"Il mare mi aiuta a pensare a questi miei primi 16 anni.
Errori ne facciamo tutti ma, da un errore, possiamo ripartire, cercando di non ripeterlo proprio uguale.
Spesso mi sono incazzato inutilmente, e ho perso di vista l'insegnamento che poteva darmi quell'errore.
E l'ho rifatto, uguale.
C'è un mio amico, è arrivato dall'Ecuador qualche anno fa, giochiamo insieme a pallone.
Lui ha una calma, sembra un filosofo, reagisce in maniera totalmente diversa da me.
Lo ammiro per questo suo modo di trovare quello che di buono c'è, anche in un errore.
Wilfrido ha pure un anno meno di me, ma non si lascia rovinare la giornata da qualcosa di negativo.
A me basta una sola cosa negativa per rovinare tutta la giornata, tutta la settimana, alle volte anche tutto un mese.
Voi capite che se ti capitano 5 cose negative in un mese, con questo sistema ti sei rovinato la vita.
In questi anni ho creduto ai segni zodiacali, al destino, alla fortuna, soprattutto alla sfiga.
Eppure ho dimenticato una cosa, un piccolo particolare. Ho dimenticato di credere in me stesso.
Perché, anche se non dipende tutto da noi, anche solo quel 5% che dipende da noi, deve darci la forza di fare il 100% per portare avanti quel 5% che dipende da noi.
A me questa passeggiata al mare-di quasi-inverno mi è servita molto".
(Memorie di un adolescente, A. Battantier, 2007, Paperino, 16 anni)
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