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Visualizzazione dei post da novembre, 2019

L'UBRIACO MISTICO E L'UBRIACO REALISTA

L'UBRIACO MISTICO E L'UBRIACO REALISTA   (Tarda notte, mitica e mistica conversazione tra due amici che cercano di tornare a casa ubriachi fradici, avvolti da una tormenta di neve, tra sbattimenti di pali e macchine parcheggiate): "Il nostro essere interiore sarà sempre più riallineato alla risonanza della Verità". "Non tutti si possono riallineare. Ed io, in questo momento, mi accontenterei di camminare dritto". "Our inner core beings will be increasingly realigned to the resonance of trueness". "Not everyone can be realigned. And, right now I'd settle to walk a straight line". (Thomas Bergen, Just the way she was, Era lei, 2009).

ANIMULA VAGULA BLANDULA

ANIMULA VAGULA BLANDULA. "Piccola anima spersa e soave, ospite e compagna del corpo. Mi piace l'imperatore Adriano, perché mi sembra umano. Io pure m'immagino l'anima separata dal corpo, diventare per un attimo piccola, tenera, e poi sempre più leggera. Ma secondo me l'anima poi tornerà a giocare, oppure, per chi ha sofferto, inizierà finalmente a giocare. Come il mio papà". (Memorie di un amore, 2012, A. Battantier, Sara, 17 anni). 

IL MIO SEGRETO È IL MARE

Quelle incomprensioni,  causa di conflitti tra noi. E quella tendenza a interpretare  ogni desiderio di pace  come prova di debolezza. Un veleno lentamente asciuga i cuori.  Il mio segreto?  Passeggiare in riva al mare.  E un senso di pace mi avvolge. “Misunderstandings are causing unnecessary tension between us. And an inordinate tendency to interpret any desire for peace as evidence of weakness. A poison, slowly eroding hearts away. My secret? In my walk to the seashore, a feeling of peace washes over me".  (Thomas Bergen, ERA LEI/ JUST THE WAY SHE WAS, 2009)

ANNI FA UN PRETE MIO AMICO

"Anni fa un prete mio amico, impegnato nel civile e sulla strada, mi disse, tra la rabbia e la tristezza, una frase che mi fece riflettere: "I vertici della chiesa hanno bisogno dei coglioni come noi per continuare ad arricchirsi. Noi siamo lo specchietto per le allodole. Io lo faccio per dio e per i miei fratelli. Chi sta su ai vertici lo fa solo per i 30 denari, poiché ogni giorno tradisce Gesù". (M. De Pretis, 1970).

QUESTO MONDO HA TANTO BISOGNO DI ESSERE AMATO

QUESTO MONDO HA TANTO BISOGNO DI ESSERE AMATO. "La sofferenza la provai un po' alla volta. C'è come una lotta tra una parte di te che cerca di farcela ad andare avanti e vuole credere in se stesso e nell'umanità. E l'altra parte che ti schiaccia a terra e ti fa sentire una nullità. Quest'altra parte è comandata da noi che non ci crediamo abbastanza, ma anche da tutti i bambini e ragazzini che mi hanno preso in giro in questi anni. Secondo loro ero diverso. Perché  avevo un problema agli occhi ed gamba più piccola. E un poco balbettavo, a volte. Ma io stavo bene finché potevo giocare anche io a palla avvelenata, finché potevo comunque fare i compiti alla lavagna, finché potevo anche io giocare, tutti insieme, a carte e figurine. Ma quando sei sempre messo più in disparte, allontanato ai margini della vita, ecco che allora vince quella parte di lasciarsi andare. C'è tanto bisogno di amore, c'è tanto bisogno di essere capiti per quello che siamo. Di qualcu

IL MIO SEGRETO È IL MARE

Quelle incomprensioni,  causa di conflitti tra noi. E quella tendenza a interpretare  ogni desiderio di pace  come prova di debolezza. Un veleno lentamente asciuga i cuori.  Il mio segreto?  Passeggiare in riva al mare.  E un senso di pace mi avvolge. “Misunderstandings are causing unnecessary tension between us. And an inordinate tendency to interpret any desire for peace as evidence of weakness. A poison, slowly eroding hearts away. My secret? In my walk to the seashore, a feeling of peace washes over me".  (Thomas Bergen, ERA LEI/ JUST THE WAY SHE WAS, 2009)

