"Alla fine ci sono riusciti. Torme di ragazzini maleducati, capitanati da "distratti" genitori ancor più maleducati, hanno divelto l'altalena per ragazzi disabili del parco. A me, che educatamente facevo notare il vandalismo quotidiano, i genitori rispondevani offesi (loro): "Ma non stanno facendo niente...sono ragazzini...tanto non la usa nessuno! Mica si rompe per così poco". Peggio ancora fu quando un bambino di circa 5 anni si avvicinò all'altalena speciale, iniziando a spingerla con forza. Si avvicinò la mamma e gli disse: "Questo gioco non è per i bimbi normali. Questo gioco è per i bimbi malati, che hanno problemi. Andiamo all'altalena dei bimbi normali". Il bambino, perplesso, cercava di cogliere il senso di quella frase, chiedendo perché, chiedendo in che senso. Ma la mamma stava al telefono, troppo impegnata per approfondire l'argomento. Eppure c'era scritto, prima che l'altalena venisse messa fuori uso dalla maleducazione: Altalena per ragazzi con diversa abilità, riservata esclusivamente a ragazzi con sedia a rotelle. Ci andava mio fratello. Mio fratello non è normale, lui è speciale". (Memorie di un bambino, A. Battantier, Lia, 16 anni, 2019).
"Tout casse, tout passe, tout lasse, il n'est rien, et tout se remplace". "Tutto si rompe, tutto passa, tutto si lascia. Non è niente, e tutto si rimpiazza".
"Tout casse, tout passe, tout lasse, il n'est rien, et tout se remplace". "Tutto si rompe, tutto passa, tutto si lascia. Non è niente, e tutto si rimpiazza".