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Visualizzazione dei post da gennaio, 2021

TI MANCHERÀ ESSERE MATTA

"Vorrei indovinare qualcosa di  giusto. È che mi piacciono troppo le cose matte.  A volte penso: finché puoi falle. Forse questo andare contro corrente è come una specie di malattia che non può passare.  Io c'ho provato a guarire, e mi sono annoiata a morte. Allora ho perso le speranze a guarire, ma ho ritrovato quella forza che mi tiene ancora in vita.  E poi un giorno lo so, mi mancherà tutto questo, e allora sai che c'è?  Me la tengo ancora amorevolmente stretta la mia mattìa".  (Memorie di un'adolescente, A. Battantier, 2007, Monica Sasche, 27 anni)

DANGEROUS PUPPETS

Corri inseguita da pupazzi pericolosi. Puoi contare su di me. Tu sei brava e veloce. Anche loro son veloci;  ti sei chiusa e sono fuori che ti aspettano. Non pensare che nessuno arriverà  a salvarti. Non sei sola,  combatteremo insieme. Ha 13 anni e gioca coi pupazzi. Era il modo in cui comunicava. I bambini rifiutati giocano tutta una vita coi pupazzi. I pupazzi devono starti sempre dietro. Ma a volte si ribellano. E quando te ne accorgi capirai subito che non è cambiato niente. Ma capisci che ti stai perdendo. È così strano, però,  quando ti entra dentro,  quanto sei solo. Ti accorgi che non c'è una verità assoluta. E tu papà, sei sempre così preso, non vedi mai cosa succede. Ecco cara mia la primavera. Dimostra quanto poco controllo hai. A volte non ti accorgi delle cose più semplici. Esattamente come non ti accorgi di me in questo momento. Sai? Mi avrebbe pure stancato questa puzza di vermi. Controlla se questi mostri sono veri. Ti prego, ti prego, dammi un po' di pace,  Ti

ESISTONO LE RAZZE?

ESISTONO LE RAZZE? L’altro è, etimologicamente, il diverso.  Il diverso da me.  Ma anche il diverso da noi.  Le ricadute sociali e politiche dell’interpretazione di questo concetto attraversano l’intera storia umana.  E hanno avuto, ahimé troppo spesso, epiloghi sanguinosi e spesso sanguinari.  A ben vedere, gli etnocidi che costellano la storia, anche recentissima, dell’uomo sono il frutto di una interpretazione, tragica, del concetto di altro inteso come «diverso da noi». Oggi è proprio una scienza, la genetica, a risolvere, decisamente e definitivamente, il problema filosofico e (ci auguriamo) sociale e politico del concetto di altro inteso come «diverso da noi»: nell’ambito della specie Homo sapiens l’altro, semplicemente, non esiste. Ci riferiamo, naturalmente, alla nozione di razza, utilizzata in biologia per classificare insiemi di individui di una medesima specie che presentano caratteristiche comuni e distintive. Tipiche sono le razze canine: ciascuno di noi è in grado di dist

LA GENTE CATTIVA È DESTINATA A RIMANERE SOLA?

Un par de cazzi, i cattivi s'incontrano tra loro. E studiano per fare i danni! Si confrontano su come fare la guerra, fedeli alla natura di marvagità e ignoranzità.  E se un giorno uno di loro, si alzasse e dicesse serio e commosso:  'Io vorrei amare qualcuno!'.  Ecco, allora tutti si alzerebbero in piedi, scompisciandosi dalle risate, applaudendo a quella specie di geniale battuta.  (Memorie di un adolescente, A. Battantier, 2011. Racconto di un vecchietto invitato -da un gruppo di ragazzi- a parlare del bene e del male)

LA MIA PRIMA VOLTA

Avevo 16 anni, lui 17. Mi aveva chiesto di farlo ed io pure volevo farlo; avevo le paure che hanno avuto pure le mie amiche.  Abitiamo in un paese, non sapevamo dove andare, io a piedi, lui un motorino scassato.  Faceva già troppo freddo per starsene in campagna o nel bosco, allora lui una sera, alle bancarelle, mi fa:  "Amò ciò n'idea! Ho trovato un posto da paura!".  Insomma, va bè, mi sono organizzata, dicendo che andavo da un'amica a cena, e con il motorino siamo partiti dal campo sportivo e, stretti stretti, siamo arrivati...al cimitero.  Ettecredo che era un posto da paura!  Ma lui mi rassicura subito:  "Tranquilla, mica ti porto al cimitero, ma abbiamo come una specie di casa nostra!".  Infatti, dovete sapere, che nel piazzale del cimitero ci sta il parcheggio degli autobus scolastici, quelli gialli.  Lui si era accorto che un pulmino aveva la serratura difettosa.  Apre e mi fa luce.  Ha messo in terra un sacco a pelo, io mi son guardata intorno, quei

COME FOSSE ANTANI!

