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Visualizzazione dei post da gennaio, 2022

NARCISISTI OVERT E COVERT

È risaputo, i Narcisisti Overt (palesi) sono caratterizzati da sentimenti di esibizionismo, grandiosità e supponenza alle stelle.   Preoccupati -costantemente- di essere ammirati, hanno un'elevata autostima (percepita) che li conduce ad assumere comportamenti svalutanti nei confronti dell'altro. Anche i Narcisisti Covert (nascosti) ricercano ammirazione e prestigio, tuttavia, si trovano costretti ad agire in un modo diverso dai primi. Più cauti e furtivi, a causa di una bassa autostima percepita, temono l'insuccesso più che anelare ad un ipotetico successo. Ed allora pensano e pensano a come muoversi, per meglio fottere il prossimo. Attenzione, anche i Narcisisti Covert sono pericolosissimi assai. Infatti, scovata una preda, le succhiano energia anche per per una vita intera.   A differenza degli Overt, i Covert talvolta captano che c'è qualcosa che non va in loro, avvertono un pur minimo -quasi impercettibile- disagio interiore e frignano, ammorbandovi l'anima. Tut

LA PAURA MANGIA L'ANIMA

La paura mangia l'anima. L'amore alimenta il coraggio. Il coraggio mangia la paura. L'amore mangia l'anima. E l'anima rinasce. (M. Thompson Nati, 1970)

VITA (L'IMPORTANZA DELL'ESPERIENZA)

Non sono affatto in grado di capirti, vita mia, a meno che le mie esperienze servano ad una tua comprensione. [...] La semplicità è fuori questione, a meno che tu non abbia esperienza e competenze necessarie per questo viaggio, attraverso questa piccola cosa chiamata vita. I cannot really understand you at all -my life- unless my experiences function so that I can understand you. "Easy" is out of the question, unless you have experience and skills required that I've learned in my travels, through this crazy little thing, called life. (Thomas Bergen, Just the way she was)

LA VOLPE E L'UNICORNO (TUTTO E SUBITO, QUALCOSA UN PO' ALLA VOLTA)

"Io voglio vedere l'unicorno epperò nonna dice che bisogna aspettare perché l'unicorno è un animale speciale e non si fa vedere facilmente.  L'unicorno porta tutti i nostri sogni e desideri che con la fantasia si possono raggiungere. Ma serve tempo come tutte le cose. Io voglio essere una volpe perché è furba, intelligente, e sa trovare la strada dell'amico suo. I miei animali preferiti sono la volpe e l'unicorno ed è molto bello quando si incontrano. (Memorie di una bambina, A. Battantier, 2022, PMS, 7 anni 1/2)

DOV'È LA CASA DEL MIO AMICO?

Ho rivisto un bel film e ho ripensato al mio amico delle medie. Quando capii che Attilio rischiava di essere bocciato per la seconda volta, cercai in tutti i modi di aiutarlo. Lui non aveva nessuno a casa interessato al suo studio, allora con mamma prendemmo l'abitudine di farlo venire da noi e lei ci spiegava la lezione in modo semplice e chiaro. Mamma aveva insegnava Arte ma era brava in tutte le materie; partiva sempre dai quadri o sculture, per arrivare ad approfondire tutte le materie. Io ero fiero di lei, e Attilio iniziò a migliorare ogni giorno.  Mamma andò una domenica a prenderlo a casa, scoprimmo che il papà stava molto male, sempre a letto, e sua madre non aveva la testa di stare dietro a suo figlio.  Attilio era un ragazzino solitario ma con noi prese a parlare e diventammo amici. Sono passati quasi 30 anni, Attilio poi si è diplomato, ha un piccolo ristorante all'estero, è contento, e quando torna in Italia passa sempre a trovare mamma. L'ultima volta mi ha de

IL VARCO

"Oltre il varco di ogni previsione, oltre la soglia riprende la ciclicità dell'esistente". "Over the edge of every prediction, beyond the threshold the cyclic nature of the existing, will begin again".   (Lao Bu-Shem) (Dipinto, The Deep, Jackson Pollock)

PIAZZA NAVONA (A Hélène, operatrice di call center)

Non rivelo l'età di un lavoro fuori dal corso della dignità.  Adesso che sono sola, dopo 11 ore di centralino, sono pronta per trarre le conclusioni di una merdosa giornata sprecata.  Tra tre giorni sarò licenziata. Mia sorella non ci sarebbe stata in questo gioco della vita piegata dalle orrendità della norma, respirando lo squallore inenarrabile del cliente che si incazza col centralinista che mente furiosamente per un pezzo di pane.  La notte me ne ritorno traversando il centro di Roma, ch'io vedo come enorme animale conficcato sotto terra a sonnecchiare: la schiena scoperta potrebbe coincidere con Piazza Navona che, in certi momenti, è cosa viva. Come gli elefanti possiedono una folta popolazione di uccelli posizionati sulla pelle, allo stesso modo Piazza Navona ospita, sopra di lei, esseri impuri e insignificanti.  Ma sul fatto che Piazza Navona sia un animale vivo e intelligentissimo nessuno ci pensa mai.   (15 storie d'amore e la fiaba di Hélène, A. Battantier, 2003)

NOI GIOVANI D'OGGI, ULTIMI DEGLI "IMMORTALI"

NOI GIOVANI D'OGGI, ULTIMI DEGLI  "IMMORTALI" Volete sapere la cosa più stupida dei miei amici? Pensano di essere immortali.  Non nel senso che pensate voi, cioè voglio dire, anche loro sanno che moriranno un giorno.  Epperò si sentono immortali, ad esempio quando prendono in giro i vecchi o quando fanno dei discorsi dove pensano che non saranno mai come loro, come se facessero parte di un'altra dimensione senza tempo.  Gli anziani sono la storia in persona. Saremo come loro e loro,  fino a ieri, erano come siamo noi oggi. Molti amici miei non vogliono invecchiare, dicono: piuttosto è meglio morire prima. Ma de che? Per me hanno solo fifa di invecchiare, perché è un mestiere che si impara vivendo. Forse non vivono? (Memorie di un adolescente, 2020, A. Battantier, Roberto A., 15 anni)

È SOLO LA FINE DEL MONDO (PARLIAMOCI!)

