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Visualizzazione dei post da ottobre, 2017

L'AMORE SCADUTO

L'AMORE SCADUTO. "Sotto accusa finisce tutto di noi. Rimorsi, rimpianti, sensi di colpa. Il desiderio mescolato al disgusto. Ogni cosa fa sentire la sua voce. Lo giuro, non sono lacrime sul viso. Noi. Eravamo noi. La telefonata. Addio. Non sono lacrime sul viso. Uccido il mio dolore gettandolo nel mare.  Il mare, lo scroscìo delle onde, unica musica che cura". (Memorie di un amore, A. Battantier, 2003, F. April). 

100% del 10%...e non se ne parli più

“Non mi sento mai pronto al 100%”. “Chi dice che bisogna essere pronti al 100%!!? Nessuno è pronto al 100%. Ti senti pronto al 10%?? Ok, allora dai il 100% del tuo 10%”. “Ti pare facile. Ti piace giocare coi numeri vero?”. “Mi piace giocare coi numeri. Giochiamo al 100 di 10, e vediamo di nascosto l'effetto che fa”. (Brindisi con l'ultimo goccio di Amarone). (T. Bergen, ERA LEI/ JUST THE WAY SHE WAS, 2009).

STABILITÀ EMOTIVA

“Oggi su, domani giù. Ma dove sono io? Perché non riesco ad essere stabile?”. “Nessuno è stabile. Qualcuno finge meglio”. (T. Bergen, ERA LEI/ JUST THE WAY SHE WAS, 2009).

HALLOWEEN E TIPPETE

"Nostro fratello grande aveva un poster di Linus e ci parlava di Halloween. Avevo 9 anni. Una notte, con mia sorella piccola, sgattaiolammo nell'orto in cerca di fantasmi o zucche in movimento. Comunque non voglio parlare di feste americane. Ma di un coniglio ferito ad una zampa che trovammo nel fogliame. Uno di quelli scappati dalla gabbia di mio nonno. Lo mettemmo in cameretta, dentro ad uno scatolone. Una garza con il disinfettante, dell'acqua e una carota. Mia sorella ed io dormimmo accanto a lui sul tappeto. La mattina, partimmo per andare dal veterinario, ma ci fermò mio nonno: "Ecco dove stava!! Bravi bravi!!!". E ce lo strappò dallo scatolone, e poi dalle mani. Non l'abbiamo mai più visto. E non vi dico come è finita. Ma io da allora non ho mai più mangiato conigli, e dopo qualche anno neanche gli altri animali. Perché mica è giusto fare differenze. Semplici esseri viventi. E chi siamo noi per comandare sempre su tutto e tutti?". (Memorie di un

SI DOVEVA SFILARE

SI DOVEVA SFILARE. "Volevo solo dormire. Ma si doveva sfilare. Ero una modella di 14 anni. Pensavo di farcela a lasciare gli Urali, magari sposarmi un calciatore o un cantante famoso. Soffrivo di meningite, avrei chiamato pure un medico. Ma si doveva sfilare. L'ho fatto per 13 ore. Poi la febbre ha ceduto il passo al sonno eterno. Claudine mi aveva detto in mensa ch'ero bella, ma avevo gli occhi troppo stanchi. Vero. Gli occhi non li puoi truccare dentro. Mamma mi chiamava sconsolata, pentita, mi rivoleva a casa. Io glielo dicevo che volevo solo dormire. Oggi come oggi tornerei a Pern, mi manca la scuola, e il mio semplice ragazzo buffo e geloso " . (A. Battantier , Memorie di un'adolescente, 2017, Vlada Dzyuba).

DA UN NAUFRAGIO (IRON MAIDEN/PAOLO CONTE)

DA UN NAUFRAGIO PUÒ NASCERE QUALCOSA. "Mai più mi salverò?". "Ma non importa. Cerca di capire, non sprecare il tempo rimpiangendo anni perduti. Stai vivendo i tuoi migliori anni". "Steso al sole ad asciugarmi il corpo e il viso, guardo in faccia il paradiso. Mi sono ambientato ormai, il naufragio mi ha dato la felicità". (Memorie di una canzone: Iron Maiden, wasted years/P. Conte, onda su onda).

INCONTRO (Paolo Conte)

INCONTRO. “Io, ingannato dal sole, ti ho intravista per strada. Io, incatenato e perduto, con le mie mani piene di luce, cercavo l’ombra, schermavo gli occhi per ammirarti come in segreto". (P. Conte).

LA MORTE NON È NIENTE (Henry Scott Holland)

"La morte non è niente. Sono passato dall’altra parte, come nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io, e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora. Parlami come prima, non cambiare la voce, non assumere un’aria triste o solenne. Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme. La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: c’è una continuità che non si spezza. Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente? Solo perché son fuori dalla tua vista? Asciuga le lacrime e non piangere. Il tuo sorriso è la mia pace". (Henry Scott Holland, lib. traduzione A. Battantier). 

