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Visualizzazione dei post da agosto, 2018

SOLO? AFFATTO!!!

"[...] Così facendo non sarai mai solo. Tu, quando sei determinato come ti conosco, trasmetti la tua forza e non sei mai da solo. Partire, agire mette in movimento un qualcosa di meravigliosamente impalpabile, l'energia del mondo attorno a te, mossa da te". (M. Thompson Nati, Taccuini Verdi, 1956, su M. De Pretis).

LA PAZZIA

"Giudicare la pazzia è come giudicare il mare o il nulla o l'amore. Un mero esercizio di stile. La pazzia la si vive e la si percepisce addosso, la si ama, la si abbraccia. È così che il non senso diventa senso". (Extract from “A story about life and other impossible pursuits”. M. Thompson Nati, 2007).

IL TRENO DEI DESIDERI

QUANDO IL TRENO DEI DESIDERI VA ALL' INCONTRARIO, ATTENTA CHE TE 'CIACCA. "Lo amo, lo amo ancora, nonostante tutto. Forse la vita vuole questo per me. Mi è passato sopra un treno e non so cosa sento. Un amore. Un amore che fa tanto male. Ammazzate se fa male". (A. Battantier, Memorie di un amore, 2012, Nebù Loser).

LA MIA CONVERSIONE AL VEGANESIMO

"Avevo 26 anni. Ricordo la mia conversione al veganesimo, quando compresi che la carne è il corpo morto di qualcuno che avrebbe desiderato continuare a vivere. Mi ero persa nel bosco, sul Monte Amiata, con il mio ragazzo. Camminammo 3 ore, forse più, cercando more e bevendo acqua a una fontana. In serata giungemmo in un insperato chioschetto, al limitar del bosco. C'era un cartello giallo, con una scritta nera, diceva: FERRAGOSTO, OGGI LASAGNE E ABBACCHIO. Io esclamai affamata: "Dai Mirko, entriamo, anche se il chiosco è misero, ci voleva". Un anziano dalla folta barba, che anni dopo ho riprovato a disegnare, se ne stava appoggiato ad una staccionata ed esclamò, senza guardarci: "È sempre misero un posto in cui si serve un abbacchio. Ovvero, un agnellino giovane, un lattante, destinato fin dalla nascita al macello". Poi si allontanò. Entrai, mangiai del cocomero, solo cocomero. E da quel giorno qualcosa cambio per sempre in me". (A. Battantier, Memorie

PURGATORIO

PURGATORIO. "Chi è finito in purgatorio ha conosciuto la purezza. Le anime del purgatorio non hanno fatto abbastanza, o devono fare ancora. Ritrovarsi. Non in maniera statica, ma in perenne e continua ricerca. La stabilità nel movimento aiuta a sostenere la ricerca della grande montagna da scalare". (Manlio De Pretis, Note a margine dell'esistenza, 1970).

Il miracolo dell'amore

"Quanto dolore cerchi di nascondere nelle illusioni. Quando aprirai il cuore  un mondo di briciole svanirà nel nulla. Quando aprirai la mente scoprirai qualcosa che hai sempre sognato di trovare: Il miracolo dell’amore". (Eurythmics, il miracolo dell'amore).

Hannah Arendt (Nati per incominciare)

"Il corso della vita umana, diretto verso la morte, condurrebbe inevitabilmente ogni essere umano alla rovina e alla distruzione. Se non fosse per la facoltà di interromperlo e di iniziare qualcosa di nuovo, una facoltà che è inerente all’azione, e ci ricorda che gli uomini, anche se devono morire, non sono nati per morire, ma per incominciare". (Hannah Arendt, Nati per incominciare).

PER QUANDO SEMBRAVA FINITA

"Per quando le cose vanno male, ricordarsi che la vita nostra può ricostruirsi ancora. Per quando sei nel buio, nell'orrore, ricordarsi che rinascere è una responsabilità. Rinascere è un'azione dovuta. Iniziare qualcosa di nuovo è la risposta al nulla, anzi, l'azione mirata ci rende nuovi poiché interrompe il nulla". (A. Battantier, 2012, Memorie di una dipendenza, Alex Tacchi: per quando sembrava finita).

Lucio Dalla, Canzone

"Non so aspettarti più di tanto. Ogni minuto mi dà l'istinto di cucire il tempo e di portarti  qua. Stare lontano da lei, non si vive. Stare senza di lei mi uccide. Canzone: cercala se puoi. Dille che non mi perda mai. Và per le strade, tra la gente. Diglielo veramente. Io i miei occhi dai tuoi occhi non li staccherei mai". (Lucio Dalla, Canzone).

LA GELOSIA

LA GELOSIA E LA FLEMMA DI FLEMING. "Alle volte, sopra le macerie di un sentimento, risulta utile un sentimento di calma e compostezza. Aggrappatevi a un nome, ad una parola qualunque. Troisi si aggrappò  a Fleming. Nel lungo periodo non serve a un cazzo, ma è un lenitivo per i primi minuti". (Memorie di un amore, A. Battantier, 2007, Ugo Bertolli). https://youtu.be/UcQeBjeYJ3k

IL DOMANI È SEMPRE ETERNO

"Perdonami amore. Il domani è sempre eterno quando non ci sei. Io perdo tutto senza la visione tua delle cose. La strada insieme sembra meno fragile e non si decompone sotto i piedi. Siamo 2 bambini ancora. Insieme però siamo bambini forti. E di questi tempi è una forza immensa". (A. Battantier, Memorie di un amore, 2012, Luigi Dylan Dog, 16 anni).

