DROGATI DI SOCIAL. "Ma forse davvero siamo tutti drogati di social, come dice il nostro prof di approfondimento. Parlando in classe è uscito che quasi tutti usiamo i social per esprimerci e per fare gruppo. Ma a furia di fare gruppo sui social perdiamo di vista le persone vere. Infatti quando poi ci incontriamo non sappiamo che cazzo dirci e ci mettiamo sui social per parlarci (a mezzo metro di distanza). Ci sta Giulia che dice che gli viene l'ansia se non controlla i social una volta ogni 3-4 minuti. Ci sta l'amica sua bona (che non posso fare il nome), che quando gliel'hanno tolto per una settimana è andata fuori di testa: rubava il cellulare a chiunque incontrasse, per scrivere e, soprattutto, per vedere quello che succedeva nel mondo finto. Io pure dormo una, due ore, se va bene tre, perché sto fino all'alba sul cellulare. Parlo con tutti e con nessuno. E poi il giorno dopo c'ho le occhiaie, sono in coma e il prof mi metti il solito voto di merda (epperò noi vediamo pure certi prof sempre con i cellulari, tipo una supplente che lo guardava di nascosto da dentro la borsetta). Insomma, inutile che ci giriamo intorno, la verità è che siamo drogati. Se pensate che ci sono dei miei amici e amiche che vanno fuori di testa se hanno meno di 100 MI PIACE o addirittura vanno a contare i CUORI che devono essere almeno la metà dei MI PIACE, voi capite che il cervello è flippato. Ragazzi, torniamo a parlare a voce, guardandoci in faccia, toccandoci Forse siamo ancora in tempo e fra 10 anni non saremo totalmente rincoglioniti". (Memorie di un adolescente, A. Battantier, 2017, Philip Etto, 13 anni e 1/2). #memoriediunadolescente
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"Tout casse, tout passe, tout lasse, il n'est rien, et tout se remplace". "Tutto si rompe, tutto passa, tutto si lascia. Non è niente, e tutto si rimpiazza".
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