ERRORI, GUARDATI ALLO SPECCHIO E PERDONATI. "A 14 anni pensavo che non avrei sbagliato quasi più. A 16 ho capito che quel QUASI fa la differenza. Sbaglio ancora a 17, e penso a 18 e così via. Nuovi errori, ma quello che mi fa impazzire, è rifare sempre gli stessi. Che coglione. Poi vedo gli adulti che continuano a sbagliare da grandi esperti cazzari quali sono. Quante ferite, e quante volte dovrei chiedere SCUSA ogni giorno. Forse devo chiedere scusa a me stesso, per non essere umile e non essere riconoscente, per non vedere ed ascoltare il mondo intorno a me. Quella rabbia che ho dentro andrebbe capita, e una carezza basterebbe alle volte per lasciarla uscire via nel vento. Ma le carezze vanno anche date e non solo pretese". (A Battantier, Memorie di un adolescente, 2007, Edoardo Angherici, 18 anni...quasi).
"Tout casse, tout passe, tout lasse, il n'est rien, et tout se remplace". "Tutto si rompe, tutto passa, tutto si lascia. Non è niente, e tutto si rimpiazza".
"Tout casse, tout passe, tout lasse, il n'est rien, et tout se remplace". "Tutto si rompe, tutto passa, tutto si lascia. Non è niente, e tutto si rimpiazza".