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IL RUBINETTO APERTO

"E dimenticati tutte quelle storie su rubinetti aperti e radio accese in piena notte". "If you've read anything about playing the radio in the dead of night, or running the taps, forget it". (T. Bergen, Just the way she was).

Difficile il mestiere di genitore: occorre sovrumana capacità di ascolto.

Ahh i genitori che credono sempre di sapere tutto e di voler a tutti costi tenere anche l'incontrollabile sotto controllo!

Se solo ci fidassimo un po più delle sensazioni, quelle semplici che col tempo si risolvono da sole.

Enurési significa che non controlli la vescica e fai la pipì a letto. 

Quando è nata mia sorella, si vede che a me la cosa non è andata giù. 

A 5 anni, guardando mia sorella e mia mamma che le metteva il pannolino, ho detto: beata lei che non deve andare in bagno, fa tutto in casa. 

Mia madre quell'anno se ne andò al mare con la zia e mia sorella. 

Ed io solo con mio padre a guardare i mondiali, o gli europei.

I miei le hanno provate tutte. 

Iniziò mia nonna a vietare di darmi acqua a partire dal pomeriggio. Risultato: arrivavo la sera assetato e la notte bagnavo il letto. 

Ma il nobel per la furbizia è andato a mio padre che, maniaco com'è, aveva calcolato che io facevo pipì 3 ore dopo la nanna, e quindi che cosa si inventa l'intelligentone? 

Mi mette la sveglia all'una di notte, così secondo lui io me ne andavo a far la pipì. 

Risultato: le prime 3 notti non ho chiuso occhio perché guardavo sempre la sveglia (non ho fatto la pipì perché non ho dormito). 

Alla quarta notte sono finalmente crollato e mi sono preso un mezzo infarto: ha suonato la radio sveglia su qualche programma di preghiera. Sempre mio padre (che odio) decise di risolvere il problema a suo modo. 

Lui guardava la TV e, prima di andarsene a letto, mi svegliava e mi portava in braccio sulla tazza (Che odio! Che odio! E tra l'altro nemmanco la facevo, tanto era l'odio per questo uomo che pensava di capire tutto lui). Mia madre invece piangeva e si lamentava e si vergognava quando andavamo in qualche posto in villeggiatura. 

Poi ho iniziato a parlare con 2 psicologi, ho parlato tanto, mi sono aperto sfogato, e ho anche fatto degli esercizi che all'inizio mi sembravano delle mezze cavolate (anche adesso lo penso, però mi hanno aiutato, alle volte le cose semplici stupide funzionano meglio delle torture di quell'intelligentone di papà). 

Ah, ci tengo a dire che per un periodo un medico amico di zia mi ha appioppato delle medicine, la pipì a letto non la facevo ma poi mi erano venute delle allergie e quando smettevo tornavo a fare il laghetto notturno. 

Com'è e come non è, parla che ti riparla, ricordo che l'estate successiva sono partito per la prima volta da solo in Inghilterra, senza genitori e senza sorella (ho fatto con loro 10 anni di campeggio). 

Lo volete sapere? Neanche una volta ho bagnato il letto. E da allora (2 anni) ho risolto il problema. 


PS: una volta mi sono vendicato: ho messo radio rock a palla nella camera da letto dei miei, ho messo la radio sveglia alle 3 e 30. Mio padre mi voleva ammazzare ma poi ha capito che era solo un modo per dirgli: papà quanto sei intelligentone!". 


(Memorie di un bambino, A. Battantier, G.M., 16 anni)



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