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Visualizzazione dei post da febbraio, 2022

AMORE: FATTI E PAROLE

"I fatti possono parlare da soli con una precisione schiacciante". "Facts can speak for themselves with overwhelming precision". (Joseph Conrad, Typhoon) *** Mi sentii improvvisamente amata e magicamente capita, dopo anni di incomprensioni con gli uomini. Mi donava mille attenzioni, tutto il suo tempo. Mi ritrovai accerchiata dal suo amore...ma quale amore, mi aveva sedotta presentando presto il conto. Non vi fate fregare dai facili entusiasmi. Non bastano folli emozioni per curare le ferite dell'abbandono e della bassa autostima.  Dobbiamo provare a farcela da sole e, se qualcuno arriva, costruisca con noi qualcosa, passo passo, il tempo può essere veleno o antidoto, prestate attenzione ai fatti, non alle illusioni di false promesse sospinte dai refoli delle parole". (A. Battantier, Memorie di un amore, Il Vaccino N, Natalia, 29 a, 2017) *** "Fatti e cazzate lavorano a braccetto. Basta separare i fatti e con i fatti indagare la realtà della cazzata&qu

ERA UN MONDO ADULTO (LA GUERRA E LA SOCIETÀ LIQUIDA VISTI DAI RAGAZZI)

Paolo Conte dice in una canzone: "Era un mondo adulto, si sbagliava da professionisti" Mia nonna diceva: "Se devi fare una cosa falla da professionista altrimenti falla fare ai professionisti". Questo è il senso della canzone della vita, si continua a sbagliare anche da grandi, sperando ogni volta di non sbagliare più, in realtà l'esperienza ti porterebbe a non ripetere gli errori del passato ma non a commettere errori nuovi. È un casino ragazzi, io ho solo 18 anni e adesso ci sono i professionisti della guerra e mio padre è diventato un esperto di guerra, passa tutto il tempo alla tv in pantofole e sentenze.  Le guerre non sono mai semplici e le progettano i professionisti. Uno si distrae e si sveglia la mattina coi bombardamenti. E il motivo è uno solo: la volontà di sopraffazione di qualcuno verso qualcun altro, per espandere il potere, sempre questo cazzo di potere che porta a malefatte, senza mai nessuna  pietà  per gli esseri viventi (animali compresi) che

BUON COMPLEANNO PAPÀ

Passano gli anni, mi sforzo di non pensarti e non parlare di te, per esorcizzare il dolore. Ma non riesco. Tempo, non mi stai aiutando! Tante cose sono accadute da quando non ci sei, grandi gioie e diversi dolori.  Avrei voluto condividere tutto con te: vittorie, conquiste, errori e fallimenti, come facevo da bambina ogni qual volta si presentava qualcosa di nuovo. Restavi ad ascoltarmi e, quando qualcosa andava male, riuscivi a farmi vedere il lato positivo delle cose. Mi  manchi. Buon compleanno papà, ovunque tu sia. (Maria Antonietta Napoli) 🌹❤️

CARI GENITORI

"Avevo pensato di farla finita se fosse andata male scuola.  Ma non era la scuola, era per fargliela pagare ai miei. Quando ci si ammazza è sempre per farla pagare a qualcuno.  Anche le mie amiche non si sentivano capite, tra di noi lo dicevamo sempre:  sì è vero siamo viziate, ma ci avete fatto voi adulti così, e comunque sono i grandi i primi a non parlare coi bambini.  Io da piccola avrei parlato per ore, e intere nottate, ma mia madre aveva da fare, o piangeva, e mio padre non c'era mai per il lavoro.  Poi dicono che una si chiude.  Certo, ma se quando tu apri la porta, loro te la sbattono in faccia, è normale che poi resti dentro con i tuoi problemi, che si gonfiano e ti schiacciano sempre più.  Mi avvicinai alla finestra studiando come fare per non ferirmi e basta.  Dicevate che ero sempre distratta, e invece voi?  Dove eravate?  Perché mi avete fatta?  Per lasciarmi al parcheggio della vita? Ma perché uno fa i figli se prima non ha risolto i problemi suoi?  Avrei voluto

RICORDI DI CARNEVALE

Ricordo i primi tempi della passione per il cucito. La mia nipotina mi chiese un vestito da carnevale: Barbapapà: Uscì fuori qualcosa che a lei piaceva molto, assomigliava ad un cilindro allungato rosa, insomma...sembrava un profilattico più che un pupazzo!  Vinse il premio per la maschera più simpatica, lei era felice, io, da parte mia, continuo ad avere il dubbio che la giuria non abbia capito da cosa fosse travestita. (Sara Tavazzi)

CI VUOLE TEMPO. QUANTO?

