Di solito si trovava come iscrizione in cimiteri e tombe, un detto riferito alla caducità della vita.
Mia nonna lo diceva a mia madre, ciò che ero tu sei, ciò che sono tu sarai. Certo, nel caso specifico si trattava di un buon augurio ovvero che mamma sarebbe diventata molto vecchia e avrebbe avuto una lunga vita.
Io fui come tu sei, tu sarai come io sono.
Un teschio mi guardava ed io provai tristezza ma anche un poco di allegria mentre me ne tornavo lungo la via.
Quello che siete fummo, quello che siamo sarete.
L'importante è saperlo, l'importante è ricordarlo, l'importante è vivere perché io ricordo il mio migliore amico che morì a 37 anni e disse:
"La vita è una grossa fregatura, vivi ogni giorno, non aspettare domani".
(A. Battantier, Memorie di un amore. Art by Stephen Stadif)