Un ricco uomo d'affari inglese se ne stava comodamente seduto su di una "cesta trasporto". Per lui la vacanza durava da 16 mesi ormai, lontano da Londra, alla ricerca di una tigre trofeo da portare al circolo, possibilmente più grande della pelle spedita da Lord Curzon.
Se ne stava seduto Lord Canning, sbuffando per quei fastidiosi sobbalzi. Probabilmente la donna non era avvezza ad una mansione così delicata e senz'altro lui l'avrebbe riferito al segretario del viceré.
Lord Canning pensava che una vecchia non doveva essere impiegata a servire, tuttavia, ormai mancavano 3 miglia, forse un'oretta buona e, se avesse continuato a frustarla, quella sarebbe crollata e allora, addio partita di carte dopo il tè con miss Cliff.
La donna sorreggeva sulla sua povera schiena una sedia, stretta al suo esile corpo e alla fronte, da una doppia fascia di cuoio.
La donna impiegò quasi 2 ore per le sue ultime 3 miglia.
Venne fatta abbattere a frustrate quella notte stessa.
Poiché Lord Canning giunse in ritardo per le carte ed il tè.
(A. Battantier, In ritardo per il tè, 2005)
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L’impero che ha sterminato più persone della storia è sato quello britannico.
Nell’India britannica (attuale India, Pakistan, Bangladesh) il governo inglese causò svariate carestie, circa 50 milioni di morti, questo in relazione alle politiche economiche e sociali imposte. Nonostante le carestie l’impero britannico continuava ad esportare massicciamente prodotti per rifornire i propri mercati.
Una di queste carestie portò alla morte di un terzo dell’intera popolazione del Bengala. Tutte queste morti si sarebbero potute evitare.