HO FAME DELLA TUA BOCCA. "Ho fame della tua bocca, della tua voce, del tuoi capelli e vado per le strade senza nutrirmi, silenzioso. L'alba mi sconvolge, cerco il suono liquido dei tuoi piedi nel giorno. Sono affamato del tuo riso che scorre, voglio mangiare la tua pelle come mandorla intatta, mangiare il fulmine bruciato nella tua bellezza, l'ombra fugace delle tue ciglia. Affamato, vado e vengo annusando il crepuscolo, cercandoti, cercando il tuo cuore caldo come un puma nella solitudine di qui Tra le tue labbra perdermi vorrei". (Ho fame della tua bocca, Pablo Neruda, liberamente).
Uno spazio per storie da raccontare alla Persona che è in noi. Buona pace, Andrea Battantier. Psicologo, Fondatore e Master Trainer MIP (Modello Ideale di Persona), anche Skype. Sceneggiatore (Terapia con la scrittura). RIPRODUZIONE VIETATA ©