di certo non ti aiuta. Ti lamenti di quest'universo sempre e comunque pronto ad ordire trame contro te. Ma ti servono piuttosto nuove strade nel cervello, per uscir dalle rotonde, da queste inutili routines che ti hanno tolto il desiderio e l'energia, portandoti a succhiare disperatamente quell'altrui. Senza mai soddisfazione e sazietà. P.S.: ricordi il vecchio gioco? Con un semplice trattino trasforma i 'meno' in 'più. Ti aspetto, in sala disegno". (M. Thompson Nati, I paradossi dell'Io, 1995).

IMPARARE L'INGLESE CON LE CANZONI: THE WINNER TAKES IT ALL/CHI PERDE LO PIJA IN CULO

IMPARARE  L'INGLESE CON LE CANZONI: THE WINNER TAKES IT ALL/CHI PERDE LO PIJA IN CULO. "Non ne parliamo più, ci siamo detti tutto, mi fa un pochetto male, ma ormai, è acqua passata. Ho giocato le mie carte, lo hai fatto pure tu, de che stamo a parlà, ho finito de giocà. Chi vince prende tutto, chi perde lo pija in culo. Tu accanto alla vittoria, io in culo e non è un vanto. Tra le braccia tue quanto stavo bene, pensavo avesse senso questo stare insieme. Una casa nostra per essere al sicuro, che scemo sono stato, l'ho preso ancora ar culo. Gli Dei giocano a dadi, di me si son scordati. Lo sai quanto ti amavo, e adesso con chi chiavo. Chi vince prende tutto, chi perde resta qua, a fottersi in città, questa è la verità. Ma dimmi lui ti bacia come baciavo io, ti senti il fuoco dento quando ti chiama 'Amore'. Oddio quanto mi manchi, mi manchi nel profondo. Sò regole de gioco de questo zozzo monno. Chi vince prende tutto, chi perde resta qua, a guardare dagli spalti c

GIORNI FELICI: RICORDANDO QUANDO MI ADDORMENTAVO E RIALZAVO INCAZZATO

RICORDANDO TRILUSSA E   QUANDO MI ADDORMENTAVO E RIALZAVO INCAZZATO "È bello sentirsi felici anche senza un valido perché, addormentarsi ripensando alla giornata spesa. Ognuno ha la sua strada per cercare la felicità.  La mia passa attraverso i cambiamenti.  Meglio lavorare sulle piccole cose del quotidiano, riprendere a spazzolare un gatto, cercare scarpe da ginnastica rinchiuse nel ripostiglio, mettere acqua alla piantina, tornare a respirare l'odore della pioggia, del mare, della vita. Così come puoi stare male e non cambiare, così puoi cambiare e provare a star bene.  Non è disponibile la felicità senza far niente. Per cercarla premi INVIO da qualche parte nella mente. Ulteriori informazioni: lungo la via, camminando nonostante sudore e fatica.  Trasforma i sogni in realtà, oppure smetti di sognare".  (M. Thompson Nati, Leadership for a sheep and other animals,1996. Era lei, 2009, T. Bergen).  «C'è un'ape che se posa sopr'un botton de rosa: l'annusa,

È meglio sognare di notte

"È meglio sognare di notte, con gli occhi chiusi, e costruire di giorno, con gli occhi aperti. Cominciando dalle piccole cose che diventano tutte importanti, rivestendole del nostro amore". (M. Thompson Nati, I Paradossi dell'Io, 1995).

I PARADOSSI DELL'IO

"La realtà va costruita con l'immaginazione. Ma l'immaginazione non può costruire la realtà, senza la realtà". (M. Thompson Nati, I Paradossi dell'Io, 1995).

IL TEMPO SIAMO NOI

IL TEMPO SIAMO NOI. "Il tempo è relativo, il suo unico valore è dato da ciò che noi facciamo mentre sta passando"..."serve liberarsi del tempo e vivere il presente giacché non esiste altro tempo che questo meraviglioso istante”... "la farfalla non conta i mesi ma i momenti, ed ha tempo a sufficienza". (Frammenti del tempo, ALBERT EINSTEIN, ALDA MERINI, RABINDRANATH TAGORE). 