"Tu vai a trovare sempre un senso logico e ti perdi quello che ancora non esiste e, forse chissà, mai esisterà.  Tu vuoi arrivarci con la logica, si vede che hai studiato, questo è sicuro. Ma io abbraccio il non senso e lo accetto...guarda, come questo caffè corretto. Mica l'avevo chiesta io la grappa...e che fai...lo mandi indietro!? In fondo, ricorda: Vivi ogni giorno come se fossi Antani". "Antani!? E chi è nonno!?" "Antani è chi vive ogni giorno come fosse domani. Andiamo và...che fai tardi a scuola".  (T. Bergen, Era lei, 2009, dialogo al bar tra il nonno frikkettone e la nipotina precisina)

LA STANZA

LA STANZA (DALLE PAROLE AI FATTI E RITORNO) Alla casa dello studente passavo tanto tempo nella mia stanza.  Non parlavo con nessuno, neanche a mensa. Come se volessi dimenticare la parola, per riscoprire i fatti.  Mi piaceva questo agire al di là delle parole.  Troppi inganni dalle parole.  In amore poi, non avrei più parlato, per tutta la vita.  La verità è non ero mai riuscita a capire gli uomini.  Per ogni seduzione, un abbandono. Una volta partecipai ad un seminario di un cretino, "Le armi della seduzione", e cretina io che ci buttai i soldi. Il relatore ci disse che esisteva una relazione tra ciò che guarda un uomo e ciò che vuole: ad esempio, chi cerca una compagna si focalizzerebbe sul viso mentre, invece, chi cerca sesso, punterebbe al corpo.  Io iniziai a scansare i guardatori del mio bel paio di curve, degnando di nota chi mi guardava in viso.  Eppure, andava sempre al contrario di come volevo.  Capii che non si può essere amanti senza soffrire, e che gli incantator

TEMA: DESCRIVI UN AMICO (L'IMPORTANZA DELLA FANTASIA)

Il mio amico è un drago e si chiama Drago. I draghi hanno quattro zampe e due ali grandi. Attenzione perché quelli che hanno le ali piccole non volano perché non ce la fanno. Epperò se hanno tanta fantasia e si impegnano riescono a volare anche loro. Il mio amico drago comunque ha le ali molto grandi e, anche quando io sono stanca e non ho fantasia, mi fa volare lo stesso. Ognuno ha un suo drago, epperò molti non si fanno vedere perché sono timidi. Sputano fuoco ma non mangiano le persone. Quando per tanto tempo non si allena la fantasia, allora al nostro drago gli si taglia la testa. Ma loro sono più ostinati di noi e rinascono come la coda di una lucertola, ma sempre un poco più piccoli.  E quando, un giorno, una persona grande sente dentro, improvvisamente, una fiammata di calore, ecco che è quel piccolo, piccolissimo drago che cerca, ancora, di parlare con la fantasia". (Memorie di una bambina, A. Battantier, 2012, Lia, 10 anni) 

IL TEMPO È BREVE (DEDICALO A CHI MERITA)

"Il tempo è breve, occorre imparare a non perdere tempo con chi (e cosa) ci fa perdere tempo.  Occorre imparare a scegliere con oculatezza chi e cosa merita la nostra presenza, dedizione, passione".  (M. De Pretis, Note a margine dell'essere umano, 1970) "Facts and fiction work as a team. We just need facts to investigate the reality of fiction". "Fatti e cazzate lavorano a braccetto. Basta separare i fatti e con essi indagare la realtà della cazzata".  (T. Bergen, Era lei, 2009, quando lui spiega a lei la canzone It's all understood di J. Johnson)

RIDERE, INSEGUENDO L'ALLEGRIA

"Ridere, l’ho sempre fatto. Cercando, anzi inseguendo l’allegria. Senza, l’esistenza somiglia ad un’agonia. Ed io di agonizzare non avevo voglia. Ho sempre provato a lavorare divertendomi, perché non c’è niente di più faticoso dell'andare in ufficio con il muso lungo.  Stavo sempre molto attento a non trasformare il lavoro in ossessione.  Oggi capisco quanto quell’attitudine alla leggerezza mi sia servita.  Sdrammatizzavo tutte le volte che potevo. Avevo sempre a che fare con i rompicoglioni.  Evadere dalla realtà con il gioco era terapeutico.  Parodiammo il nostro universo e in quel modo ci salvammo l’anima". (Alfredo Cerruti)

VI AUGURO SOGNI A NON FINIRE...

