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Visualizzazione dei post da aprile, 2022

LA MIA OMBRA

Ecco Tomas, splendido pastore tedesco, ci siamo accompagnati per 15 anni.  Eravamo in simbiosi: in ufficio, dai clienti, ormai lo conoscevano, quando mi vedevano arrivare salutavano prima lui.  Un cagnolone di 40 chili e 60 cm al garrese, con i bambini era come un gattino che fa le fusa.  E, a proposito, in casa avevamo una gattina che lui proteggeva come una figlia.  Tomas aveva imparato a lavarsi le orecchie con la zampa e la micia, quando suonavano alla porta, ringhiava.  Usavano la stessa ciotola.  Gli animali ti cambiano la vita, fanno capire la bontà d'animo, la dedizione, l'amore.  Sono passati 20 anni, ti ricorderò per sempre. Tomas nel mio cuore, una parte di me.  💖🐾 (Ernesto Buratti, Memorie di un animale, 2021)

IN RITARDO PER IL TÈ

Un ricco uomo d'affari inglese se ne stava comodamente seduto su di una "cesta trasporto". Per lui la vacanza  durava da 16 mesi ormai, lontano da Londra, alla ricerca di una tigre trofeo da portare al circolo, possibilmente più grande della pelle spedita da Lord Curzon.  Se ne stava seduto Lord Canning,  sbuffando per quei fastidiosi sobbalzi. Probabilmente la donna non era avvezza ad una mansione così delicata e senz'altro lui l'avrebbe riferito al segretario del viceré. Lord Canning pensava che una vecchia non doveva essere impiegata a servire, tuttavia, ormai mancavano 3 miglia, forse un'oretta buona e, se avesse continuato a frustarla, quella sarebbe crollata e allora, addio partita di carte dopo il tè con miss Cliff. La donna sorreggeva sulla sua povera schiena una sedia, stretta al suo esile corpo e alla fronte, da una doppia fascia di cuoio.  La donna impiegò quasi 2 ore per le sue ultime 3 miglia.  Venne fatta abbattere a frustrate quella notte stessa

PENSO CHE UN SOGNO COSÌ...

"Mi sono accorto ora, all'età di 70 anni, di quante cose andavano prese al volo, e quante ne ho lasciate scappare, per abitudine, paura, convenzione.  La canzone che fa: "Penso che un sogno così non ritorni mai più" rende bene l'idea.  Le cose in questo mondo non durano per sempre.  Volare e, soprattutto, non lasciarsi scappare le occasioni.  Bisogna credere nelle canzoni, alzarsi la mattina con il sorriso ed iniziare.  Goditi i momenti che non torneranno, e fai che splenda il tuo buon giorno". (M. Thompson Nati, 2010) *** "Buona giornata e un cammino verso il sole, dentro di noi". (Lao Bu-Shem, Il Mantra della gioia)

LA GUERRA (DI PIERO)

Lungo le sponde del mio torrente voglio che scendano i lucci argentati, non più i cadaveri dei soldati, portati in braccio dalla corrente. Così dicevi ed era d'inverno e come gli altri verso l'inferno te ne vai triste come chi deve, il vento ti sputa in faccia la neve. Fermati Piero, fermati adesso, lascia che il vento ti passi un po' addosso, dei morti in battaglia ti porti la voce, chi diede la vita ebbe in cambio una croce. Arrivasti a passar la frontiera in un bel giorno di primavera e, mentre marciavi con l'anima in spalle, vedesti un uomo in fondo alla valle che aveva il tuo stesso identico umore ma la divisa di un altro colore. Sparagli Piero, sparagli ora e dopo un colpo sparagli ancora, fino a che tu non lo vedrai esangue cadere in terra a coprire il suo sangue E se gli sparo in fronte o nel cuore soltanto il tempo avrà per morire ma il tempo a me resterà per vedere gli occhi di un uomo che muore. E mentre gli usi questa premura quello si volta, ti vede e ha pa

PAX AUGUSTA (LA PACE VISTA DA UNA RAGAZZINA)

"Mi sono chiesta tante volte, l'uomo cos'è? Cosa dobbiamo ancora capire dell'uomo? A che serve studiare la storia? Ci fate fare i temi, gli uomini, sì bravi, tante invenzioni, ma chi inventerà come fare la pace? L'evoluzione a che serve se va sempre peggio? Questa vita è una trappola di labirinto, giriamo sempre intorno senza via d'uscita. Alle volte è andata bene, abbiamo studiato la Pax Augustea, quel magico periodo della storia dell'Impero romano, dal 27 a.C. al 14 d.C., Ottaviano Augusto, primo Imperatore di Roma. Augusto ci ha provato a portare la pace. Ognuno di noi dovrebbe essere Augusto dentro (come mio nonno). Noi ragazzi non la vogliamo la situazione che abbiamo ora.  Non sappiamo come fare epperò, a che serve ragionare se non per provare a trovare soluzioni? Io non ho idea di quello che c'è da fare ma so che quello che fanno i grandi non funziona.  Quando saremo grandi sarà troppo tardi, noi vogliamo  trovare una soluzione adesso che siamo r

IL FUTURO (L'IMPORTANZA DELL'AMICIZIA…O QUELLO CHE È)