-Ci vuole tempo, Hélène... -Quanto tempo? -Ci vuole il tempo di una vita per capire perché! -Ma poi è troppo tardi! -Questo è appunto il significato della vita. -È troppo comodo così, gli facciamo dire quel che vuole alla vita...Paul...io voglio fare quel che dico io! Non aspetterò la prossima vita per stare con i miei sogni! Ecco perché bisogna lottare fino alla fine! -It takes time Hélène. -How long? -It takes a lifetime to understand why... -But then it would be too late! -This is, indeed, precisely the meaning of life. -It'is too easy, so we say what life wants...I want what I want Paul...I want to fulfil my dreams. I will not wait for the next life to be with my dreams. We must fight to the end! (Thomas Bergen, Just the way she was)

LEGÀMI D'AMORE

Restare fusi insieme o via dispersi  si va pel mondo? Cosa ci unisce e cosa ci sfalda,  allontanando la forza tra noi? Noi, stretti abbracciati in un letto piccino, ci salviamo o ci soffochiamo? L'amore, un gioco d’equilibrio tra l'antico tempio e il nuovo in nuce da scoprire. (M. De Pretis, Legami d'amore, 1932)

UN MOMENTO (LO SGUARDO DEL PICCIONE)

"C'è un mio amico diverso da me e non capisco perché mi ha fatto male quello che è successo.  Stavamo alla scuola calcio ad aspettare fuori dalla rete il cambio gruppo. Dario è arrivato ridendo e ha detto: "Corri, corri, ci sta un piccione morto!". Io non capivo perché rideva, sono andato a vedere anche se non mi andava tanto. Quando ho visto il piccione ho provato tristezza e mi è dispiaciuto, era piccolo. Dario voleva colpirlo attraverso la rete con un piccolo bastone per vedere se si apriva. Io gliel'ho tolto e gli ho detto: "Lo possiamo prendere e seppellire dopo, quando finisce la partitella!". Ma lui si è messo a ridere e ha risposto: "Ma che ti frega, è solo un piccione!". Io ci sono rimasto male, forse Dario non è un mio amico, preferisco chi vuole bene agli animali. Dopo la partitella è venuto Pietro il guardiano con la scopa ed il raccoglitore mondezza.  Io gli ho chiesto di aiutarmi e l'abbiamo seppellito dietro al giardino del

PERCHÉ DEVO SEMPRE AVERE BISOGNO DEGLI ALTRI?

"C'è qualcosa di terribile nella realtà, e io non so cos'è. Nessuno me lo dice". -Mi fanno male i capelli, gli occhi, la gola, la bocca. Dimmi se sto tremando! -Sì, un po', ma forse è il freddo  -Sì, ho freddo. Ho freddo. Ho freddo...Tu non mi ami, vero? -Perché me lo domandi? -Non so neanch'io perché.  Non mi basta mai, perché devo  avere sempre bisogno degli altri?  Io devo essere cretina: è per questo che non me la so cavare. Sai cosa vorrei?  Tutte le persone che mi hanno voluto bene...averle qui, intorno a me, come un muro. (Deserto rosso, Michelangelo Antonioni, 1964)

