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Visualizzazione dei post da 2025

SU QUESTO GRANELLO DI POLVERE, ABBIAMO TUTTO CIÒ CHE SERVE: L’ALTRO

"L’astronomia ci ha insegnato che non siamo il centro dell’universo, come si è pensato a lungo e come qualcuno ci vuol far pensare anche oggi. Siamo solo un minuscolo pianeta attorno a una stella molto comune." (Margherita Hack) *** Ripassare Fisica con un adolescente aiuta a ricordare che non siamo il centro dell’universo. Meno male. Immaginatevi la pressione: dover essere perfetti, luminosi, il faro della creazione… e invece no, siamo solo un puntino su un grafico a torta cosmico. Dio deve averci guardato e detto: ‘Vabbè, tanto ormai li ho fatti, che ci restino’."  E pensare che c’è ancora chi crede che il Sole giri attorno al proprio Ego. Se solo sapessero che siamo meno importanti di un granello di polvere nell’immensità universale… ma no, loro sì, loro contano, loro hanno il destino del mondo in mano.   Ieri sera guardavo il cielo. Un minuscolo pianeta attorno a una stella molto comune. Siamo la provincia dell’universo. La periferia. Il posto dove neanche gli...

SERIO LUDERE-GIOCO SERIO (Per qualche dollaro in più)

Indio...tu il gioco lo conosci...    In questo deserto di polvere e piombo, la vita è un dollaro che cade nel fango.  C’è chi scava fossi e chi mira alla fronte, chi cerca vendetta per un nome nel quaderno.  Mortimer impugna il fucile e la foto, la ragazza morta, l’orologio che ha rotto...  "Quando la musica finisce, raccogli la pistola", ma il tempo è un ladro che non chiede più scusa.  Il gioco lo conosci, ma il prezzo lo sai? Un uomo da solo è un confine che non crolla mai.  Magari. Tra il buono, il brutto e il sangue versato,  il senso è un treno maledetto che hai già perso.  Monco non parla, spara alle mele marce, le parole non sono niente, solo rumore che perde.   "Quanto camperai?" chiede il colonnello alla fonte. "Fino a domani...o forse fino all’orizzonte".   Le domande non sono indiscrete...ma le risposte a volte lo sono.   Perché cercare un perché nel deserto? Il senso è nel vento... forse è tutt...

DIALOGO DELLA TERRA MORENTE (Un suicidio di massa ben organizzato)

Scrive il geologo Mario Tozzi: “Il Mediterraneo, purtroppo mai precocemente così caldo da quando si misurano le temperature dell'acqua, ci ricorda che l'Italia è un hot spot climatico, con tanti saluti a chi ci parla di Annibale sulle Alpi e della Groenlandia e del clima che è sempre cambiato. Non sono cattivi, sono scarsi”. Mi ha detto una mia amica: “sono arrivata a Rimini, l'acqua è un brodino”. Sì, e noi siamo la pastina. Chi conosco racconta la stessa storia: Messina (una volta la corrente del golfo teneva l'acqua fresca d'estate), Porto Torres, il litorale laziale. Il mare è così caldo che adesso ci fai il bagno come in una pentola di minestrone, e la gente se ne frega perché tanto c’è l’happy hour. Prima ci siamo mangiati il pianeta (formula “all you can eat”), adesso ci cuociamo a vapore. È un suicidio di massa ben organizzato, quello Homo Insipiens, ha inventato la sauna dell’estinzione.  E il bello è che c’è ancora chi dice: "Ma è sempre stato così!...

