NON SI PUÒ SCAVARE IL CIELO. "Scava, scava, mi sembro sempre in superficie. Mi chiedo, forse sto scavando il cielo? O forse non c'è tanto da scavare, da capire. Tutta questa resistenza è stata inutile. È brutto quando fatichi per anni, e tutto resta tale e quale. Pretendevo di salvare mio padre, mia madre, e mi sono perso io. Poi mi sono chiuso in letargo, per 2, 3 anni, spento e rassegnato. Ma tutto questo dolore mi ha insegnato che le cose alle volte vanno lasciate andare, che non puoi farci niente. Ma mica tutto. Io posso dare ancora trantissimo alla mia vita. Mi serve un po' di pace. Non so come dire però, una pace attiva. Basta letargo, e basta pure questo vittimismo rassegnato del cazzo che ormai fa vomitare pure me. Ed è bellissimo sorridere di nuovo alle piccole cose della vita -perché ci sono- ma io non le vedevo, preso com'ero a scavare il cielo. Ho buttato la pala. Il cielo non si scava. Non so dove sto andando. In fondo ho solo 18 anni e tanta voglia di volare". (Memorie di un adolescente, 2007, A. Battantier, Kevin detto Jonathan, 18 anni) .
"Tout casse, tout passe, tout lasse, il n'est rien, et tout se remplace". "Tutto si rompe, tutto passa, tutto si lascia. Non è niente, e tutto si rimpiazza".
"Tout casse, tout passe, tout lasse, il n'est rien, et tout se remplace". "Tutto si rompe, tutto passa, tutto si lascia. Non è niente, e tutto si rimpiazza".