NON DOVEVO CADERE

Sì, da vecchi si piange perché siamo vecchi. Ho 79 anni. E non dovevo cadere.  Camminavo così bene, mi arrampicavo sugli ulivi, per potarli, come ogni anno.  È successo.  Piango e non riesco a crederci che sono caduto.  Ora so che sono vecchio.  Piango perché sono vecchio, mica perché sono caduto. Non credevo che servisse una caduta per capirlo. E' che non ho voluto mai arrendermi, forse chissà, la saggezza ce lo dovrebbe far capire ma, purtroppo si invecchia senza troppa saggezza. Qualche volta non si vuole capire di essere vecchi, proprio per avere qualcosa per cui valga la pena andare avanti e il decadimento fisico e mentale si supera pensando alle cose che si riescono ancora a fare. È triste sentirsi vecchi, perché con la mente spesso non ce ne accorgiamo subito che il corpo perde colpi.  Forse un tempo era meno traumatico invecchiare, oggi la paura di invecchiare  è diventata un'ossessione. Cerco di farci i conti. È triste sentirsi vecchi, epperò spero di riprendermi e di

BRAVO, ORA PERÒ NON ESAGERARE (NUN T'ALLARGÀ)

Sutor, ne ultra crepidam! Calzolaio, non (andare) oltre le scarpe, nun t'allargà. Quante persone argomentano di materie su cui non hanno competenza? Valerio Massimo e Plinio il Vecchio citano la frase (nell'originale "ne supra crepidam sutor iudicaret", ossia che il ciabattino non giudichi più in su della scarpa), attribuita ad Apelle di Coo, a quel tempo considerato il maggior pittore mai esistito in Grecia (370-306 a.c.). Aveva egli pubblicamente esposto una sua opera, quando un calzolaio (sutor) aveva criticato il modo in cui era stato rappresentato il sandalo (crepida, dal greco krepis). Apelle fece tesoro del giudizio competente, correggendo subito quel particolare.  Tuttavia, il giorno dopo il ciabattino tornò a sentenziare pubblicamente, criticando professorale e ad alta voce anche la rappresentazione del ginocchio. Fu allora che Apelle, stizzito, avrebbe pronunciato la celebre frase.  Un po' come mio padre che parla, parla, parla, ma che cosa dice!? Pensa

L'ORSA (MALEDETTI ANIMALI IMPREVEDIBILI)

L'orsa reagì per difendere i suoi cuccioli. Del resto l'incontro con i cacciatori fu inaspettato ed essi avevano intenzioni minacciose. Voi come vi sareste comportati da mamma (o da papà) per difendere i  cuccioli ed il territorio vostro? Dopo l'incidente i due uomini tornarono fortunosamente a valle, denunciando quell'increscioso accadimento:  erano stati feriti e, soprattutto, avevano perso i fucili, nel tentativo di fuga alla jeep. Adesso in molti, dalle nostre parti, pretendevano la morte dell'orsa. Per i cacciatori, poi, troppo era stato l'affronto di non essere riusciti a pigliarla a fucilate; come si era permessa di reagire?  Maledetti animali imprevedibili. L'orsa li aveva sorpresi, quelli spararono, sbagliando però -per la paura- più volte il tiro. Intervennero i politici, dichiararono che, per il bene dei turisti della montagna, l'orsa doveva essere soppressa. L'assessore Grumaldi aggiunse che i 3 cuccioli sarebbero stati smistati in due zo

E L'IMPOSSIBILE SARÀ POSSIBILE

Mangiare animali non è una naturale necessità umana, è un'abitudine socialmente condizionata.  La cultura alimentare è la summa delle abitudini che ci inculcano sin da bambini.  Serve tanta conoscenza e, soprattutto, un profondo esame di coscienza empatico. Serve cambiare paradigma. Le abitudini consolidate  possono essere avvolte da nuova empatia (non più solo per il gattino e il cagnolino, ma per tutti gli esseri viventi), ricercando una connessione utile ad attivare, chissà, un giorno, cambiamenti fondamentali per questa nostra terra. Il rispetto per gli animali per me è questo:  Se li rispetti non li mangi.  Troppo comodo rispettare esseri viventi senzienti con un cuore che batte...escluso ore pasti! È bello mangiare qualcosa e non qualcuno.  Certo, se pensi solo al piatto a tavola e alla panza piena, le abitudini consolidate  prevarranno sull'empatia  e su di una connessione utile ad attivare, chissà, un giorno, cambiamenti fondamentali per questa nostra terra. Il conformi

IL TRADIMENTO È UN'OPPORTUNITÀ ?