ANDARE, PARTIRE, TORNARE (Memorie di un amore)

Allora, stavo tornando da lei. Arrivo trafelato, lei mi aspetta, e io le dico: "Amore, ho rischiato la morte per te!" E lei: "Sì, caro, ma hai almeno preso il caffè e i pannolini?" Perché alla fine, l’amore è anche questo: ricordarsi delle cose banali mentre pensavi di essere il protagonista di un melodramma.  Il viaggio verso l’altro diventa una corsa contro il tempo, l'amore, sta anche in questo: nel suo essere un continuo andare e tornare, un peso che si fa lieve perché condiviso. E poi c’è il corpo. Toccarla, sentirla, essere certo che ci sia. Mani che si cercano al buio, cuori che battono troppo forte per essere ignorati.  L’amore è la tua stessa paura di perdere l’altro.  Nella notte, quando tutto tace, resta solo il battito del cuore dell’amato. Un suono antico, più forte di ogni ansia, più duraturo di ogni tempesta.  L’amore non cancella la durezza della vita, ma la rende sopportabile. Forse l’amore è un’illusione, eppure, ogni volta che qualcuno ...

TRENO REGIONALE PER NESSUN LUOGO

Un treno regionale che annusa di sudore e sigarette spente. Un uomo di 50 anni, barba da eremita, occhi gonfi di vino e rimpianti. Di fronte, una ragazza di 17 anni, capelli blu e auricolari appesi al collo come un’ammissione di resa.  Lui bofonchia, rallentato e strascicato, un discorso di fine mondo:  «La vita è come un cesso otturato. Giri la leva, ma invece di scivolare giù, tutto risale. Io affondo e l’unica spinta che sento è quella di andarmene per sempre.»  La ragazza va al dunque: «Papà, hai vomitato sul mio zaino.»  «Ecco, vedi? La società ci impone di contenere i fluidi. Ma il vomito è l’ultimo atto di libertà. Un manifesto anarco-esistenziale. Che male di testa!»  Poi l’uomo, barcollando come un pendolo, si  sposta all’altro vagone: «Mi uccido. No, aspetta, no. Lo faccio per la nonna. E per te. No, per il cane che non abbiamo mai avuto. La vita è un puzzle, ma io ho perso i pezzi…quando…quando è arrivato l’euro.»  La figlia lo rag...

QUANDO I BAMBINI PIANGONO (Frasi che si dicono, frasi da evitare)

1. "Vedo che per te è difficile." Quando la sento mi si alza un sopracciglio. La frase è strutturalmente corretta, ma presuppone che il bambino abbia una teoria della mente per capire che voi avete capito che lui non capisce. E ciò che manca a un bambino in lacrime non è certo un’analisi linguistica della sua disperazione. 2. "Capisco che sei sopraffatto e va bene." Come quando mio padre mi diceva: "Piangi pure, tanto domani piangerai ancora, prima o poi ti passerà, quando soffrirai davvero." Questa frase entra di diritto nel manuale delle frasi consolatorie per genitori con il cervello in stand-by. 3. "È stato davvero triste/frustrante/deludente." Oggi sorrido, pensando a quando realizzai che il mio peluche preferito era finito in lavatrice a 90 gradi. A questo punto meglio dire: "La vita è così. Abituati." 4. "Facciamo una pausa." Razionale. Peccato che il bambino stia già pensando: "Una pausa? Io voglio distrugge...

GOFFREDO HA CALDO

Ad oggi tante persone nel mondo si sono fatte crioconservare, sperando di risvegliarsi nel futuro, proprio come Goffredo. Però Goffredo questa mattina si è svegliato, c'è stato un blackout generale all'ospedale Amici del Cuore, le temperature del resto hanno raggiunto già da qualche giorno i 50° a Milano. Goffredo ha freddo, ha avuto un brusco risveglio e cerca qualche professionista in grado di riportarlo a circa 250 gradi in meno, ma qui sembrano tutti impazziti, terrorizzati di morire per il troppo caldo nel mondo. Goffredo ha caldo. Si aspettava qualche zaino-razzo, colonie su Marte, l’immortalità digitale. Invece no: Milano è una sauna, la gente urla per il caldo, e lui è l’unico che vorrebbe tornare nel freezer. Goffredo cerca un dottore, ma i medici non ci sono. Goffredo guarda il mondo, certo, qualcosa è cambiato, ma mica tanto. Le pubblicità ti parlano direttamente nel cervello, i vestiti si autodistruggono dopo due uscite per obbligarti a comprare, e l’aria è a pagam...

