QUANDO FINII A PARLARE CON I PELUCHE DEI MIEI FIGLI
Mi ritrovai a parlare in casa con i pucci dei miei figli.
La solitudine porta a cercare compagnia, ed io la trovai in Pinocchio, Braccobau, Cagnolone e Orsotto.
Mi disse Max, del corso ZUMBAYOGA:
-Libera il flusso dei pensieri. Parla con i sassi, con i chiodi, coi criceti, al limite...ma proprio al limite, con qualche essere umano.
Esseri umani mi sembrava troppo e allora, quando mio marito usciva per portare i figli a scuola, presi a servire il caffè ai pucci.
Tra una faccenda e l'altra, che vi credete? Io mando avanti una casa, me la sudo la mia squallida TV alla sera, stesa sul morbido divano mondo convenienza.
Un tempo desideravo essere libera, ma costava fatica, ecco perché ho preso a servir caffè ai pucci dei miei figli.
Ci guardiamo e ci rispettiamo, ciascuno nel suo essere puccio perduto nel mondo di sogni spietati perché mai resi veri.
(A. Battantier, 15 storie d'amore e la fiaba d'Hélène, 2003. Illustrazione, Andrea Kowch)
"Esiste un proverbio indubbiamente interessante: Non è mai troppo tardi! Eppure ve n'é un altro, che può seguire cronologicamente il primo, con una certa amarezza: Ma troppo tardi è mai!"
(Manlio De Pretis, aforismi a cura di M.Thompson Nati, 1963)