CHI TROPPO MOLTO NULLA NIENTE

CHI TROPPO MOLTO NULLA NIENTE. "Che poi è il problema mio. Io voglio tanto troppo e alla fine non ottengo nulla. Forse dovrei accontentarmi, ma non nel senso del rassegnato. Bu, non so. Forse quello che ho mi dovrebbe bastare per darmi la carica per andare avanti senza soffrire per quello che non ho. Insomma me sò incartato. Voglio dire, dovrei usare quello che ho per andare avanti, altrimenti resto sempre a mani vuote, con questo senso di lamentela e di tristezza che mi assale perché non ho le cose, perché non ho raggiunto me stesso. Ma me stesso eccolo, son io, son qua. Ho  problemi con il concetto di fallimento, perché tante volte mi sono trovato ad intraprendere dei percorsi. Per poi finire nei burroni del fancazzismo, nelle selve delle indecisioni perenni. Non mi ero mai chiesto però quanto dipendesse da me, e dalle mie posizioni iniziali, ovvero volere la luna senza neanche essere sceso dal letto. Vuoi qualcosa? Inizia a trovare le ciabatte, inizia a vestirti, in

QUALCUNO LA CHIAMA ANCORA UMANITÀ

"Nonna diceva che quando una persona accoglie e protegge un uomo o un animale, aprendogli la porta di casa, un domani, questi gli apriranno la porta del paradiso. Allora me sa che i tuoni sò le cancellate in faccia a tutti li stronzi che hanno trattato male l'animali e le persone". (Memorie di un adolescente, A. Battantier, 2019, Dave Holy Harpy, 16 anni).  

LA DISTINZIONE TRA IGNORANZA E IGNORANZITÀ

LA DISTINZIONE TRA IGNORANZA E IGNORANZITÀ. "Esiste l'ignoranza e l'ignoranzità. L'ignoranza si cura studiando, cercando di colmare vuoti in tutta umiltà, umanità e dignità. L'ignoranza ha il tempo dalla sua che la svuota riempiendo l'essere di nuova apertura e conoscenza. L'ignoranzità è oltre la semplice ignoranza. Essa produce odio ed astio nel cuore. Non conosce vergogna, anzi esalta l'ignoranza a massimo sistema di vita e di viltà. La sua forza risiede nella stupidità. Qualora venisse a mancare la stupidità essa affogherebbe perduta nel gorgo perfido della conoscenza. Poiché, requisito di conoscenza è la predisposizione a nuotare nell'umiltà, umanità, dignità, ma anche nella flessibilità e nell'apertura al mondo". (M. De Pretis, Note a margine dell'essere umano, 1970).

PIPPO E I FANTASMI

PIPPO E I FANTASMI. "Cerco le parole per descrivere come mi sento dentro. Fin da piccolo i miei amici e mio papà mi chiamavano Pippo, non solo perché mi chiamo Filippo, ma anche perché ero con la testa tra le nuvole, alto e magro, bruttino ma simpatico. Nella casa dei fantasmi abito io. Le cose belle mi fanno paura quasi quanto quelle brutte. Per esempio sapere che papà e mamma un giorno non ci saranno più. Sapere che la mia diciamo ragazza, chiamiamola così anche se non siamo ancora insieme ma quasi, l'anno prossimo parte per l'America. E poi anche sapere che crescerò, tra pochi giorni faccio 14 anni, e ho paura che sia veramente l'età per diventare finalmente grandi. La patente, la macchinina, il motorino, è l'età in cui ti dicono che puoi vedere film da grandicello. È l'età che devi mettere la testa sulle spalle, come dice mia nonna. Ma io dentro mi sento ancora tipo 11-12 anni. Ma non si deve sapere troppo in giro, sennò faccio una figuraccia con gli amici.