LE PERSONE CHE SI CONSIDERANO "FIGHE” (Memorie di un adolescente: Il coraggio di essere diversi)

Oggi stavo pensando a quelle persone che si credono tanto "fighe" solo perché seguono la moda, hanno l’iPhone nuovo, le scarpe firmate e fanno i bulli con chiunque non sia come loro. E mi sono chiesto: ma davvero sono così fighi? O in realtà hanno solo paura?  Secondo me, la verità è che queste persone hanno paura della diversità. Hanno paura di tutto quello che non conoscono, che non è uguale a loro, e invece di aprirsi e scoprire cose nuove, preferiscono attaccare. "Tu non sei normale", dicono. Ma cos’è "normale"? Per loro, normale è avere le stesse scarpe, gli stessi vestiti, lo stesso telefono…come se la vita fosse una specie di centro commerciale dove tutti devono comprare le stesse cose per essere accettati.  Ma io mi domando: dov’è la libertà? Dov’è la personalità? Se tutti siamo uguali, che noia! Invece loro, i cosiddetti "fighi", pensano che essere normali significhi seguire la massa, mettere like alle stesse cose, vestirsi tu...

BLATTEN (Ora c’è un bellissimo lago, tra le pieghe di un disastro annunciato. La natura non ci vendica: ci ricorda)

Celebriamo oggi la fondazione del Lago della Disperazione, già noto come comune di Blatten. Una frana, un crollo glaciale, un nuovo specchio d’acqua e noi, sempre a sorprenderci, come se fossimo spettatori innocenti e non registi collusi. La natura non ci vendica: ci ricorda. Ma noi continuiamo a comportarci come se la realtà fosse un’opinione. Il problema non è il ghiaccio che si scioglie, ma il pensiero che si fossilizza. Ora c’è un lago! Immaginate i cartelli: “Blatten Beach, dove puoi fare il bagno nelle lacrime della tua specie!” Abbiamo scaldato il pianeta a suon di SUV, crociere e carne d’allevamento. Ghiacciai nudi, montagne scollate, ora la Terra presenta il conto. La natura non è in pericolo. Siamo noi che ci stiamo estinguendo e le daremo pure un poco di fastidio mentre ce ne andiamo. Blatten era un villaggio. Ora è un lago. Prossimamente Venezia diventerà barriera corallina. L’umanità si preoccupa per il clima? No. Si preoccupa per l’aria condizionata (Preferiamo la pace o ...

LEZIONI DI ANTISPECISMO: IL CASO DEL RESORT PAIRI DAIZA, OVVERO COME L’HOMO INSIPIENS TRASFORMA LO SFRUTTAMENTO IN UNA "VACANZA ETICA"

Signore e signori, ecco a voi l’Arca di Noè per ricchi annoiati. Finalmente un posto dove puoi dormire accanto a un tricheco senza doverlo prima uccidere, spellare e trasformare in borsetta. Pairi Daiza, il “miglior zoo d’Europa”, ha capito tutto: se devi sfruttare gli animali, fallo con stile. Meglio ancora se riesci a convincere i tuoi clienti che stanno facendo un’esperienza immersiva, educativa e magica, mentre in realtà stanno pagando per guardare una tigre depressa fissare il muro di cemento del suo recinto. Qui siamo di fronte all’arte suprema: quella di vendere la prigione come un resort. L’uomo è l’unico animale che paga per farsi rinchiudere volontariamente in una gabbia…e poi paga di più per guardare altre gabbie. A Pairi Daiza, però, hanno elevato il concetto: non ti limiti a vedere gli animali in gabbia, ci dormi insieme. È come Airbnb, ma invece della nonna, hai un orso polare che si chiede perché il suo habitat si è ridotto a un cubo di vetro climatizzato. Immersivo, d...

