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Visualizzazione dei post da gennaio, 2020

NOI NON ABBIAMO LA MACCHINA, MA ABBIAMO TANTA FANTASIA

"Io ho una macchina nuova bellissima. Quella di Thomas è vecchia.  E tu ce l'hai una macchina nuova?". "No, non ce l'ho una macchina nuova. A dire il vero non ho neanche una macchina". "Che!!? Non hai la macchina?". "No. Cammino con me stesso. Dovresti ricordarti di camminare un po' più lentamente. Quanto a me, cerco di starmene in equilibrio sulla fune". "Ma che dici?". "È la mia sfida. Quella di camminare in equilibrio tra una leggerezza sostenibile e le più ardite profondità dell'essere. Da qualche parte possoamo trovare un equilibrio. Camminerai anche tu sul filo, quando sarà il tempo di farlo". (T. Bergen, ERA LEI/ JUST THE WAY SHE WAS, 2009. Dialogo tra ragazzini. Dopo che il papà ha consigliato al piccolo Cagnolone di buttarla filosoficamente in caciara, qualora fosse stato preso in giro dall'amichetto ricco, per non avere una macchina).  "I have a nice new car. Thomas has an old car. Do you hav

CONTRO LA SOPRAFFAZIONE

CONTRO LA SOPRAFFAZIONE. "Occorre interrompere il circolo vizioso tra fragilità e violenza. Il silenzio è nocivo poiché diviene complice di sopraffazione. Non è mai scelta azzardata prendere di petto una questione tanto delicata come la sopraffazione. Affrontare l'ira del fragile soccombente, saperlo abbracciare con vigore, nonostante la rabbia espressa della perdizione, lo aiuta a liberarsi dai fardelli di un'esistenza grama, verso una rinascita desiderata". (Didier Doutest, Andrea Battantier, Leadership for a feminist revolution that still has a long way to go, 2006, Mip Lab 5.2 ).

SPERAVO DI VEDERTI AL TAVOLO NOSTRO

"Speravo di vederti al tavolo nostro. Ho letto e riletto i tuoi messaggi, cercando di materializzarti tra un panino ed il caffè. Non posso più tradurre l'anima in essemmeesse. Nel tratto di strada tra la mensa e la fabbrica ho perduto il segnale per sempre". (15 storie d'amore e la fiaba di Hélène, 2005/2007, A. Battantier).

Fino a quando dunque, Catilina, abuserai della nostra pazienza?

"Accumulava pazienza. Se la coltivava, se la raccoglieva, l'accumulava. Ne aveva accumulata veramente tanta. Fino a quando dunque, Caterina, poteva accumulare la sua pazienza? Quando, finalmente, si sarebbe stancata di questa pazienza mista a soccombenza? Quando a lei stessa avrebbe donato la precedenza?". (Era lei/Just the way she was, 2009, Caterina cerca di tradurre una versione di latino, rimuginando sul perché e sul come le cose le vanno sempre male).  #eralei #justthewayshewas #thomasbergen #tbergen #modelloidealedipersona #modelloidealedipartner #modelloidealedifamiglia #miplab #andreagiovannibattantier #battantier

LA FONTANA

LETTERE D'AMORE, 22/1/1932. "[...] in fondo noi stiamo bene così, anche bevendo dell'acqua alla fontana, dopo una passeggiata pei prati ormai quasi in fiore. Il rumore di scrosci e zampilli, noi ai bordi dell'antichissima pietra. L'importante è guardarsi intensamente negli occhi, di modo che possano giungere più facilmente i messaggi dei cuori". (Manlio De Pretis, 1932, Lettere d'amore). #manliodepretis #mdepretis #modelloidealedipartner #miplab #modelloidealedipersona #battantier #andreagiovannibattantier #memoriediunamore 

