Scrive il geologo Mario Tozzi: “Il Mediterraneo, purtroppo mai precocemente così caldo da quando si misurano le temperature dell'acqua, ci ricorda che l'Italia è un hot spot climatico, con tanti saluti a chi ci parla di Annibale sulle Alpi e della Groenlandia e del clima che è sempre cambiato. Non sono cattivi, sono scarsi”.
Mi ha detto una mia amica: “sono arrivata a Rimini, l'acqua è un brodino”. Sì, e noi siamo la pastina. Chi conosco racconta la stessa storia: Messina (una volta la corrente del golfo teneva l'acqua fresca d'estate), Porto Torres, il litorale laziale. Il mare è così caldo che adesso ci fai il bagno come in una pentola di minestrone, e la gente se ne frega perché tanto c’è l’happy hour.
Prima ci siamo mangiati il pianeta (formula “all you can eat”), adesso ci cuociamo a vapore. È un suicidio di massa ben organizzato, quello Homo Insipiens, ha inventato la sauna dell’estinzione.
E il bello è che c’è ancora chi dice: "Ma è sempre stato così!".
In Romagna ricostruiscono case alluvionate cinque volte. Cinque. Come quei pazzi che continuano a riaprire il ristorante sul Vesuvio. "Stavolta non erutta, dai!".
E intanto i comuni rilasciano licenze edilizie come fossero scontrini del supermercato. "Ah, la zona è a rischio? Ma figurati, abbiamo il timbro!".
Quanti componenti conoscete appartenenti alla sotto-religione dei Negazionisti Climatici? Fateci caso, hanno un loro manuale di autodistruzione.
Il capitalismo ha creato la religione perfetta: il culto della crescita infinita. "Consuma, figliolo, e sarai salvato!". "Eh, ma il PIL…". "Eh, ma i posti di lavoro…". L’unico lavoro che ci resterà sarà spalare merda con i secchielli, mentre annegheremo.
La natura ci sta sputando in faccia, e l'abbiamo meritato. Il sistema economico ha esternalizzato i costi, internalizzato i profitti, e ora ci presenta il conto: "Scusate, il pianeta è esaurito. Vuole una bustina di CO2 a pagamento?".
E intanto in America c’è chi sogna di trivellare la Groenlandia. L’ultima orgia prima del collasso.
Questa faccenda del clima questa supera ogni mia immaginazione. Un mostro invisibile che ci sta cuocendo vivi, e noi gli sorridiamo mentre ci offre un coupon per l’aria condizionata. Siamo come bambini che giocano con i fiammiferi in una casa di paglia. E quando brucia, ci stupiamo.
La razionalità umana è stata deviata dal profitto. Abbiamo calcolato tutto, tranne l’unica cosa che contava: il prezzo della nostra folle avidità.
Smettiamo di chiederci "cosa possiamo fare?" e cominciamo a chiederci "cosa siamo?". Finché crederemo di essere separati dalla Terra, continueremo a ucciderla. E uccidendo lei, uccidiamo noi stessi.
(A. Battantier, Millo Peg e le memorie della Terra, Frammenti per l'Apocalisse, Memorie di un amore, Italien Néandertalien, Mip Lab, 6/25)
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