Il presente non esiste, esiste il passato, che però non esiste più. La collaborazione neuronale resta un mistero. Perché l’uomo non può ricordare tutto? I ricordi superano attente selezioni ed io, cercherò di dimostrare quanto i migliori risultati non si ottengano sforzandosi o acquisendo farmaci tipo MEMORIL. Il virtuoso del ricordo si allena fin da piccolo, con diari e foto, catalogando, annusando, toccando, ma non vivendo. Vivendo ti godi la vita ma il ricordo che ne consegue non sempre è qualitativamente soddisfacente rispetto a chi predilige, alla vita, il suo ricordo. Il ricordista si chiede: “Quando passerà l’evento?” per meglio ricordare. Ritengo importante riflettere su questo: il ricordista non vive ma ricorda da dio. Il ricordista tiene a distanza per non perdere la messa a fuoco. Le sue qualità emergono solo con il tempo; sarà lui il depositario della storia di classi, corpi militari, avventure estive tra le rocce o sui muretti di paesi e città. Il ricordista conosce in mod...