HO POCO TEMPO DA PERDERE

"Ho poco tempo da perdere. E adesso devo proprio andare. Lasceremo le cose noiose ai ragazzi". It's just that I have very little time to waste. Look, I really need to go. We'll let the boys do all the boring stuff". (Thomas Bergen, Era lei, Just the way she was, 2009. L'anziano Edmondo, prima di congedarsi dalla nipote per andar a giocare a bocce con gli amici. And the old man went to play boules).  #eralei #justthewayshewas  #thomasbergen #tbergen #modelloidealedipersona #modelloidealedifamiglia #miplab #battantier #andreagiovannibattantier

AQUA MATER

Sorseggiavamo grappa alla ruta  fatta da tua madre che, in silenzio, se ne stava al focolare. E noi sviavamo su in mansarda per amare. Ma tu poi camera te ne restavi muta, come la mamma. Io ti carezzavo, per ore ed ore. Sotto tua madre piangeva la morte di tuo padre. Nulla si crea senza l'amore. E serve tempo, a macerare come ruta,  per i mesi lunghi a venire. Poi venne il caldo e ci recammo al fiume con la luna piena. Acre odore di sterpaglie bruciate. E noi persi in acqua tra le rane. L'arma è l'amore, che crea, curando, nuove mete ai cuori offesi. Caute le mie mani sulle tue ferite. Camera nostra fu la sabbia, il fiume, la luna. Io e te, la ruta a macerare (ancora), rauca la voce persa ad imitar le raganelle. Io e te. (A. Battantier, poesie, 1990. Quadro, Rossella Rispoli Segato)

PESSIMISMO, SENZA FRETTA

"Lasciamo il pessimismo per tempi migliori". (Amedeo Bertolo) #amedeobertolo #miplab #modelloidealedipersona #modelloidealedipartner 

IL CACCIATORE

Oggi mi sono commosso.  Mi sono rivisto, a 20 anni, dopo la visione del film di Cimino con un De Niro stratosferico.  Tre notti di incubi e mi si aprì uno squarcio dentro, un film che mi ha devastato e liberato.  Uccidendo  tu predi te stesso. Uccidendo  tu neghi te stesso. Sfinita,  la preda cadrà  e con essa barcolla l'anima tua.  Accadrà che un giorno  la peste verrà a farti compagnia.  Oltre la siepe  non c'è il cervo che tronfio spiavi. Entro sera e fin dentro come un peso nero si poserà.  A nulla varrà il tuo M'ARRENDO.  Errando nell'orrido abisso  le ali finalmente spiegò. (A. Battantier, CACCIATORE, 1990, dopo aver visto Il Cacciatore di M. Cimino e non averci dormito per giorni) *** Li vedo, vicino casa mia, intenti a stanare quel che resta della loro caccia al cervo e lo fanno anche col buio fino all' ultimo minuto consentito, e oltre. Allora esco, prendo l'auto e giro per avvisare gli animali dato che loro capiscono tutto.  Li chiamano i cervi di clas

L'ULTIMO VIAGGIO

Probabilmente il cuore è stato mangiato davvero. Sembra che qualcuno  l'abbia divorato dall'interno.  Quelli come lui sono divorati  dalla cupidità,  dall'avidità,  dall'egoismo.  Sono arrivato ad amare i miei fratelli e sorelle.  Ma prima ho dovuto cercare lontano il mio cuore.    Peut-être que le cœur a été mangé.  On dirait presque que quelqu'un l'a mangé de l'intérieur. Ce genre de types,  c'est la cupidité,  l'avidité  et l'égoïsme,  qui les ronge.  J'en suis venu à aimer  mes frères et mes soeurs.  Mais d'abord j'eu à chercher très loin mon coeur. (A. Battantier, 1995) "A furia d'inseguir numeri, si persero i cuori tra le pieghe del pallottoliere". [...] "Con il miraggio di spendere meno -così senza criterio- si è finiti a pagare con il cuore, unico rilevante criterio per l'umanità". "And we were exhausted from chase numbers. We lost our hearts in the folds of abacus. [...] "With the lure to