SCOMMETTERE SULLA NATURA, SENZA ASPETTARE

SCOMMETTERE SULLA NATURA, SENZA ASPETTARE. "A me e al mio amico Pietro piace scommettere, lo facciamo dall'asilo: a chi non prendeva la punizione per primo, a chi faceva più goal a calcio o biliardino, o la play, se Giada si sarebbe messa con lui o con me (poi s'è messa con Ettore tacci sua). Insomma, qualunque cosa. Adesso purtroppo ci tocca scommettere su quando questa cretina di razza umana capirà che ancora un po' e sarà troppo tardi. In classe Millo Peg, un ricercatore di scienze ambientali, ci ha detto che ormai i pesticidi e veleni hanno contaminato metà delle acque italiane, anche quelle potabili. Cioè vi rendete conto? Allora con Pietro abbiamo detto: se alla gente fino al 50% di veleni nell'acqua non gliene frega niente, a quale percentuale gliene fregherà per davvero e lotterà per la Natura o semplicemente per salvarsi il culo? Tutti e due abbiamo scritto su un foglio: 'solo quando l'acqua sarà inquinata al 98%, e allora sarà troppo tardi'.

QUANDO LA STORIA DEL TOPOLINO PUÒ INSEGNAR QUALCOSA AI RAGAZZI (E SOPRATTUTTO AI LORO GENITORI)

"Un giorno Skinner mise il topolino Jerry in un labirinto. In un punto del labirinto vi era una levetta che, se premuta, provocava l'uscita di cibo. Il topolino iniziò ad esplorare il labirinto e, casualmente, si appoggiò alla levetta: cadde del cibo. 'Uhm, buono', pensò il topolino che, da allora, sempre piu rapidamente si prodigò per raggiungere l'agognata levetta. Skinner scoprì che il comportamento pro-levetta era tanto più rapido quanto più la MOTIVAZIONE era potente e la RICOMPENSA gratificante. Applichiamo per un attimo la storia del topolino ai nostri ragazzi. Pensano di non stare in gabbia (pensano!!!), ritengono di essere totalmente liberi nei DIRITTI e PIACERI e soffrono -attaccando- al pur minimo DOVERE richiesto (implorato) dalla famiglia, scuola, società. Probabilmente perché la loro motivazione alla 'pagnotta' è bassissima. Perché affaticarsi a cercare cibo e piaceri in stupidi labirinti, quando tutto è sempre stato a portata di zampetta? Se

DONARE IL 100% DI NOI STESSI

DONARE IL 100% DI NOI STESSI. "Donare è ricevere quel che dai. Quando si perde il senso, quando si pensa di lasciar tutto,   è possibile tornare a dirigere l'orchestra della nostra vita? È possibile tornare ad operare sulla nostra piccola ed unica opera d'arte? Tu vivrai, se lo vorrai! Metto l'ipotetico, è vero, poiché io sono per l'eutanasia esistenziale, ed ognuno ha il diritto di lasciare andare la vita da sé. Penso però che ognuno dovrebbe avere il diritto di donare al mondo il 100% di se stesso". (M. Thompson Nati, Psicoanalisi, buddismo e, più che altro vita di tutti i giorni. 2015).  

I PORCITICI

I PORCITICI. "Sono un ragazzino ma di questo paese ho capito che mio padre per mandarmi a scuola calcio deve rinunciare a rifarsi i denti, mentre i porcitici (in famiglia li chiamiamo così) hanno tutte le garanzie mediche per tutto, dalla dentiera ai calli dei piedi. E mica solo loro, anche quelli ex, e i loro parenti. Hanno tutto rimborsato. Si chiamano privilegi, lo abbiamo studiato a scuola ai tempi della rivoluzione francese: i ricchi avevano tutti, il popolo moriva di fame. Non è cambiato molto, pare. Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni animali sono più uguali degli altri. Abbiamo letto in classe che il governo ha tagliato tanti miliardi al servizio sanitario ma i politici non si sono tagliati niente (anche se una cosetta da tagliare ce l'avrei in mente ma non si può scrivere in un tema). Ogni povero ha un caso in famiglia, tipo mio zio col cancro che doveva aspettare 6 mesi per degli esami all'ospedale pubblico e, casualmente, con 600 euro ha fatto tutto dopo u

L'ansia? Un paese di nebbia

"Ognuno ha la sua strada per cercare la felicità. È una strada che implica cambiamenti, i cambiamenti fanno paura, la paura blocca e uccide. Perché alle volte si cambia per non morire, altre si muore per non cambiare. Le nostre paure si trasformano in mostri quando non sono affrontate. Ma quando sono affrontate con le armi dell'Umiltà, della Consapevolezza, della Flessibilità, della Risata, ecco che allora scopriamo che quei mostri abitavano un paese di nebbia. E, diradandosi, un nuovo sole illumina il cammino". (M. Thompson Nati, I Paradossi dell'Io, 1995).