
IL PIGRO AGITATO. Iperattivo non vuol dire per forza che non stai attento, più che altro è che stai attento a tante cose insieme, ma una sola proprio non ce la fai e ti distrai. Insomma, per dare retta a troppo non combini niente. Sto imparando a concentrarmi, cioè a non distrarmi, almeno per qualche minuto. Sono passato da 5 minuti consecutivi, a 10, a 15, ora sto provando a 20. Io lo so che dipende da quanto ti prende una cosa, dipende dalla passione, dalla motivazione, tipo scienze mi piace pure perché è brava la prof. Tutti mi dicono che sono paraculo perché faccio solo le cose che mi va e toh, guarda caso, sono le cose più semplici che non mi costano fatica. La psicologa mia diceva che io ero un pigro agitato. Comunque i compiti a scuola sono una palla, quando gioco sto attento, infatti quando gioco non sono pigro manco per niente.
Ma quando i grandi mi parlano io non li ascolto, quindi alle volte sono un pigro sordo. Il problema più grande di tutti, però, è che sono disordinato. Quando si dice: ogni cosa a suo posto, un posto per ogni cosa, è proprio vero. Cerco ordine, lo giuro, credetemi, vorrei essere ordinato, è quello che mi fa andare fuori di testa, mi sento tutto in disordine e non ci capisco niente. E poi perdo tutto, i giochi, le penne, i libri, e pure se non ci credono mi dispiace. Quando perdo le cose per i compiti non è perché non li voglio fare (l'anno scorso era così però, non ci stiamo a cojonà), è perché mi distraggo, e sapete qual è il contrario di distrarsi? Il contrario è CONCENTRARSI. Ci sto lavorando tanto su questa cosa, e miglioro, organizzandomi la vita, facendo prima una cosa e poi un'altra e poi un'altra ancora. No tutto e subito e prima il dovere e poi il piacere. Se mi sbrigo, facendo bene però, poi ho più tempo per fare quello che mi piace. Non ci potevo pensare prima? No, la risposta è no, perché prima non ero concentrato. (Memorie di un adolescente, A. Battantier, 2014).