Dodici anni e, all’improvviso, l’idea di un pranzo in famiglia. Recuperare il tempo perso? No. Approfittare del poco che ne rimane". (È solo la fine del mondo, Xavier Dolan) Quando stai male, molto male, decidi di cambiare senso a quel che resta del giorno. Io ho scelto di tornare a parlare. Perché l'odio non paga mai un cuore  stanco. Ho provato a riabbracciare, superando rancori mai sopiti di un bambino abbandonato alla sua errante via. Che ci si provi, sinceramente, che si possa tornare al dialogo, interrotto o forse mai iniziato, chiuso com'era in quella bolla da scoppiare via. I tempi son sempre maturi per cambiare ancora, e ancora. (Memorie di un'adolescente, 2022, A. Battantier, Janette Oki, 37 anni. In foto, Gaspar Ulliel)

IL PIANTATORE DI TAMARINDI E IL CAVALIERE NERO

Chi pianta tamarindi non raccoglie tamarindi. Difatti, si narra che il tamarindo impiega circa 90 anni per dare i suoi primi frutti.  Un giorno, un allievo zen andò dal suo anziano maestro, che amava coltivare tamarindi, e gli chiese: "Maestro, perché piantate tamarindi se sapete già che non potrete raccoglierli mai?". Il maestro smise di innaffiare, appoggiò assai lentamente il secchio, poi, lo guardò negli occhi e placido rispose: "Perché il terreno è mio e ci faccio quel cazzo che mi pare!". PS 1: Tra l'altro il maestro si grattò le palle perché il tamarindo in realtà fruttifica dopo 6 anni. PS 2: So che il vecchio era amico del cavaliere nero.  Ps 3: Nell'osservare i frutti del tamarindo, vi invito a notare la loro prepotente assonanza con il concetto esposto. Chi vuole capire capisca. (Memorie Zen, M. Thompson Nati, MIP LAB, 2018)

LA VITA CHE VORREI

"Guardami, sono spaventato. Non per la morte, ma perché non sto vivendo la mia vita come vorrei". "Look at me, I'm afraid. Not for death...but rather because I am not living my life as I'd like". (Thomas Bergen, Just the way she was, Quadro "Il silenzio" di Giorgio Kienerk)

CHIUDO GLI OCCHI VA BENE?

-Non ti vedo. Tu dove sei?  -Quando chiudo gli occhi io ti vedo. -Va bene, allora chiudo gli occhi pure io e ci sbattiamo incontro.  -I can't see you. Where are you?  -I see you when I close my eyes. -So I close my eyes too, knocking against you. (Thomas Bergen, Just the way she was) "Quando ero triste, da bambino, me ne andavo in una stanza piccola di mia nonna e chiudevo gli occhi.  E se chiudevo gli occhi -bene, con le mani- allora io vedevo la mia mamma e ci parlavo.  Ho chiuso gli occhi come un segreto, fino ai 15 anni. Ora parlo con mamma senza chiudere gli occhi, così non se ne accorge nessuno". (Memorie di un amore, Memorie di un bambino, A. Battantier, 2017, Titì, 17 anni)

CI ABBRACCIAMO?

Quando il cervello mi va in fiamme è lo stress che è troppo grande. Provo a reagire ma, senza calma, tutto a male va a finire. La calma è la migliore arma. Perché, quando il cuore parte, finisce su Marte. Non ti succede pure a te? E, prima che riscendi, passano le ore, sì certo, poi ti riprendi, ma quanto spreco di energie, quanta inutile fatica lottare sempre per la vita. Gli amici, è bello abbracciare gli amici, ricordo quando da piccolo cascai dalla bici.  C'era mamma, mi strinse forte e tutto passò, tornai tranquillo, basta così poco a volte, e vola via l'angoscia e il pianto diventa gioia. (A. Battantier, Memorie di un adolescente, 2021, Cristian, 14 anni)

È solo una vita

Non potrei chiedere di più. Sono come un albero o una pietra  perché non chiedo mai nulla. Non vedo il bisogno di tutta questa fretta. Amo il mio tempo con me stesso, o condiviso, quando c'è interesse nel prossimo. Ancora qualche scampolo di tempo e poi, dove saremo? Rilassatevi tutti, è solo una vita. I can’t ask for more. I'm like a tree or a stone because I don't ask for anything.  I don't see why we're in such a hurry. I love my time with me, shared with others when an interest is expressed. Just a short while and then where will we be? So relax everyone, it's only life. (Thomas Bergen Just the way she was)

Isn't it a pity, George Harrison

Non è un peccato? Spezziamo i cuori l'uno all'altra,  prendendo amore, dimenticando di restituire. Certe cose chiedono tempo. Velano gli occhi le lacrime celando la bellezza intorno. Isn't it a pity? We break each other's hearts, we take each other's love,  forgetting to give back. Some things take so long. Because of all their tears,  eyes can't hope to see the beauty that surrounds them. (Isn't it a pity, George Harrison, traduzione e riduzione A. Battantier, MIP LAB 2018)