La lentezza è poesia.

"Questa mattina mentre andavo a scuola, sulle righe attraversa molto lentamente, come una tartaruga gigante, un' anziana signora, aggrappandosi a quelle torrette con le rotelle.
Piano piano. 80 anni, forse più, accompagnata da una signora indiana, tipo badante.
A un certo punto, i miei amici ed io sentiamo una brusca frenata.
Una Fiat Panda frena di colpo per non schiacciare la lenta e commovente coppia.
La vecchietta nemmeno se ne accorge.
La signora indiana si spaventa, poi riprendono la loro traversata pedonale.
Nella macchina c'è una signora visibilmente infastidita da cotanta lentezza. Strimpella nervosamente le mani sul manubrio. Ma non può fare niente oramai, perché ha già fatto la prima figura di merda.
Molti studenti come me la guardano, ridendole addosso.
E tifano per la signora. La incitiamo:  "Signora vada piano, se la deve pijà cómmida, non si affretti, vada piano".
Quando la vecchina termina la sua titanica impresa, la Fiat Panda riparte improvvisamente, ad una velocità degna di un gran premio di formula 1, sgommando a 30 cm dalla signora.
Eppure la la sorte, benigna in questo caso per chi è assetato di giustizia, entra in scena.
Poiché la signora pilota non si rende conto che c'era il traffico poco avanti e allora BOOM!! Sbatte contro un furgoncino.
Dalla finestra della scuola siamo già alla seconda ora.
E la signora Panda è lì ferma, in compagnia degli zelanti vigili urbani. Scusate, scusatemi tanto.
Sono solo piccole soddisfazioni per chi vorrebbe che cambiasse questo assurdo e ingiusto paese chiamato Italia". (Memorie di un adolescente, 2019, A. Battantier, Mirko Giordy, 17 anni). #memoriediunadolescente #memoriediunamore
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