AMA QUESTA PICCOLA VITA

Ama questa piccola vita. Coltiva ciò che in te cresce per natura propria, e fa del tuo sogno una causa. Segui con impegno la tua idea e sii chiaro con te stesso. Questo basterà per non tradire mai nessuno. (Marcelo Gonzalez Martin)

OTTIMISTA UN CAZZO!!!

Quando l'ascia entrò nel bosco, molti alberi dissero: "Almeno il manico è dei nostri!". Quando il bosco venne raso al suolo, l'ultimo dei rametti ebbe il tempo di dire: "Il peggior ottimista è un idiota!!". (M. De Pretis, Viltà e tradimenti alla Vita, 1992).

AND THE WINNER IS ORSO!!!

"Caro diario, quando sento di non farcela, quando penso di essere finita, penso a questo piccolo orsetto, e lo seguo per ritrovare la strada della vita. Immaginati un piccolo che segue la mamma. La strada è impervia, lui scivola e non riesce a risalire. La mamma lo aspetta, cercando quando può di afferrare il figlioletto. Epperò in alcuni casi devi farcela da sola. Ma è bello sapere che c'è qualcuno che ti aspetta e che lotta con te. Quanta energia in quell'orsacchiotto, che lottatore. E guarda quando risale: ha una voglia matta di correre, dopo tutta quella fatica. Questo Orsacchiotto è un esempio per me. Non c'è solo scegliere tra un giorno da leone o cento da pecora. Anche io, come Massimo Troisi, voglio vivere 50 giorni da orsacchiotto. Ma sia chiaro: come questo orsacchiotto. Hey amico, pensa a lui quando pensi di essere finito. PS: In questa storia il pericolo non è solo la montagna, ma soprattutto l'uomo (come al solito). Infatti gli orsi stavano cercando d

WATER THE FLOWERS, IO LA AMO

"A scuola abbiamo una professoressa veramente forte. Lei ci parla di arte ma non solo quella dei libri, ma anche di street art, murales e graffiti e land art, perché dice che  abbiamo tanto da imparare e tanto possiamo dare anche noi all'arte se ci impegniamo con passione. Comunque scusate non è di questo che volevo parlare ma vi comunico che mi sono fidanzato ufficialmente con Marta che io per scherzo chiamo Mirtilla Malcontenta perché è sempre un po' incazzata, s'arrabbia, fa tutte quelle vocette un po' strane e mi ricorda quella di Harry Potter, la morta che vola nel cesso. Comunque, a parte le battute, io proprio la Amo. E abbiamo capito tutti e due che se vogliamo rimanere innamorati per i prossimi mesi, e forse pure per i prossimi anni, bisogna  impegnarsi un pochino perché noi siamo compatibili ma siamo anche tanto diversi e l'amore ogni giorno va innaffiato, ogni giorno va fatto crescere con la passione o le cose in comune, con il rispetto per l'alt

LA CIOCCOLATA CALDA

Oggi ho pianto tutto insieme. Dopo 40 anni di vita passati a schiacciare la verità, oggi ho pianto perché ho trattato male un bambino e i suoi genitori, nel mio bar.  Per una tazza di cioccolato di quelle termiche, sapete, quelle belle buone di qualità, mi costano €8 a tazza.  Un bambino, avrà avuto 3 anni, ha fatto cadere la tazza.  Io mi sono  arrabbiata, ho attaccato i genitori, dicendogli che non erano educati e che non c'era rispetto e che non si fanno cascare le tazze e poi mi tocca pulire a me, ed io ero sola con i clienti che aspettavano i loro spritz aperitivi.  Quello che mi ha colpito è che i genitori, specialmente il padre, mi hanno chiesto scusa. Il padre voleva aiutarmi con la scopa a raccogliere.  Gli ho detto no non si fa non si fa non si mischia, il vetro non va messo qui. Insomma, tutti pretesti. Sono stata cresciuta con mio fratello nel culto della coscienziosità, del dovere, da mio padre e da mia madre.  Loro hanno distrutto le nostre vite, non abbiamo figli, no