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Visualizzazione dei post con l'etichetta Sogno

Insonnia

"Alle 3 mi sveglio e penso: Cazzo! Ma è possibile? Niente, non riesco a dormire. Allora scendo dal letto, mi trascino davanti alla TV. Poi, quando mi sento abbioccato, quatto quatto mi avvicino al letto. Ma a cosa penso? Io qualche pensiero di ansia ce l'ho ma non mi ricordo. Mi monta solo quel nervoso, ma è il nervoso per l'essermi svegliato! Solo la lucetta dell'alba mi rasserena, mi regala quella sicurezza che il peggio è passato. Il peggio è il buio, e allora 2 orette me le faccio. Mi servirebbe una specie di lucetta come di sole-basso-basso-che-ancora-non-è-uscito, e allora io dormirei tutta la notte pensando che è quasi quasi giorno". (Memorie di una dioendenza, A. Battantier, 2005).

Dormire per svegliarsi guariti

"Vorrei farti dormire, ma come i personaggi delle favole, che dormono per svegliarsi solo il giorno in cui saranno felici. Succederà così anche a te. Un giorno ti sveglierai e vedrai una bella giornata. Ci sarà il sole, e tutto sarà nuovo, cambiato, limpido. Al tuo fianco, io aspetto che tu abbia completato il viaggio dentro di te, e guarito le vecchie ferite. So che quando tornerai dai tuoi incubi cammineremo mano nella mano". (Fëdor Dostoevskij, “Le notti bianche”/Isabel Allende “Eva Luna racconta”).

IL SOGNO FOTOGRAFA IL NOSTRO IO NASCOSTO

"Quello che sogniamo la notte è l'elaborazione e il residuo delle sensazioni vissute durante la giornata. Il sogno è spesso la rivincita delle cose disprezzate o il rimprovero per quello che non abbiamo fatto o che pensiamo di aver fatto (bene o male). Il sogno fotografa la sensazione del nostro Io più nascosto". (A. Battantier, Around Anatole France, 2007).