"Che vi credete che mi piace? 50 anni fa ho scavato io il pozzo, ed ogni giorno la porto io l'acqua, tutti i giorni da 50 anni. 10 chilometri al giorno, taniche da 10 litri e da 20. Felice non lo sono però neanche infelice. E' così e basta come ve lo devo dire, voi fate i giornalisti e avete le sfortune vostre, lasciatemi le mie. Che posso fare? Niente. Che avrei voluto fare? Non lo so, giocavo a pallone da piccolo, poi ho iniziato a portare l'acqua. Io sono un portatore di acqua, un MAZA DERSHU, qualcuno deve farlo, lo faccio io e non mi lamento. Io la vendo l'acqua, è potabile sapete? Vi fa schifo vero? Ma no, che dite? Non sono vermi sono foglie. E certo voi la bevete all'hotel signorina, voi avete la jeep, voi poi tornate all'america e fate il libro sui poveri, come lo chiamate il libro? 'UN SOGNO: L'ACQUA IN CASA'. Ma non mi rompete i coglioni, che se arriva l'acqua in casa io non lavoro più!". ("Memorie di un lavoro", Andrea Battantier, 2010).
"Tout casse, tout passe, tout lasse, il n'est rien, et tout se remplace". "Tutto si rompe, tutto passa, tutto si lascia. Non è niente, e tutto si rimpiazza".
"Tout casse, tout passe, tout lasse, il n'est rien, et tout se remplace". "Tutto si rompe, tutto passa, tutto si lascia. Non è niente, e tutto si rimpiazza".