ULURU, LA BALENA DI PIETRA ROSSA. "Mio zio è stato in Australia e ha visitato Uluru, la balena di pietra rossa. È un pietrone gigantesco in mezzo al deserto. Si tratta di una roccia che per gli aborigeni è sempre stata sacra e il nome significa 'il punto di incontro'. Dall'alba al tramonto cambia il colore e diventa rossa intensa, ma alle volte può diventare blu e anche violetta, e quando piove l'acqua viene giù formando cascate d'argento. Epperò, purtroppo è stata scoperta dagli occidentali alla fine dell'800. Mio zio è rimasto abbastanza schifato, non dalla roccia ma da tutto quello che gira intorno alla roccia. Lui dice che è peggio che stare a Las Vegas. È pieno di turisti (come lui d'altra parte) e di alberghi. È impossibile rimanere in silenzio.
Era una montagna sacra, ci salivano solo gli sciamani. Ma ormai tutti possono scalare la montagna e arrivare fino in cima, pagando chiaramente. Gli aborigeni ogni tanto si vedono e non sembrano molto contenti di tutte queste formichine che si arrampicano facendosi fotografie. Anche se avrei voluto andarci, penso che non ci andrò mai. Mi accontenterò di guardare le fotografie e di leggere dei libri sulla storia degli antenati australiani". (Memorie di un adolescente, 2009, A. Battantier, Junes, 15 anni e mezzo).
"Tout casse, tout passe, tout lasse, il n'est rien, et tout se remplace". "Tutto si rompe, tutto passa, tutto si lascia. Non è niente, e tutto si rimpiazza".
"Tout casse, tout passe, tout lasse, il n'est rien, et tout se remplace". "Tutto si rompe, tutto passa, tutto si lascia. Non è niente, e tutto si rimpiazza".