"Neanche ve lo dico in classe mia di che parlano tutto il giorno gli amici miei.
Di cellulari sempre più belli e costosi, di macchine bellissime che vogliono comprarsi appena potranno.
Tutto a rate, tutto con i soldi di qualcun altro.
I grandi non sono da meno.
Sempre impegnati a cercare il modo di avere di più, di possedere cose nuove sempre più fintamente indispensabili.
Io sto cercando il modo per liberarmi da tutto.
Basta uno zaino, con poche cose. L'essenziale.
Mi dicono che mi accontento di poco, anche la mia ragazza mi rimprovera.
Ma il mio desiderio è di stare sereno, e con tutta questa roba che mi si propone, mi si propina, a daje retta mi manderebbe in rovina.
Con tutta questa roba che ogni giorno cambia perché deve essere più bella e più nuova, sento addosso la pesantezza che mi toglie la serenità.
Secondo me la serenità è più facile da raggiungere rinunciando, piuttosto che inseguire sogni inutili di possesso". (Memorie di un adolescente, A. Battantier, 2016, Tom Zac, 17 anni).
"Tout casse, tout passe, tout lasse, il n'est rien, et tout se remplace". "Tutto si rompe, tutto passa, tutto si lascia. Non è niente, e tutto si rimpiazza".
"Tout casse, tout passe, tout lasse, il n'est rien, et tout se remplace". "Tutto si rompe, tutto passa, tutto si lascia. Non è niente, e tutto si rimpiazza".