PRETENDEVA. "C'era una compagna di classe. Pretendeva, e sempre lei si protendeva volta ad ottenere ciò che riteneva -già- suo di pertinenza naturale, avvantaggiata sol dall'essere una principessa in casa, coccolata, vezzeggiata dai suoi genitori servi. E lei dolce tiranna. Pretendeva fotocopie, libri, un pezzo di merenda o lo strappo in motorino. Pretendeva con il dito teso e un mezzo sorriso presto svanito, perso dentro a uno sbadiglio. Il bambino che pretende, diventa grande pretendente se -negli anni- trova chi, lungo il suo cammino, tutto gli concede. Similemente ella pretendeva, poiché, trovava morbidi lacchè, o più semplicemente buoni che, poco a poco, entravano nella sua rete proverbiale di esigente dominanza. La pretendente sparava nel mucchio, sapendo già dove puntare al dunque: su chiunque le avesse offerto un pur minimo appiglio. "Chi mi presta il motorino?". Ad ella non bastava il primo fesso che provava a dire: "Dove devi andare? Posso accompagnarti...". No, affatto, poiché lesta rispondeva: "Mi serve per dei giri, mi serve per un po', ti accompagno a casa e poi te lo ripassi a prendere quando ho fatto ok?". Qualora il tapino esitasse, lei sapeva essere convincente, con quell'infimo sensuale che toccava corde assai lontane da ogni logica. E non era amore perché lei era sempre pronta a scaricarti qualora fosse uscita fuori un'altra offerta di passaggio, migliore, magari in moto con prono accompagnatore incorporato o in golf gti di quel fighetto della V C. Io non ho mai voluto darle la soddisfazione di sentirsi una celebrità. E almeno una volta volli vedere quel vermiciattolo strisciare. Ma il fatto è che l'amavo e la ragione sai quanto ci mette a stare al passo con il cuore? Quanto al cuore, al passo con la ragione, ve lo potete scordare". (A. Battantier, Memorie di un adolescente, 1997).
"Tout casse, tout passe, tout lasse, il n'est rien, et tout se remplace". "Tutto si rompe, tutto passa, tutto si lascia. Non è niente, e tutto si rimpiazza".
"Tout casse, tout passe, tout lasse, il n'est rien, et tout se remplace". "Tutto si rompe, tutto passa, tutto si lascia. Non è niente, e tutto si rimpiazza".