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Visualizzazione dei post da luglio, 2025

LA MODA, OVVERO COME VENDERE L’ANIMA PER UN PAIO DI SCARPE (Contraddizioni di un 15enne che ha capito quasi tutto e non gli piace, ancora intrappolato nel gioco che odia: la moda)

La moda è un ricatto sociale, butti e fai buttare soldi per sembrare "normale". Mi faccio schifo perché ci sono dentro, da una parte non voglio, ma adesso è così.   Vi racconto un esperimento:  Primi giorni di scuola: scarpe sformate, felpa no-branded.  Risultato? Trasparente.  Dopo tre mesi di lavoretti e suppliche a mia madre: Jordan nuove. Boom. Improvvisamente ero visibile. Le stesse persone che prima mi scansavano ora mi chiedevano "dove le hai prese?". Mi sentivo un coglione. Ma un coglione accettato.   Un mio "amico" (che poi è lo stesso che prende in giro chi non ha le Yeezy) mi ha detto: "Vedi? Te l'avevo detto che con quelle scarpe saresti stato qualcuno". E aveva ragione. Ecco il punto: mi faccio schifo perché so che ha ragione.   Perché spendo 200 euro per una felpa con uno stupido logo? Perché l'alternativa è essere Alessio "Decathlon". E Alessio Decathlon, per quanto possa essere un genio della chitarra o un tipo d...

LE CRISI DI COPPIA: IL TRADIMENTO E' UN'OPPORTUNITÀ?

“Perché ti ha tradito!? Forse perché non amava la vita che aveva, ed io la rappresentavo”. (Thomas Bergen, Just the way she was, 2008) Il tradimento è una forma di dissenso verso qualcuno o qualcosa che non rappresenta più i bisogni profondi. Mentre crediamo di costruire un’eternità a due, l’altro ci vede già come un personaggio di una storia passata. Il tradimento è la storia di chi cerca un nuovo capitolo. O forse è più semplice: il corpo vuole ciò che vuole, e la fedeltà è solo un’illusione che ci raccontiamo per non affrontare il caos del desiderio. Razionalmente, l’infedeltà è un sintomo di un’insoddisfazione che potrebbe essere risolta con l’onestà. Ma, come sostiene M. Thompson Nati, “L'amore? Che vuoi che ti dica? Mica è tutto razionalità.” Nel dolore del tradimento, c’è una verità che brucia più pura dell’amore stesso: la scoperta che l’altro è un essere libero, non una nostra proiezione. Nessuno tradisce senza motivo, ma i motivi sono come foglie al vento: a volte bas...

“LA GIOVINEZZA, LA RABBIA: DJOKOVIC E IL CREPUSCOLO DELL’INVINCIBILITÀ” (La crudeltà del tempo è nella sua semplicità. Non serve scriverlo a due voci: il corpo cede, punto)

Novak Djokovic sulla sua partita: “Non credo sia sfortuna. È solo l'età. L'usura del corpo. Per quanto io mi prenda cura di me, la realtà mi colpisce in questo momento, nell'ultimo anno e mezzo, come mai prima, a dire il vero. È difficile per me accettarlo, perché sento che quando sono fresco e in forma posso ancora giocare un ottimo tennis. L'ho dimostrato quest'anno. Giocare al meglio dei 5, in particolare quest'anno, è stata una vera lotta per me fisicamente. Più il torneo si protrae, più la condizione peggiora. Quest'anno ho raggiunto le semifinali di ogni Slam. Devo giocare contro Sinner o Alcaraz. Questi ragazzi sono in forma, giovani, brillanti. Mi sento come se stessi affrontando la partita con il serbatoio mezzo vuoto. Non è possibile vincere la partita in questo modo. È così che è. È una di quelle cose che devi accettare e abbracciare in qualche modo. Affronta la realtà così com'è e cerca di trarne il massimo.” *** Una lotta contro il tempo....

IL PESCIOLINO COLORATO E LA PROMESSA DI GIAMMI

Il pontile di legno scricchiolava sotto i suoi piccoli piedi nudi, l’acqua del lago luccicava, milioni di frammenti di specchi, e Giammi, 8 anni, si sentiva felice.  Aveva nuotato con mamma e papà, fatto a gara con gli amichetti a chi teneva il fiato più sott’acqua e poi, mentre si asciugava al sole, aveva visto un pesciolino piatto, con le squame che sembravano dipinte da un artista pazzo: arancione, azzurro, un tocco di verde smeraldo. Nuotava lento, tranquillo, e Giammi si era chinato all’orlo del pontile per sussurrargli: "Sei bellissimo." Lui, come se lo avesse sentito, aveva fatto un guizzo, un salto, e poi era sparito tra le ombre dell’acqua. Giammi aveva riso, contento che esistessero creature così libere.  Poi era arrivato un ragazzo grande, con la faccia da sbruffone e una lenza in mano. Rideva forte, e tirava fuori dall’acqua pesciolini terrorizzati solo per farli penzolare un attimo in aria e poi buttarli di nuovo dentro. "Guarda come fanno con la bocc...