UN GENITORE (QUASI) PERFETTO
Mio padre l'ho amato e l'ho odiato.
Era il mio super eroe, ne andavo fiero, poi, crescendo, l'eroe è diventato l'errore.
Io sbagliavo tutto e davo la colpa a lui.
Epperò lui non c'era mai a salvarmi, a credere una bricioletta in me.
Forse non voleva che io facessi i suoi sbagli, ma tra noi si sprecavano gli insulti.
Le parole poi restano, state attenti alle parole pesanti.
Oggi so che non esiste il genitore perfetto, loro ci provano a risolvere i conti con il passato, ma tornano i fantasmi, il passato non vuole essere cambiato.
Ma ci si prova. Serve imparare, sbagliare da soli.
Almeno di mio padre posso dire che non mi ha mai voluto a sua immagine e somiglianza, anzi, forse odiava troppo se stesso per volermi come lui.
Ma io non lo capivo.
(Memorie di un adolescente, 2007, AB, 37 anni)