MERCATINI DI NATALE: A VOLTE FANNO MALE

MERCATINI DI NATALE: A VOLTE FANNO MALE. "Quando si dice che lo spirito del Natale avvicina tutti. Fosse vero! Sono andato a vedere i mercatini di Natale con i miei genitori. A me non andava ma alla fine ci sono dovuto andare per forza. Tantissime persone si aggiravano per decine e decine e decine di casette di legno con prodotti più o meno tipici. Epperò c'è stato un fatto. Invece di mettere un'unica musica di Natale, pur di m****, ma almeno uguale per tutti, gli organizzatori hanno pensato bene di lasciare fare alla libera iniziativa. Quindi ogni bancarella aveva la sua musica. Si sentivano praticamente 30 musiche diverse. Ad un certo punto qualcuno ha aumentato il volume. Allora anche gli altri hanno aumentato il volume e alcuni bancarellai hanno iniziato a litigare e se le sono date di santa klaus ragione. È intervenuta la polizia locale e noi tutti osservavamo sti matti picchiarsi vestiti da babbo natali, befane, renne e contadine tirolesi. Intanto, in sottofondo, mus

AMORE PER TE

E così, ti penso. La mia carne e l'anima fanno il cuore denso. Tu sei lo so così vicina. Vorrei raggiungerti in trasparenza Come il sole sale e poi va giù, so che tutto il bene mio dentro le tue braccia va a finire. Io passerei tra le tue dita, ci passerei tutta la vita. Voglio ritrovarti qui nei miei risvegli. L'aria dei capelli tuoi respirare voglio. (Compositori: Armando Mango, Giuseppe Mango, Pasquale Panella)

PATRIZIA E IL MARE D'INVERNO

PATRIZIA E IL MARE D'INVERNO. "Con questa storia di Patrizia e l'ombrellone di mio padre desidero raccontarvi che alle volte quando sembra che va male qualcosa, poi si rinasce. Vi racconto con due esempi la mia storia, e poi mi dite la vostra. Patrizia, la semplice ragazza mia qual era un tempo, ha iniziato a manifestare ad un certo punto velleità di modella e attrice. Ha iniziato a seguire i corsi di un fotografo di moda che, a suo dire, l'avrebbe lanciata su per il firmamento del cinema e TV. Andavano  alle cascatelle, a fare foto d'arte. Patrizia scompariva per intere giornate mentre io lavoravo a quella che sarebbe dovuta essere la nuova casa nostra. E poi, come la canzone di Lucio Battisti 'Non è Francesca', Non è Patrizia, non è Patrizia...e invece era Patrizia. Con il fotografo alla moda. Le auguro tanto successo, che assurga come la migliore attrice al mondo (con me ha recitato da Oscar). È poi c'è il fatto dell'ombrellone. Dovete sapere che

IN DUE SI VOLA

"I segnali d'allarme sono fondamentali per capire chi abbiamo davanti (e accanto). Si ama in due, ed è inutile gettarsi nel burrone da soli: ci si fa male. Insieme non ci si fa male perché si vola". (M. Thompson Nati, Amori al bar, 2005).

IL FATO

A FURIA DI ASPETTARE IL FATO, QUELLO ARRIVA  "Era un muro alto 30 metri. Sulla sommità, un masso di almeno 200 kg oscillava paurosamente. Ai piedi del muro si erano radunati quattro fatalisti. Stavano immobili e guardavano il masso rassegnati. Ogni tanto uno mormorava: "Inutile spostarsi. Se deve succedere, succede". Platone si fermò ad osservarli con grande stupore e chiese: "Scusate, signori fatalisti, non sarebbe meglio se vi spostaste di una decina di metri?". "No, no! -risposero i fatalisti- è il destino che comanda e decide tutto quello che accade e accadrà". Socrate scosse la testa: "Amici fatalisti, voi siete stupidamente addormentati, ipnotizzati da quel masso che oscilla in maniera terribile. Voglio salvarvi la vita! SVEGLIATEVI!". E batté con forza le mani. Il masso venne giù e con un rombo orrendo fece fuori tutti i fatalisti in una nuvola di polvere bianca. "Non è colpa mia! -si affrettò a dire il maestro- forse avevano rag