Back to black (Amie Winehouse)

"Non hai lasciato tempo ai rimpianti. E a lacrime asciutte vado avanti da sola. Tutto dimenticato vero? Il mio t'amo non è mai abbastanza. Ci siamo detti addio solo a parole. Sono morta cento e cento volte. Tu torna da lei. Io torno a noi". (Back to Black, Amie Winehouse, 2007, lib. traduzione A. Battantier).

INVESTO IN BORSA

INVESTO IN BORSA: DIARIO DI UNA  DÉBÂCLE BORSISTICA. "[…] Un giorno volli cambiar sistema. Ed iniziai a tenere conti su un’agenda, per un mese. Compravo e vendevo in giornata. Era uno stress, ed io tremavo dietro a quel computer. Tenevo i titoli accanto a me, accarezzandoli come cagnolini da compagnia. Ma erano piranha, e mi spolparono l'anima. Investo in borsa. Sosto due turni in vicolo stretto, il sonno è un intruso male accolto, e la notte è nutrita da me che non abbasso la guardia, un toro intriso nel suo stesso sangue. Alzavate i prezzi e non capivo. Osavo e non capivo. Mi ostinavo a volere avere torto. Avete abbassato, avete tritato il mercato, e anche me. L'alba è lenta oggi a salire. Mi sono tolto l'anima come fosse un sasso nella scarpa. Del resto che volevo fare? Smettere non potevo, mica suona -prima- il gong, ad avvertirti che sei stronzo. L'essere stronzo si vince con l'esperienza. Sfiancato sul letto, mi addormento così, alla luce del sole"

Eskimo

"Perché a vent'anni è tutto ancora intero. Perché a vent'anni tutto è chi lo sa. A vent'anni si è stupidi davvero. Quante balle si ha in testa a quell'età". (F. Guccini).

QUANTI ALIBI NASCOSTI NEGLI ALTRI

QUANTI ALIBI NASCOSTI NEGLI ALTRI. “Prima pensavo: 'LORO devono capire che io sto male'. Ma LORO chi? Quanti alibi nascosti negli altri. Poi, nei lunghi mesi -e che fatica- ho imparato che io -da me, per me- dovevo capire perché stavo male. Poi, consapevole, costruire il mio nuovo desideriomdi STARE BENE. PS: so che non è facile questa ricerca di consapevolezza. Ma resta la mia unica via per la felicità”. (Memorie di un amore, A. Battantier, Anima Lisa, 2014). 

QUEL PEZZO D'ANIMA

IL PEZZO PER COMPLETARE L'INCASTRO. "Come se mancasse quella parte d'anima che si incastra nel puzzle del mondo. Apro migliaia di scatole, trovo pezzi bellissimi e colorati. Ma è dentro me che manca il pezzo per completare l'incastro". (Fabrizio Caramagna). 

AVEVA UNA VITA DI MERDA CHE LO CINGEVA D'ASSEDIO

AVEVA UNA VITA DI MERDA CHE LO CINGEVA D'ASSEDIO (SU E GIÙ) "Aveva una vita di merda che lo cingeva d'assedio.  Probabilmente una vita mal spesa. Dal terrazzo il ragazzo capì che, almeno il volo, sarebbe stato interessante.  Senza rincorsa, ma con mirabile salto, si trovò nel vuoto più profondo, circondato da palazzi.  Eppure, la pienezza l'avrebbe incontrata qualche decina di metri più in basso, a contatto con il duro asfalto pisciato dai cani e dalle combustioni dei tubi di scappamento.  Su e giù.  Su e giù.  Se ne accorse la vecchia insonne del secondo piano del dirimpettaio P22. Lei, alle cinque spaccate della mattina se ne stava -come al solito- accoffolata alla finestra con uno yogurt alla banana, ed il caffè riscaldato.  Quando uno dice su e giù, si pensa a qualche metafora sempliciotta, tipo il tran tran della vita moderna o gli stati dell’umore, o altre  cazzate varie.  Qui, in questo speciale contesto di storia, guidata da inequivocabile realismo magico, su e

NON DOVEVAMO VEDERCI PIÙ?

NON DOVEVAMO VEDERCI PIÙ? "Torna al cospetto della coscienza, il nostro amore. Le porte, del resto, si aprono e chiudono quando è il momento. Lo si capisce sempre dopo, quel che si vive. Liberi, in spiagge deserte piene di noi. Come nascono le storie, muoiono. Siamo noi che le scriviamo dopo averle vissute. Ma è bello, dopo il morir, vivere ancora". (Memorie di un amore, A. Battantier, 2005). 

LA BACCHETTA MAGICA È UNA SÒLA

LA BACCHETTA MAGICA È UNA SÒLA. "Belle le fiabe. Ma la bacchetta magica non funziona mai nella realtà. Perché la realtà, alla bacchetta magica preferisce il buon vecchio e solido bastone da camminatore. La bacchetta magica è un pessimo bastone per raggiungere le vette del modello Ideale di persona". (A. Battantier: M. Thompson Nati e i  talenti nel bosco: storia di 6 ragazzini che entrarono nella leggenda, 1996).