Vi auguro sogni a non finire,  la voglia furiosa  di realizzarne qualcuno.  Vi auguro di amare  ciò che si deve amare  e dimenticare  ciò che si deve dimenticare. Vi auguro passioni,  silenzi,  il canto degli uccelli al risveglio  e risate di bambini.  Vi auguro di resistere all’affondamento,  all’indifferenza,  alle virtù negative  della nostra epoca. Vi auguro, soprattutto,  di essere voi stessi.  (Jacques Brel)

L'AMORE ALLO SPECCHIO DOPO

Verrà un tempo in cui saluterai  te stesso che arriva alla tua porta e che vedi allo specchio.  Ciascuno,  sorridendo,  darà il benvenuto all'altro,  invitandolo a sedersi e a mangiare.  Continuerai ad amare l’estraneo che sei stato.  Offrigli pane e vino.  Ridai il tuo amore a te stesso.  Ed all'estraneo che ti ha amato una vita intera, e che non hai mai conosciuto.  Raccogli le carte sulla scrivania,  le fotografie e le righe disperate.  Stacca dallo specchio la tua immagine.  Siediti.  Celebra la tua vita. (Derek Walcott, L’amore dopo l'amore. Libera traduzione A. Battantier, 2017. pH: Specchio rotto con nuvole dentro A. Battantier, 2017)

UN GIORNO VEDRAI UNA BELLA GIORNATA

"Un giorno ti sveglierai e vedrai una bella giornata. Ci sarà il sole, e tutto sarà nuovo, cambiato, limpido. Quello che prima ti sembrava impossibile diventerà semplice, normale. Non ci credi? Io sono sicuro. E presto. Anche domani. Guarda, Natalia, il cielo! È una meraviglia!". (Fëdor Dostoevskij, Le notti bianche)

RECUPERARE QUALCOSA DI PREZIOSO

"Se proprio devo augurarmi qualcosa, ecco cosa mi auguro e vi auguro:  Recuperare qualcosa di prezioso che pensavate perso per sempre. E fate di tutto per stare il più possibile con le persone che amate, confrontarsi, leggere nei loro occhi un pochino di serenità.  Perché, credetemi, è una delle cose più importanti di questo unico piccolo, grande viaggio.  Tutto il resto merita poco". (Gabriele Di Basilico)

TOFFEE ALLA SCOPERTA DELL'ACQUA

"Un giorno Toffee ha scoperto  l'acqua. Dapprima l'ha annusata circospetta, poi ha iniziato a schivarla come fosse serpe, poi a mangiarla; infine, gioco puro.  Il cucciolo che scopre la vita ha il dono di  trasformare la normalità con la passione.  Da allora me la porto ogni tanto alle cascatelle e mi sembra uno scoiattolo volante.  Adopra l'acqua come fosse aria.  Si fa leggera e ci si perde, nuotando per ore, immergendosi alla ricerca di barbi e carpe nane.  Un giorno preparavo la vasca da bagno per le bimbe e, mentre insistevo affinché si svestissero per entrare, sento:  SPLASH!!!  Toffee, quatta quatta, si era tuffata, e per toglierla ci abbiamo messo un quarto d'ora!  Ma già che c'eravamo l'abbiamo lavata, mentre lei giocava con la paperella". (Memorie di un amore, A. Battantier, 2013) https://youtu.be/cvieM8_ikQA #memoriediunanimale #miplab #modelloidealedipersona #modelloidealedifamiglia #battantier #andreagiovannibattantier

MY NEW SUPERHERO!

"Personalizza il tuo eroe e migliora le tue abilità, duellando contro mostri infami e codardi. È Super Willy Monteiro Duarte, il mio nuovo super eroe". "Customize your hero and increase your prowess by dueling infamous and cowards monsters. He is Super Willy Monteiro Duarte, my new superhero". (A. Battantier, Memorie di un amore, 2020, pH _Ipman, muro in via Firenze, Pescara)

L'ORCHESTRA (E LA SOCIETÀ IDEALE)

"È la società ideale, nella quale ti ascolti, ascolti il tuo vicino; una società che si ascolta si migliora.  Non studiamo, non proviamo ore ed ore per essere i migliori, ma per migliorare.  Perché quando io miglioro me stesso, anche il mio compagno suona meglio e il suo suonare meglio spinge me a suonare meglio. Non esiste l'ultima nota, perché l'ultima nota che suona uno strumento è la nota che inizia l'altro".  (Ezio Bosso)