LA RINASCITA

LA RINASCITA. "[...] Le sue sciocche, prevedibili ambiguità. Ci siamo visti, per lasciarci. I suoi 'non so' li ho tradotti -facendomi forza- in un solo forte e chiaro, definitivo 'NO'. Dapprima sembrava tutto incolore, non sentivo niente, né tristezza né allegria. Poi, semplicemente libera. Candy è morta. Finalmente". (A. Battantier, Memorie di un amore, 2016, Candy Rip).

L'amore? Mica è tutto razionalità

L'AMORE? MICA È TUTTO RAZIONALITÀ . "Donare è ricevere da quel che dai". [...] "L'amore? Che vuoi che ti dica, mica è tutto razionalità! Avrà sempre qualcosa di inspiegabile. E questo qualcosa si chiama amore. Il resto è spiegazione". […] "Il tempo ci mette tempo a passare. Ogni giorno è fatto per amare, e l'amore trattenuto muore. Sii ogni giorno amatore di vita e donatore d'amore". (M. Thompson Nati, I need around you/Ho bisogno che tu ci sia,  2015, Around P. Tosca Panunzio, Tutte le lettere, 1932) .

SONO I DESIDERI CHE SALVANO

SONO I DESIDERI CHE SALVANO. "Non è che volevo essere felice. Volevo salvarmi. Ma ho capito tardi da che parte bisognava andare: dalla parte dei desideri. Sono i desideri che salvano. Tu stai con loro, e ti salverai. Però troppo tardi l’ho capito. Se le dai tempo, alla vita, lei si rigira in un modo strano, inesorabile: e tu ti accorgi che a quel punto non puoi desiderare qualcosa senza farti del male. E più ti agiti più si ingarbuglia la rete, più ti ribelli più ti ferisci. Non se ne esce. Quando era troppo tardi, io ho iniziato a desiderare. Con tutta la forza che avevo. Mi sono fatta tanto di quel male che tu non puoi nemmeno immaginare". (Alessandro Baricco).

SERENITÀ E STUPORE

LA SERENITÀ ATTENDE DI ENTRARE CON LO STUPORE. "La serenità, questa sconosciuta amica che ti rimira da lontano. Son io che non la faccio entrare. Lei attende di vivere in me. Serve far posto, gettando via gli inutili fardelli che mi sono messo in fondo all'anima" [...] "L'Essere merita Stupore e Serenità. Stupore senza serenità porta a turbamento dell'anima. Serenità senza stupore conduce agli automatismi di rassegnazione. Sappiate dunque coniugare armoniosamente -giorno dopo giorno- Stupore e Serenità".(M. De Pretis, Note a margine dell'essere umano, 1970).

ERRORI

ERRORI, GUARDATI ALLO SPECCHIO E PERDONATI. "A 14 anni pensavo che non avrei sbagliato quasi più. A 16 ho capito che quel QUASI fa la differenza. Sbaglio ancora a 17, e penso a 18 e così via. Nuovi errori, ma quello che mi fa impazzire, è rifare sempre gli stessi. Che coglione. Poi vedo gli adulti che continuano a sbagliare da grandi esperti cazzari quali sono. Quante ferite, e quante volte dovrei chiedere SCUSA ogni giorno. Forse devo chiedere scusa a me stesso, per non essere umile e non essere riconoscente, per non vedere ed ascoltare il mondo intorno a me. Quella rabbia che ho dentro andrebbe capita, e una carezza basterebbe alle volte per lasciarla uscire via nel vento. Ma le carezze vanno anche date e non solo pretese". (A  Battantier, Memorie di un adolescente, 2007, Edoardo Angherici, 18 anni...quasi).

USCIRE DALLA GABBIA DELLE EMOZIONI

USCIRE DALLA GABBIA DELLE EMOZIONI. "E aspetto sempre appesa ad un filo in salsa fantasia. Una roulette si attiva quando aspetto te. Mi chiamerai? Ci sarai? Mi sento obbligata ad aspettarti perché l'amore ha i suoi comandamenti. L'amore è garanzia di salvezza, specialmente quando ci credi. Il buio è un rischio che in amore si corre. Amore dammi luce,  io ti aspetto in fondo a una caverna. Tra le fauci di un drago mi sono cacciata, mi sono consegnata senza lottare. [...] Pensavo che lui sarebbe stato la condanna della mia vita. Poi, poco a poco, realizzai che io non ero mica - necessariamente- una condannata all'ergastolo. No. Allora, iniziai a decidere -solo io- quando espiare per uscire. [...] Le chiavi ce le abbiamo noi, non diamole a nessuno. E la cella divenne spazio meraviglioso e infinito". (Memorie di un amore, A. Battantier, 2008, Janette Brimmer).