I PARADOSSI DEL NARCISISTA

I PARADOSSI DEL NARCISISTA. "Paradossalmente il narcisista fa le cose per gli altri e non per se stesso. Paradossalmente ruota intorno agli altri e non intorno al centro del suo 'significato'. Un significato che non c'è, se non negli altri". (M.Thompson Nati, 1995, I paradossi dell'Io).

Lettera d'amore ad una cagnolina.

"Vita mia,  ho soffiato per te 16 candeline. 16 anni in cui ci respiriamo, cerchiamo, riconosciamo. Uniche e insostituibili l'una per l'altra. A 2 mesi entrasti in casa. Non fu amore a prima vista. Un Angelo volò in cielo troppo presto ed il confronto ti penalizzava. Ti ricordo, minuscolo ammasso di pelo: seduta mi guardavi e scodinzolavi fingendo indifferenza. Risi per la prima volta. Da allora hai sciolto il mio cuore. Tu bella perché vera, sana, altruista, totale. Sei la mia certezza. Mi hai vista piangere, disperarmi, ridere, ballare ma ogni giorno, e con qualsiasi stato d'animo, non ho mai smesso di chiamarti Vita mia. Ora ti porti gli acciacchi del tempo, che non perdona né dimentica.  Fragile e indifesa, guardo te che non puoi più farlo. Ma basta la mia mano mano a sfiorarti, tu mi riconosci, mi annusi, mi doni serenità. Sempre con te. Comunque. Buon compleanno Vita mia!" (Marina Atti, 2017).

ANIMA E PSICOSOMATICA

ANIMA E PSICOSOMATICA. "L'oppressione dell'anima la pagheranno il corpo e la mente. Sia libera l'anima e vivrai qualche refolo di libertà anche qui in terra". (Lao Bu-Shem).

VOGLIO VEDER SUCCEDERE IL FUTURO

VOGLIO VEDER SUCCEDERE IL FUTURO. "Se si guardava indietro, la conosceva, la sua storia, fatta delle cose già successe: ma dopo? Domani? Dopodomani? «Voglio veder succedere il futuro» diceva". (Beatrice Masini, Blu. Un'altra storia di Barbablù, illustrazioni di Virginia Mori, Milano, Pelledoca editore, 2017, p. 23).

TANTO UN GIORNO SI FARÀ

"Se nel tuo mondo immaginario pensassi di volare, il giorno dopo si potrebbe iniziare a realizzare. E se nell'anno non si fa, io lo so che tanto un giorno si farà". (Memorie di un bambino, A. Battantier, Teresa B, 8 anni). 

Tecnicamente

TECNICAMENTE.  "Tecnicamente non ho pianto, ho ingurgitato dolore.  Tecnicamente mi sono rassegnato, faccio passare il tempo. Tecnicamente manovro un robottino, ma scarica è la batteria ed io me ne muoio. In terra -cadendo- si trasformò il clangore nel morbido dolce caldo cuore sfaldato". (A. Battantier, 1992).

LA PSICOSOMATICA: QUANDO RABBIA E PAURA SCOPPIANO NEL CORPO

LA PSICOSOMATICA: QUANDO RABBIA E PAURA SCOPPIANO NEL CORPO. "Herpes, psoriasi, e bombette varie e affini. Ecco l'effetto di un prolungato abuso della pazienza o l’eccesso di freni posti davanti alle emozioni come rabbia o amore. È insomma uno dei modi del corpo per urlare la paura e il desiderio di un cambiamento". https://www.riza.it/psicologia/psicosomatica/6104/herpes-zoster-la-rabbia-che-esplode-sulla-pelle.html

AMBIZIONE, FALLIMENTO, MEDIOCRITÀ...E ORSACCHIOTTI

"Meglio essere esageratamente ambizioso e fallire, o avere successo per qualcosa di mediocre? L'amico mio Francesco dice che è meglio la prima e che se gli va male la vita (vuole fare il calciatore o il cantante) ha deciso che a 30 anni si ammazza, piuttosto che fare la vita da sfigato del padre o del fratello (che fanno i camerieri ma a me non sembrano così sfigati). Ma io penso: Non si potrebbe essere ambiziosi per qualcosa in cui si crede, senza essere mediocri e senza ammazzarsi? Gliel'ho detto a Francesco. Ha detto che ci pensa quando torna dal provino alla Ternana". (Memorie di un adolescente, A. Battantier, 2007, frammento di Matteo "Matto", 16 anni). "Vincé, io mi uccido. Meglio un giorno da leone che 100 da pecora". "Tonì, meglio 50 juorne da orsacchiotto...accussì nun fai 'a figur' 'e merd' ra pecora, ma manc' 'o leone che campa nu jorn' sul'". (Scusate il ritardo, M. Troisi, 1983).

ESERCITARE IL DIRITTO ALLA VITA

"Esercitare il diritto di vita merita azione congiunta di spirito, mente e corpo. In alternativa resta il diritto alla viltà e all'inutile sconforto della lamentela". (M. De Pretis, Viltà e tradimenti alla Vita, 1992).