I CANI DI YULIN: L’ANTISPECISMO SPIEGATO AI RAGAZZI

Allora, ragazzo mio, seduto lì con il tuo hamburger in mano mentre scrolli TikTok indignato per i cinesi che mangiano Fido. Dimmi, cosa pensi sia più ipocrita: un tizio che piange sul golden retriever bollito vivo, ma poi si ingozza di maiale (lo sapevi che il maiale ha l’intelligenza di un bambino di tre anni?), o un governo che fa finta di vietare il festival di Yulin mentre lascia che migliaia di cani finiscano in pentola? Certo, hai ragione, il cane è carino. Ha gli occhioni tristi. Il maiale no, il maiale è rosa, grasso, e fa "oink". E poi, si sa, è nato per essere mangiato! Come le galline, le mucche, gli agnelli…quelli non contano, sono arredamento da fattoria! Eh sì, la gerarchia delle vittime. Il cane sta in cima alla piramide della pietà, il maiale a metà, e il tonno? Beh, il tonno è praticamente un vegetale con pinne. Nessuno si scompone per un pesce che muore soffocato su un peschereccio. Perché? Perché non fa cucciolini da mettere nei video di YouTube. Un tizio ...

IL TEMPO È SABBIA CHE SCENDE INESORABILE (La madre guarda la figlia. La figlia guarda la madre. E nessuna delle due capisce che quel ticchettio che sentono è lo stesso. L'amore ha bisogno di tempo ma, soprattutto, ha bisogno di presenza)

Questa illustrazione me l'ha fatta vedere una mamma, che vede la figlia crescere velocemente. I figli crescono, le mamme imbiancano. Andrea, tu che ci vedi? La mamma mi ha confessato: “Io ci vedo tanta tristezza e malinconia”. In effetti, la sabbia scende. E se guardi bene, quella della madre sta finendo. Una sua collega le ha detto l'altro giorno: “Chi te l'ha detto che avere figli sarebbe stata una buona idea?”. A parte, cara collega, fatte li cazzi tua! Ma poi la famiglia non è solo il posto dove il tempo va a morire e l’amore si spegne come una candela accesa sotto il ventilatore. Il tempo scivola dalla clessidra grande a quella piccola. E nessuno ha pensato di capovolgerle, magari? Tipo, hey, facciamo una pausa? Troppo facile. Il tempo scorre in una direzione, e sempre in discesa, verso il casino e la disfatta. Ma l'immagine è poetica, anche se, a guardarla bene, ti viene un’ansia esistenziale che nemmeno Dostoevskij sotto Xanax. Il corpo è un orol...

LA FIGLIA CHE NON DÀ PROBLEMI (La bambina dimenticata aveva appreso l'Equazione del Dolore e la Menzogna Necessaria)

La Bambina di Vetro era trasparente, la figlia che non dava problemi.  La guardavano attraverso, come se fosse aria.   I suoi bisogni erano ombre sul muro, e quando piangeva, lo faceva in silenzio.   "Che brava," dicevano, "che matura."  Ma la maturità è una prigione senza sbarre, sai quelle cose tipo è scrupolosa, affidabile, coscienziosa, tanto diligente da aver appreso presto l’Equazione del Dolore. Imparò presto la matematica della sopravvivenza:   Silenzio = Pace   Bisogni espressi = Colpa   Se tieni la bocca chiusa, nessuno ti punisce.   Se non chiedi, non ti rifiutano.   Ma il corpo non dimentica. Il corpo fa le somme e l'inconscio alla fine ti porta sempre il conto (M. Thompson Nati, 1970). Eccolo il conto. All’inizio fu un mal di testa. Poi l’intestino che si contorceva. Poi la pelle che si ribellava, macchie rosse come grida soffocate.   Il medico diceva:  "Stress."   Lei ...