Che c'è avanti a noi? È tutto oscuro e ignoto o posso anticipare qualcosa per arrivare preparata? Mi piace sognare, immaginare quel che sarò, mi piace osservare i cambiamenti intorno e dentro me. Ecco perché mi piace la storia.  A volte vorrei scappare indietro nel tempo, a quando ero ancora bambina, da bambini eravamo tutti più buoni di cuore.  Ma vorrei anche scappare avanti nel futuro, per vedere quello che sarà, ma poi se torno indietro non sarà più un presente; non voglio che mi portino via il mio presente,  senza suspense non ci sarebbe soddisfazione. La cosa più bella è l'amicizia con Giovanni, noi stiamo bene insieme, ci capiamo anche quando ci facciamo il solletico e ridiamo le ore infinite.  Non bisogna avere paura del futuro, prima lo capisco e meglio è.  L'amicizia, o quello che è, ci salverà.  Quando ci sentiamo soli dobbiamo ricordarcelo.  Io non lascerò mai Giovanni, anche quando finirà il mondo.  Forse ci sarà un attacco, così hanno detto alla TV.  Ma io non

L'ULTIMO ANNO DELLA PASSIONE DI CRISTO

Come al solito, in occasione della rievocazione della Passione di Cristo a Civita di Bagnoregio, la famosa cittadella che muore, si era attivata la selezione per una rosa di candidati.  Si cercavano ancora febbrilmente 27 comparse, Giuda, Maddalena e Maria.  Per comprendere l'importanza dell'evento, basti pensare che l'anno precedente aveva visto giungere 450 candidature per un solo posto di Cristo.  Del resto, si trattava di una rievocazione assai realistica, con scene di violenza cruda, a tratti gratuita. Come se la folla di quei turisti accorsi, già due o tre giorni prima, provasse un malcelato sadico piacere nel donare frustate al Messia, metafora triste del quotidiano trattamento riservato dai cristiani all'illuso redentore.  L'ultimo anno venne scelto un cristo tedesco, Mark Seeberger, sincero cattolico della Baviera, giunto da Monaco per la francigena.  Il povero Cristo ricevette vergate di olivo sulla pelle madida di sudore, sempre più mescolata al sangue. 

COM'È PROFONDO IL MARE

Non c'è più decoro, Dio o chi per lui sta cercando di dividerci, di farci del male, di farci annegare. Lo lasciò cadere, a piangere e a urlare solo in mezzo al mare. Poi da solo l'urlo diventò un tamburo e il povero, come un lampo nel cielo sicuro cominciò una guerra per conquistare quello scherzo di terra che il suo grande cuore doveva coltivare. Poi una storia di catene, bastonate, com'è profondo il mare. Frattanto i pesci dai quali discendiamo tutti assistettero curiosi al dramma collettivo di questo mondo. È chiaro che il pensiero dà fastidio, anche se chi pensa è muto come un pesce, anzi un pesce è difficile da bloccare. Certo, chi comanda non è disposto a fare distinzioni poetiche. Il pensiero come l'oceano non lo puoi bloccare, non lo puoi recintare. Così stanno bruciando il mare Così stanno uccidendo il mare Così stanno umiliando il mare Così stanno piegando il mare (Lucio Dalla)

DONNA MARANELLO (LA LENTEZZA È POESIA)

Questa mattina mentre andavo a scuola, sulle righe attraversa, come una tartaruga gigante, un'anziana signora, accompagnata da una signora indiana, tipo badante.  A un certo punto, sentiamo una brusca frenata. Una Fiat Panda frena di colpo per non schiacciare la lenta e commovente coppia. La vecchietta nemmeno se ne accorge.  La signora indiana si spaventa, poi riprendono la loro traversata pedonale.  Nella macchina c'è una signora visibilmente infastidita da cotanta lentezza. Strimpella nervosamente le mani sul manubrio. Ma non può fare niente oramai, perché ha già fatto la prima figura di merda.  Quando la vecchina termina la sua titanica impresa, donna Hamilton riparte sgommando a mezzo metro dalla signora. Ma la signora non si rende conto che c'era il traffico poco avanti e allora BOOM!! Sbatte contro un furgoncino (in doppia fila).  Dalla finestra della scuola siamo già alla seconda ora.  E donna Maranello è lì ferma, in compagnia del discolo furgonista in doppia fila,

LA PRIMAVERA ERA ARRIVATA (SPRING HAD COME)

"E in quella magnifica giornata di primavera sentì che il ricordo di lei non gli era doloroso. Io la primavera la intendo così: dopo ogni fine c'è un nuovo inizio, una rinascita che ci porterà in un luogo che potremo chiamare la nostra casa. Nacqui in un furgone, in primavera, vivevamo nei boschi con mio padre e mia madre. Sono cresciuto in mezzo a persone creative e dedite all'arte, ma i miei primi ricordi sono legati alla primavera.  Ecco perché respiro quest'aria fresca, rivivo quei momenti e provo di nuovo la gioia di raccontarti la mia storia, la gioia di essere amici.  Come un linguaggio che condivido con te, tutto ciò che sono lo condivido con te, e così, anche questa primavera è una sorta di varco dimensionale per tutti i nostri ricordi.  Ma intanto la primavera era arrivata. Sapevo solo che dovevo andarmene. Volevo andarmene. Dobbiamo tutti partire per rinascere, lasciando gli inutili fardelli".  "And on that delicious spring day he felt that the tho