"Alle 3 mi sveglio e penso: Cazzo! Ma è possibile? Niente, non riesco a dormire. Allora scendo dal letto, mi trascino davanti alla TV. Poi, quando mi sento abbioccato, quatto quatto mi avvicino al letto. Ma a cosa penso? Io qualche pensiero di ansia ce l'ho ma non mi ricordo. Mi monta solo quel nervoso, ma è il nervoso per l'essermi svegliato! Solo la lucetta dell'alba mi rasserena, mi regala quella sicurezza che il peggio è passato. Il peggio è il buio, e allora 2 orette me le faccio. Mi servirebbe una specie di lucetta come di sole-basso-basso-che-ancora-non-è-uscito, e allora io dormirei tutta la notte pensando che è quasi quasi giorno". (Memorie di una dioendenza, A. Battantier, 2005).
"Tout casse, tout passe, tout lasse, il n'est rien, et tout se remplace". "Tutto si rompe, tutto passa, tutto si lascia. Non è niente, e tutto si rimpiazza".
"Tout casse, tout passe, tout lasse, il n'est rien, et tout se remplace". "Tutto si rompe, tutto passa, tutto si lascia. Non è niente, e tutto si rimpiazza".