"Quando ti fracasserei il cranio a fucilate, e di già penso alle mie granate in volo, temo la mia ira e penso a ciò che potrei ancora donarti. E resto muto perché, fiumi d'amore porto nel cuore. Quando ti fracasserei il cranio a fucilate, imputo alla mia fragilità, alle mie debolezze, alle mie imperfezioni, all'impeto mio, e tutto rompo e distruggo e mi si mette sotto sopra il cervello. Donami tempo, e un metro nuovo per non giudicare il mondo. Tremo al pensiero della morte senza amore, come ho potuto rovinare tutto? Potremmo morire tra due ore, meglio non sarebbe abbracciarci e guardare fotografie dei vivi a casa? In questo angolo remoto penso a coloro che inutilmente perirono, potremmo permutare fucili con parole e strette di mano, potremmo rompere incantesimi con carne di mulo. Non temere, il ritmo del cannone è per ballare, potremmo imitare il meglio di noi, in omaggio a coloro che inutilmente perirono prima di noi. Si alza il fumo in trincea, sia l'ultimo spirito a volare via in cielo". (Torre Toblim, Toblinger Knoten, estate 1916. A. Battantier, 1987).
"Tout casse, tout passe, tout lasse, il n'est rien, et tout se remplace". "Tutto si rompe, tutto passa, tutto si lascia. Non è niente, e tutto si rimpiazza".
"Tout casse, tout passe, tout lasse, il n'est rien, et tout se remplace". "Tutto si rompe, tutto passa, tutto si lascia. Non è niente, e tutto si rimpiazza".