Comunque vada,
il corso della vita mia si intreccia con le esistenze di tutti voi che siete al mondo. La pelle non è ancora esplosa, ma considero i giorni a venire come un mezzo per esistere negli altri. Tutti.
Pertanto,
le aspettative mie sono le prime avvisaglie di un'estasi che non ha niente di religioso. La gioia che provo nello stare al mondo è tutta terrena: non si disturbi alcuna divinità, che nessuna stravagante e pretenziosa entità si appropri della natura delle mie sensazioni.
Esprimo idee,
perché io sono nel mondo, senza mediazioni altre che non il mondo stesso.
("Io, Dio e l'Altro", A. Battantier, ed. Battar, 2007)