Un tradimento non avviene per caso. Si tradisce per cambiare, si tradisce per non cambiare, per evasione (dal carcere dice Jason), per rappresaglia o per ricerca di confronto e compensazione. Conosco poi chi tradisce per fare opera di bene...che bella scusa, vero Marco?  Si tradisce perché qualcosa non funziona, anche in chi pensa di funzionare. Si è smesso di fare domande, di comunicare. Il coraggio non è dalla parte del traditore, né di chi non vuol vedere la vita di coppia come un errore da riparare in due. La fedeltà e la sincerità sono pilastri poco considerati per tenere saldo un rapporto.  E allora, presi dalla foga, si ripara amore con altro amore.  Si può salvare un rapporto, partendo dagli errori, riparando insieme. Tuttavia, per riparare questo benedetto errore, occorre capire dove si è sbagliato; ed è maledettamente difficile. Dopo un tradimento non si è più gli stessi, sarà più forte l'unione o è tutto finito?  Mi raccomando però, in ogni caso:  che nulla torni come pr

RICONOSCIUTI PER CIÒ CHE SIAMO

'Non mi sento all’altezza... mi sento fuori posto...  estranea agli altri... ed anche e soprattutto a me stessa'.  Che sentimento angosciante sentirsi inadeguate, non accettate. Sola in mezzo ad altri che appaiono, invece, perfettamente adattati, adeguati, più adatti ad affrontare i problemi del quotidiano.  È fondamentale esser stati riconosciuti fin da bambini per ciò che siamo realmente e non per ciò che dovremmo essere.  Altrimenti non avremo mai quella sensazione di adeguatezza di noi, e saremo sempre, di conseguenza, in balia del giudizio altrui, un giudizio che avrà sempre più valore del giudizio/opinione che abbiamo di noi stessi.  (Alice Miller)

L'UNICITÀ

"Nella diversità degli altri risiede la nostra opportunità di originalità e di irraggiungibile unicità". "In diversity of others lies the opportunity that we have for originality and unattainable uniqueness". (M. Thompson Nati, The paradoxes of ego)

L'ENERGIA GIUNGE DALL'ANIMA

- Fai solo quello che ti senti di fare - Sì, l'ho sempre fatto - Con un'accortezza: ciò che fai deve darti energia, non deve spengerti l'anima. L'energia giunge dall'anima.  Tuttavia, la mancanza di "reciprocità elettiva" tende ad esaurire la carica d'energia dell'anima. Energy comes from the soul. Nevertheless, the lack of "elective reciprocity" tends to exhaust the energy charge of the soul. (Thomas Bergen, Just the way she was)

IL TEMPO PUÒ ESSERE UN VELENO O UN ANTIDOTO

"Fabius, andare indietro nel tempo ha rovinato la mia vita. È il coraggio di andare avanti che conta. Non fraintendermi, piacerebbe anche a me tornare indietro nel tempo. Eppure, è nel presente che il futuro si nasconde. Il tempo può essere un veleno o un antidoto.  Tu lavora affinché sia il migliore degli antidoti.  E troverai il tempo di ascoltarti.  E con il tempo tornerai a...com'eri. Anzi no, a come sarai...chissà come sarai!?" "Fabius, going back in time ruined my life. It's the courage to continue that counts. But don't get me wrong: I'd like to go back in time, too. And yet, it is in the present that the future takes cell. And you'll make time to listen to you.  I believe that in time, you can get back to the way...you will be...what will you be like?" (Thomas Bergen, Just the way she was)

LA FONTANA DEL LABARO (RICORDI DA RAGAZZI

Alla fontana si misurava il tempo con gli amici delle galline bianche. Facevamo esperimenti stando fermi i mesi e gli anni. Qualcuno ogni tanto apriva la strada a misurazioni sul senso del nulla, qualcuno ci lasciava ma, in definitiva, oggi che ho 29 anni, sono alla ricerca, come allora, del vivere senza troppo soffrire. (Memorie di un adolescente, 2022, A. Battantier, Marco C. Era il 2007, o giù di lì) "La mia fontana simboleggia un tempo che non passa mai. Meglio non guardarlo il tempo che non passa mai". "My fountain stands for time that never ends. Don't keep looking at the time, or it'll never pass". (Thomas Bergen, Just the way she was)