La considero una delle più belle canzoni d'amore. Battiato e Sgalambro trasformano l’amore in un atto di manutenzione straordinaria. “La cura”. Non “la passione”, non “il destino”, non “l’incanto”. La cura. Come si cura una pianta rara, un affresco che sta cedendo, una legge fisica delicatissima. “Ti proteggerò dalle tentazioni che ti troveranno sulla tua via”. Ma non dice “ti chiuderò in una stanza”. Dice: ti darò gli occhi per vedere il ghiaccio, ti darò la misura per non farti bruciare. È un amore che non imprigiona, ma attrezza. Un amore che somiglia più a un kit di sopravvivenza per l’anima che a un bacio. “La cura" è pezzo che mi ha fatto sentire amato e protetto e mi ricorda di amare e proteggere. L’amore, quello stratosferico, non è quello che ti dice “cambia, diventa come voglio io”. È quello che, standoti vicino, ti fa sentire che esisti già, nei tuoi difetti e nelle tue storture. Che la tua vita, anche se ti sembra andata tutta al contrario...
Uno spazio per storie da raccontare alla Persona che è in noi. Buona pace, Andrea Battantier. Psicologo, Fondatore e Master Trainer MIP (Modello Ideale di Persona), anche Skype. Sceneggiatore (Terapia con la scrittura). RIPRODUZIONE VIETATA ©